La parola segnante

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La mostra : “Segno e Parola. Carlo Lorenzetti e il Lessico intellettuale europeo” si può visitare fino al 31 maggio a Palazzo Poli, (Fontana di Trevi). Si tratta di una peculiare mostra di grafica contemporanea intrecciata alle ricerche dell’Istituto per il Lessico Europeo (ILE) del Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’Istituto è stato fondato – e diretto  fino al 2007 – da Tullio Gregory, il massimo storico della filosofia moderna in Italia, e festeggia quest’anno i 50 anni di attività.

Gregory è stimato per i suoi studi sul pensiero dell’età della “crisi della coscienza europea”, quel braccio di storia del pensiero filosofico che si distende dall’età di diffusione del pensiero di Descartes (il secondo ‘600) all’epoca dell’Illuminismo (la prima metà del ‘700), che di quelle problematiche ricercò la soluzione. L’ILE ha studiato temi e problemi di filosofi come Fontenelle, Bayle, Fénélon, ma anche Malebranche e Locke, Giambattista Vico e Pietro Giannone, Lodovico Antonio Muratori e altri: autori sospesi tra l’uso del latino, come lingua dotta, e il nuovo lessico filosofico della modernità europea formulato nelle lingue nazionali. Autori in cammino fra le prime sintesi moderne e i grandi temi del pensiero posti ora in forma di problema e di interrogativo. La densa apertura culturale di quei sempre attuali tempi Gregory volle che si intrecciasse, nelle copertine dei fascicoli della rivista dell’Istituto, con la ricerca grafica di Carlo Lorenzetti.

Carlo Lorenzetti (nato a Roma nel 1934), scultore e incisore, è stato autore di tavole originali dedicate ai momenti significativi dell’attività dell’ILE, per il quale ha realizzato il primo manifesto nel 1986 sul tema: “Phantasia-Imaginatio”. La mostra all’ICG propone tutti i 12 manifesti delle copertine dei fascicoli della rivista disegnati da Lorenzetti, i 26 bozzetti preparatori e altre 36 grafiche.

A tema sono quindi la “parola” intesa come segno del pensiero e ipotesi di conoscenza e la “parola” che diventa simbolo e si trasforma in “immagine”, in metafora visiva. Questa è l’alchimia tentata da Lorenzetti a partire dai lemmi  studiati da Gregory. Il lavoro dell’artista annulla la distanza storica e proietta nel contemporaneo idee che, sorte nella prima età moderna, hanno attraversato tutto il Novecento.

Carlo Lorenzetti – membro dell’Accademia Nazionale di San Luca e Presidente per il biennio 2015-2016 – è grafico e scultore di forte originalità, capace di sollevare il segno dalla bidimensionalità e di proiettarlo nello spazio, ma anche di catturare le idee in forma pittorica, superando ogni banale illustratività con la forza dell’astrazione.

Nell’immagine, Carlo Lorenzetti, “Signum”, 1998.

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