La Dichiarazione congiunta: i cristiani devono poter restare in Medio Oriente

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La forte volontà di proseguire sul cammino comune verso la unità e l’attenzione ai cristiani che soffrono in ogni parte del mondo, soprattutto in Medio Oriente. La Dichiarazione Congiunta di Francesco e Bartolomeo ha un punto forte: la comune preoccupazione per la situazione in Iraq, in Siria e in tutto il Medio Oriente. Un appello “a tutti coloro che hanno la responsabilità del destino dei popoli affinché intensifichino il loro impegno per le comunità che soffrono e consentano loro, comprese quelle cristiane, di rimanere nella loro terra natia. Non possiamo rassegnarci a un Medio Oriente senza i cristiani, che lì hanno professato il nome di Gesù per duemila anni.”

Il testo firmato da entrambi parla di “ecumenismo della sofferenza.” E la “terribile situazione dei cristiani e di tutti coloro che soffrono in Medio Oriente richiede non solo una costante preghiera, ma anche una risposta appropriata da parte della comunità internazionale.”

Parlano di “promozione di un dialogo costruttivo con l’Islam, basato sul mutuo rispetto e sull’amicizia” Bartolomeo e Francesco: “Ispirati da comuni valori e rafforzati da un genuino sentimento fraterno, musulmani e cristiani sono chiamati a lavorare insieme per amore della giustizia, della pace e del rispetto della dignità e dei diritti di ogni persona, specialmente nelle regioni dove essi, un tempo, vissero per secoli in una coesistenza pacifica e adesso soffrono insieme tragicamente per gli orrori della guerra. Inoltre, come leader cristiani, esortiamo tutti i leader religiosi a proseguire e a rafforzare il dialogo interreligioso e a compiere ogni sforzo per costruire una cultura di pace e di solidarietà fra le persone e fra i popoli.”

Lo sguardo di Pietro e Andrea vanno vero l’ Ucraina “Paese con un’antica tradizione cristiana” é un  “appello alle parti coinvolte nel conflitto a ricercare il cammino del dialogo e del rispetto del diritto internazionale per mettere fine al conflitto e permettere a tutti gli Ucraini di vivere in armonia

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