Papa Francesco: essere Chiesa significa dire no a invidie e gelosie
Essere Chiesa, essere corpo, significa essere in comunione. Il Papa lo ha ripetuto questa mattina all’udienza generale. Prendendo spunto da una pagina di Ezechiele, il Papa ha detto : “Questa è la Chiesa, è un capolavoro, il capolavoro dello Spirito, il quale infonde in ciascuno la vita nuova del Risorto e ci pone l’uno accanto all’altro, l’uno a servizio e a sostegno dell’altro, facendo così di tutti noi un corpo solo, edificato nella comunione e nell’amore”.
Ma attenzione, invide e gelosie rischiano di frantumare il corpo e creare “guerre”. “Che bello se ci ricordassimo più spesso di quello che siamo, di che cosa ha fatto di noi il Signore Gesù”, esclama Papa Francesco: “Siamo il suo corpo, quel corpo che niente e nessuno può più strappare da lui e che egli ricopre di tutta la sua passione e del di tutto il suo amore, proprio come uno sposo con la sua sposa. Questo pensiero, però, deve fare sorgere in noi il desiderio di corrispondere al Signore Gesù e di condividere il suo amore tra di noi, come membra vive del suo stesso corpo”.
Allora ecco le semplici regole del Papa per no cadere in questo peccato perchè “un cuore geloso è un cuore acido, un cuore che invece del sangue sembra avere l’aceto; è un cuore che non è mai felice, è un cuore che smembra la comunità.” e aggiunge :“Apprezzare nelle nostre comunità i doni e le qualità degli altri, dei nostri fratelli. E quando mi viene la gelosia – perché viene a tutti, tutti siamo peccatori – devo dire al Signore: ‘Grazie, Signore, perché hai dato questo a quella persona’. Apprezzare le qualità, farsi vicini e partecipare alla sofferenza degli ultimi e dei più bisognosi, esprimere la propria gratitudine a tutti”.
Al momento dei saluti in polacco il papa ha ricordato che oggi è San Giovanni Paolo II ed ah aggiunto: ““A tutto il mondo ha ricordato il mistero della Divina misericordia. La sua eredità spirituale non sia dimenticata, ma ci spinga alla riflessione e al concreto agire per il bene della Chiesa, della famiglia e della società”.
Prima dell’udienza Francesco aveva salutato una delegazione della squadra di calcio del Bayern Monaco, che ha donato al Papa un milione di euro per le sue attività caritative.