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La 100^ Giornata dell’Università Cattolica del sacro Cuore per dare futuro ai giovani

“In questi ultimi anni un susseguirsi di eventi sta modificando in profondità la percezione della realtà e dell’esperienza umana, soprattutto in rapporto al futuro. Guardando in particolare al mondo giovanile si registra una situazione di grande incertezza che oscilla tra paure e slanci, smarrimento e ricerca di sicurezze, senso di solitudine e rincorsa ad abitare i social media.

Il tema ‘Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio’ scelto per celebrare, domenica 14 aprile, la centesima giornata dedicata all’Università Cattolica del Sacro Cuore, coglie bene questa situazione e ci offre la possibilità di sviluppare alcune considerazioni utili a comprendere la missione dell’Ateneo dei cattolici italiani in un contesto di cambiamenti che si rivelano sempre più epocali”.

Con il messaggio dei vescovi domenica 14 aprile si celebra la 100^ Giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sul tema ‘Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio’, ribadendo le origini della stessa: “L’Ateneo ha preso forma grazie alla intraprendenza di p. Agostino Gemelli e della beata Armida Barelli, in una stagione certamente non più facile dell’attuale e da oltre cento anni con la sua proposta formativa, originale e integrale, vuole essere uno spazio fecondo e creativo per dare ai giovani non tanto aspettative per il futuro quanto certezze per un presente da protagonisti e da veri artefici di un domani che sia più sostenibile, fraterno e pacifico per tutta l’umanità”.

Per approfondire il tema di questa giornata al prof.  Pierpaolo Triani, docente di Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza e di Milano e direttore del Centro studi per l’Educazione alla legalità presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, abbiamo chiesto di approfondire la domanda di futuro dei giovani:

“Questa domanda nei giovani è sempre molto presente, perché appartiene ad un’età in cui si aprono molti orizzonti e si danno forma concreta alle proprie aspirazioni ed ai propri desideri. Questo è un momento molto particolare, ma già da alcuni anni registriamo, da un lato, un forte desiderio da parte dei giovani, e dall’altra parte la fatica di fare i conti con una realtà immersa in una crisi economica e sociale. Quindi c’è una domanda di futuro, che deve essere alimentata e coltivata”.

I giovani hanno speranza o sono disillusi?

“Dipende dalle situazioni. Fortunatamente nei giovani esiste anche una speranza, perché è la leva che fa costruire la loro quotidianità: sperano nella loro realizzazione personale come sperano in un futuro migliore per tutti soprattutto in riferimento alla cura dell’ambiente. In questo caso non mancano le fatiche, per cui ci sono giovani che vivono la quotidianità di fragilità personale, che è anche una fragilità di speranza. Questo è anche compito delle istituzioni educative: intercettare e sostenere le fragilità, alimentando uno sguardo di futuro”.

Quale speranza di futuro offre l’Università Cattolica?

“L’Università Cattolica può coltivare una speranza di futuro in due direzioni: la speranza di futuro di una cultura, che metta al centro la persona non nella sua singolarità, ma nella sua fraternità con gli altri. Quindi coltivare una speranza di futuro per una società fraterna; certamente coltivare anche la speranza di futuro per una società più giusta ed attenta a chi soffre. Quindi coltivare una speranza di futuro per una società più solidale; ma anche costruire una speranza di futuro per una società capace di trovare soluzioni nuove a problemi antichi. C’è bisogno che le nuove generazioni sappiano costruire strade nuove. Questo è il ruolo dell’Università Cattolica che mette al centro il valore della solidarietà”.

In quale modo l’Università Cattolica aiuta i giovani ad essere artefici di uno sviluppo sostenibile?

“Ci sono alcuni progetti in atto. L’Università Cattolica ha a cuore il tema di uno sviluppo sostenibile da molti anni. C’è una scuola di formazione per l’ambiente, che da tempo sviluppa questi temi; c’è un corso di laurea in management per la sostenibilità, che forma persone che hanno questa sensibilità. Questa formazione si sviluppa in diversi rami: penso al campo pedagogico in cui lavoro, che ha fatto proprio il tema dello sviluppo umano integrale, che è quello che papa Francesco richiama costantemente nell’enciclica Laudato Sì”.

L’Università Cattolica nasceva al termine della Prima Guerra Mondiale ed a distanza di 100 anni in Europa ancora c’è guerra: come sostenere i giovani secondo il Magistero della Chiesa?

“Il tema della pace è sempre aperto, che richiede molta speranza e molta fiducia. E’ una possibilità data agli uomini di trovare strade diverse al conflitto armato. Credo che anche in questo caso il ruolo dell’Università Cattolica sia quello di far conoscere e formare persona che abbiano una cultura profonda, ma al contempo abbiano una sapienza dell’umano, perché la conflittualità ha ragioni economiche e strutturali, su cui occorre intervenire; ma anche ragioni legate al pensiero ed al modo di gestire le relazioni. Quindi credo che l’Università Cattolica abbia il compito di porre sempre al centro la formazione umana integrale, che possa permettere alle persone di essere capaci di costruire orizzonti per una cultura nuova. In questo il ruolo dell’Università è fondamentale”.

Perciò l’educazione è un impegno per tutti: quale è il compito che attende l’Università?

“L’Università ha un duplice compito: dare una formazione specialistica e quindi permettere alle persone di andare in profondità nei campi di formazione che gli studenti scelgono, senza separare mai la formazione specialistica dalla formazione integrale (questo è il secondo aspetto). La formazione integrale è la formazione che cura tutte le dimensioni della persona. Una formazione integrale ha bisogno di esperienze formative. Da qui deriva l’importanza di concepire l’Università non solo come ricerca, che è assolutamente fondamentale, ma anche come esperienza formativa ed educativa intergenerazionale ed intragenerazionale”.

(Tratto da Aci Stampa)

Papa Francesco invita a seguire l’esempio di Armida Barelli

“Beatissimo Padre, carissimo papa Francesco, è davvero grande la gioia di poterLa incontrare in questa giornata di ringraziamento per la beatificazione di Armida Barelli. Ed è con enorme emozione che Le porgo il saluto di tutti i presenti, giunti in migliaia da tutte le parti d’Italia (e non solo), segno dell’affetto e della devozione che ci lega alla beata, e che supera i confini nazionali.

Giornata dell’Università Cattolica: i vescovi invitano a custodire l’ ‘umano’

In occasione della 99^ Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che sarà celebrata domenica 23 aprile, i vescovi italiani hanno scritto un messaggio, in cui invitano a riflettere sulle sfide del nuovo umanesimo, perché le Università sono il luogo dove si coltiva la conoscenza umanistica, intitolato ‘Per amore di conoscenza. Le sfide del nuovo umanesimo’:

Mons. Claudio Giuliodori è il nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica

Ieri papa Francesco ha nominato come nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, mons. Claudio Giuliodori, vescovo emerito della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, pesidente del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, presidente della Commissione Giovani del CCEE – Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa ed assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Soddisfazione è stata espressa dalla presidenza nazionale di Azione Cattolica per questa nomina:

L’Università Cattolica tra Gerusalemme, Atene e Roma

Gerusalemme, Atene e Roma sono i ‘crinali’ lungo i quali, mercoledì scorso, si è sviluppata l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università Cattolica a Milano, con il conferimento della laurea ‘honoris causa’ in ‘Scienze dell’antichità’ al card. Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura.

Armida Barelli sarà beata

Nei mesi scorsi papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi alla promulgazione del decreto riguardante un miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Armida Barelli. Questo atto conclude l’iter che precede il rito di beatificazione, che avverrà a Milano sabato 30 aprile.

Il papa all’Università Cattolica: l’educazione umanizza la storia

“Quella che state vivendo è una giornata speciale, perché celebra un anniversario importante: cento anni fa, padre Agostino Gemelli e i suoi collaboratori diedero vita a quella grande istituzione culturale che è il vostro Ateneo. Auguri! Vorrei raccogliere la mia riflessione intorno a tre parole: fuoco, speranza e servizio. Tre parole che, credo, possono rappresentare un po’ la vostra mistica”.

Mons. Giuliodori: il crocifisso e la laicità inclusiva

“L’affissione del crocifisso (al quale si legano, in un Paese come l’Italia, l’esperienza vissuta di una comunità e la tradizione culturale di un popolo) non costituisce un atto di discriminazione del docente dissenziente per causa di religione. Non è stata quindi accolta la richiesta di risarcimento danni formulata dal docente, in quanto non si è ritenuto che sia stata condizionata o compressa la sua libertà di espressione e di insegnamento”.

L’Università Cattolica partecipa agli scavi del ‘Colosseo’ milanese

Di intesa e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Milano città metropolitana, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha organizzato dal 23 agosto al 3 settembre 2021 un campo scuola di archeologia nell’area dell’anfiteatro romano, ubicato nell’isolato compreso tra via De Amicis, via Conca del Naviglio e via Arena, dove è in corso di realizzazione il progetto ‘PAN Parco Amphitheatrum Naturae’, un progetto innovativo di archeologia green, avviato nel 2019 per iniziativa del Soprintendente, architetto Antonella Ranaldi.

Ponti ad Amman per l’aiuto dei cristiani nel Medio Oriente

“Cari fedeli tutti, non potendo essere presente lì con voi, esprimo (attraverso questo messaggio) tutta la mia gioia per la realizzazione del progetto ‘Ponti ad Amman’ e per la benedizione della Casa Sacro Cuore, edificio ristrutturato e riqualificato a Centro polifunzionale che, dal mese di settembre, ospiterà le attività previste dal progetto”.

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