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Cucina nuova per la locanda della fraternità per la mensa della Caritas di Tricase

La Mensa sociale ‘Locanda della fraternità’, sita a Tricase in via Galvani,44 presso Maior Charitas (lungo la strada provinciale che da Tricase conduce a Montesano Salentino, a circa 800 metri dall’Ospedale ‘Card. G. Panico’) si dota di una cucina più moderna e accessoriata grazie ad un finanziamento a fondo perduto ottenuto nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3. Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2. ‘Mense Collettive’ – Piano di Azione Locale ‘il Capo di Leuca e le Serre Salentine’ e attuato dal GAL Capo di Leuca.

Le somme destinate hanno permesso l’acquisto di elettrodomestici tecnologicamente più avanzati. E’ stato installato un nuovo forno elettrico completo di cappa in acciaio inox, con motore, un abbattitore di temperatura un’affettatrice a gravità con trasmissione a cinghia, un armadio refrigerato BT capacità 700 lt e un tagliere in polietilene.

L’ammodernamento della cucina della mensa permetterà di offrire un servizio migliore alle persone che frequentano la locanda che, negli ultimi mesi, ha incrementato le presenze. “Vengono a trovarci circa 30 persone al giorno” afferma don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana di Ugento – Santa Maria di Leuca. “Non sono necessariamente persone bisognose e sole. Condividere il pranzo con volontari, utenti del servizio e famigliari di lungo degenti dell’ospedale è un’esperienza umana e spirituale che ci congiunge concretamente con Dio” conclude il don.

La ‘Locanda della fraternità’ è aperta a pranzo dal lunedì al venerdì. Non è solo una mensa nel senso letterale della parola, ma vuole essere un luogo di promozione di relazioni, un punto di ascolto privilegiato dei bisogni e di osservazione. Il progetto ‘Locanda della Fraternità’ di ammodernamento della mensa, oltre alla Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca-Caritas Diocesana, coinvolge altri due soggetti partner: I.P.A.D. Mediterranean – Cooperativa Sociale di Tipo B e  Banco delle Opere di Carità Puglia – Onlus.

L’IPAD. Mediterranean – Cooperativa Sociale di Tipo B –L’acronimo I.P.A.D. (Integration, Peace And Development) vanta nel come il termine ‘Mediterranean’ come richiamo diretto a questa terra che da sempre è crocevia di culture. La cooperativa opera principalmente in campo agricolo partendo dalla valorizzazione di una cultivar tipica del territorio: la pestanaca ‘Sant’Ippazio’. IPAD fornirà prodotti ortofrutticoli alla Locanda della Fraternità ‘Maior Charitas’ come garanzia di genuinità dei prodotti offerti.

Il Banco delle Opere di Carità Puglia opera sul territorio salentino con l’obiettivo di contrastare la povertà alimentare promuovendo una cultura contro lo spreco e la promozione di uno stile sobrio e attento ai bisogni dei più poveri. L’attività istituzionale è rappresentata dalla raccolta di derrate alimentari, provenienti principalmente dall’AGEA, attraverso il Programma europeo FEAD, ma anche da donazioni di aziende ed organizzazioni di produttori agricoli e dalla relativa distribuzione agli enti convenzionati, i quali si occupano di elargire tali derrate ai propri assistiti, alle persone ed ai nuclei familiari in condizioni di indigenza.

Il Banco, in tutti questi anni, ha dato vita ad una rete di solidarietà che conta sull’adesione di circa 145 enti, ovvero associazioni, Caritas parrocchiali, confraternite, comuni, etc. tutti impegnati nel contrastare la povertà di natura alimentare. Indicativamente, questa rete è in grado di aiutare circa 26.000 persone in condizione di disagio economico sul territorio salentino.

A Milano celebrata la Giornata nazionale dei disturbi del comportamento alimentare

Nei giorni scorsi si è svolto l’incontro dell’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, con gli studenti del Collegio San Carlo di Milano nella Giornata nazionale dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Un’iniziativa promossa dalla Diocesi attraverso la Fondazione Oratori Milanesi (FOM) in collaborazione con Auxologico e con lo stesso Collegio San Carlo, per lavorare sulla prevenzione di patologie sempre più diffuse tra adolescenti e preadolescenti (maschi e femmine) con la presentazione di un percorso formativo online a disposizione di educatori, società sportive e associazioni.

All’evento sono intervenuti anche l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, il presidente di Auxologico, Mario Colombo, ed esperti del Centro DCA e del Servizio di Psicologia Clinica di Auxologico: lo psichiatra Leonardo Mendolicchio, lo psicologo Gianluca Castelnuovo, l’endocrinologo Leila Danesi. Infine, hanno portato la loro testimonianza Martina Colombari, attrice e conduttrice televisiva, e Viola Sella, ginnasta di punta della nazionale italiana di ritmica che sarà tra le protagoniste del Circuito della World Cup 2024.

Il percorso formativo, elaborato in collaborazione con Auxologico, dal titolo “Come ti nutri?”, disponibile da oggi sulla piattaforma online della FOM (www.oramiformo.it), si propone di aiutare gli educatori a riconoscere i sintomi che conducono ai disturbi del comportamento alimentare, anche quelli meno noti come l’ARFID (Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder), l’ortoressia o la vigoressia.

Il percorso si concentra sull’importanza dell’educazione alimentare per promuovere scelte sane e prevenire i disturbi. Offre uno sguardo di carattere culturale e sociale e di sostenibilità legato alle scelte del cibo e competenze per definire il ruolo dell’educatore e della comunità. Il compito essenziale di un educatore potrà consistere nel riconoscere, prevenire e gestire tali situazioni, intervenendo nella comunicazione efficace con i minori e favorendo la collaborazione tra famiglia, scuola, sanità, oratorio, sport.

“Sono preoccupato per la sofferenza lancinante e silenziosa di tanti ragazzi e ragazze, ha dichiarato l’Arcivescovo, un dolore interiore, che invade e imprigiona il corpo, privandolo di gioia, di speranza e infine anche della vita. La Chiesa naturalmente non è una comunità terapeutica ma siamo qui per dire che, in particolare attraverso la Fondazione Oratori Milanesi, abbiamo una preoccupazione educativa, desideriamo prenderci cura di questa situazione e dire ai ragazzi che ciascuno è amabile così com’è, che non ha bisogno di assomigliare ad altri, è che è capace di amare”.

 “Il disagio giovanile è per noi una priorità assoluta, ha spiegato Guido Bertolaso. In particolare i disturbi alimentari e il disagio mentale sono un’emergenza silenziosa, esplosa dopo il Covid, e la dobbiamo affrontare usando gli strumenti propri delle emergenze. Quindi più stanziamenti (e Regione Lombardia solo per quest’anno stanzia 6 milioni di euro), reparti specializzati, un lavoro sul territorio molto capillare insieme a scuole, associazioni, centri sportivi e soprattutto con le famiglie per potenziare la prevenzione”.

“I disturbi del comportamento alimentare rappresentano non solo una sfida per la ricerca scientifica e per l’intervento clinico, ma anche un ambito dove misurare l’efficienza e l’efficacia di risposta della nostra organizzazione sanitaria in uno con la sensibilità del nostro sistema educativo, ha affermato Mario Colombo. La tempestività con la quale viene riconosciuto nell’adolescente e nel giovane il disagio che potrebbe determinare il disturbo del comportamento alimentare è fattore di successo per sua prevenzione e cura, ha continuato Colombo, spiegando il senso della collaborazione con la FOM, rivolta a creare consapevolezza su questo fenomeno, in crescita esponenziale, e aiutare gli educatori e le famiglie nel rivolgersi, senza paura ed indugi, a centri specialistici. Ogni anno i DCA causano 4.000 morti tra i nostri giovani: un segno che deve spronarci a fare ancora di più e in stretta sinergia, istituzioni, strutture sanitarie, educatori, famiglie e mass media”.

 “La situazione dei DCA in Italia è abbastanza in stallo, ha spiegato Leonardo Mendolicchio,«nel senso che ormai i servizi presenti sul territorio hanno messo in campo tutte le risorse possibili su una popolazione che aumenta sempre di più dal punto di vista degli indici epidemiologici. Questo ha già prodotto una saturazione del sistema che fa fatica a dare risposte rapide e capillari sul territorio.

In un contesto come questo la prevenzione è fondamentale, occorre ridurre il numero delle persone che si ammalano e in questo senso fare attività di formazione agli allenatori e agli insegnanti, ovvero agli educatori principali, è fondamentale in quanto possiamo ridurre l’impatto di alcuni fattori di rischio o fare una prevenzione secondaria accelerando i tempi di diagnosi e di presa in carico.

Tutto ciò è quanto sta accadendo con il grosso impegno di Auxologico nelle scuole milanesi e nel territorio lombardo: questo crea una sensibilizzazione che si traduce in un rapporto molto stretto tra il mondo della sanità e il mondo dove i ragazzi vivono una parte importante della loro giornata, ovvero le scuole”.

“I social media funzionano come un grande specchio sociale, ha detto Martina Colombari, che raddoppia la questione, sempre problematica, che una donna soprattutto si trova ad affrontare con la propria immagine riflessa. In particolare essi propongono spesso un ideale di perfezione femminile, dato dal connubio magrezza/bellezza che in soggetti fragili può favorire l’insorgere di un sintomo alimentare come identificazione possibile ad un’insegna femminile sempre un po’ fragile. 

Non dobbiamo però confondere la portata sociale di un sintomo con la dimensione individuale dello stesso. Se da un lato la società capitalistica in cui viviamo concorre alla proliferazione di sintomi alimentari, cosiddetti alla moda, dall’altro non bisogna dimenticare la dimensione soggettiva di ogni sofferenza. I giovani hanno bisogno di essere ascoltati e visti nella loro singolarità che nessuna immagine ideale può rappresentare.

Un disturbo alimentare nella sua forma meno grave dal punto di vista strutturale è sempre un appello paradossale all’altro: ‘Se sparisco mi vedi? Puoi perdermi?’ Si tratta in questi casi di una domanda, certamente problematica, d’amore. Il consiglio che possiamo dare ai giovani è di ascoltarsi, di parlarsi, di parlare delle loro difficoltà. E di fare un buon uso dei social. Farne un buon uso significa saper giocare con il virtuale senza confonderne il piano con la realtà, fatta di figure umane la cui imperfezione sottolinea al tempo stesso l’unicità di ciascuno”.

Palermo e Caivano: chi insegna ai giovani ad amare? Un libro per educare all’affettività

‘Amore, sesso, verginità. Le risposte (e le domande) che cerchi’ è un libro edito da Punto famiglia, dedicato soprattutto ai giovani. Il testo si presenta come un itinerario laico (che tuttavia parte da una antropologia cristiana) per riflettere su tematiche riguardanti l’affettività e la sessualità umana.

Sotto la punta dell’iceberg

Tra vacanze, tempi di sosta e relax, la notizia di due donne e un uomo che si uccidono in carcere nel giro di due giorni, alle soglie del ferragosto, non possono essere ‘passate’ tra i tanti fatti di cronaca: meritano attenzione, rispetto, e preghiera.

Giornata internazionale contro le droghe o contro il malessere?

Oggi non è più il tempo di pensare a quali servizi, quali professionisti per dare risposta al bisogno di riabilitazione. I servizi appropriati non nascono a tavolino ma dalle situazioni che si incontrano, nascono in strada dalla strada.

26 giugno: giornata mondiale contro le droghe

Dobbiamo iniziare ad interrogarci su quanto sia utile continuare a fare giornate contro e non giornate pro, quando sia importante staccarci dalla mentalità che si focalizza solo su ciò che non va invece di iniziare a pensare e promuovere il positivo.

Istat: italiani più poveri e più creduloni

“L’irrazionale ha infiltrato il tessuto sociale. Per il 5,9% degli italiani (circa 3.000.000) il Covid non esiste, per il 10,9% il vaccino è inutile. E poi: il 5,8% è convinto che la Terra è piatta, per il 10% l’uomo non è mai sbarcato sulla Luna, per il 19,9% il 5G è uno strumento sofisticato per controllare le persone”.

Mons. Tisi invita a dare le possibilità ai giovani

“In questi giorni ho visto realizzarsi le parole del profeta Ezechiele. Invitato da un gruppo di giovani protagonisti dell’iniziativa diocesana ‘Passi di prossimità’, ho condiviso con loro alcune ore a servizio di persone afflitte dal disagio psichico. La gioia contagiosa di questi ragazzi dispensava momenti di serenità a uomini e donne segnati dalle fatiche della vita. Non posso tacere quanto ho visto e udito”: con queste parole, riprendendo il profeta Ezechiele, il vescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, ha celebrato nella cattedrale, riaperta ma ancora in restauro, la festa del patrono san Vigilio, in cui ha chiesto alle Istituzioni una ‘conversione ai giovani’:

Dal 15 giugno a Roma campo scuola gratuito per bambini in situazioni di disagio

Prenderà il via lunedì 15 giugno il campo estivo ‘Columella City’ al Quadraro, pronto ad accogliere, in un ambiente multiculturale e multietnico, tutti i bambini a partire da quelli che vivono in  una condizione disagiata nella periferia della Capitale. L’iniziativa, che terminerà il 10 luglio 2020, è promossa dal Centro Oratori Romani (COR) in collaborazione con l’associazione Medicina Solidale e con il sostegno di McDonald’s, che fornirà la merenda per i piccoli ospiti. Si tratta della seconda esperienza insieme, dopo quella positiva dell’estate 2019, che quest’anno assume una valenza particolarmente importante vista la situazione causata dalla pandemia.

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