Il gruppo “Alleati dell’Eucaristia” scende in campo

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In seguito alla grande mobilitazione in difesa del diritto di ricevere la Santa Eucaristia sulla bocca e in ginocchio, e contro gli abusi che continuamente vengono perpetrati in tante chiese, è nato il gruppo operativo “Alleati dell’Eucaristia” che si propone come luogo di coordinamento, assistenza e appoggio ai fedeli. Qui illustra gli scopi e i metodi dell’iniziativa, proponendo delle iniziative, offrendo dei consigli, indicando dei collegamenti.

Quante strane parrocchie
nella Chiesa del terzo millennio!
Torniamo al centro: a Cristo.

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 14.02.2023 – Veronica Cireneo e Valter Tuninetti] – A seguito della proposta di Valter Tuninetti [QUI] e delle adesioni che la sacrosanta iniziativa ha riscosso, col presente articolo si dà notizia della nascita del gruppo operativo “Alleati dell’Eucaristia”.

Il gruppo è composto da quanti, a seguito della serie infinita di ferite, umiliazioni morali e spirituali, a volte anche fisiche, subite, lamentate e denunciate:

  • vogliano serenamente tornare a ricevere la Santa Eucarestia nello stesso modo che la Chiesa da sempre ha universalmente riconosciuto valida e praticato;
  • vogliono farlo intervenendo in prima persona secondo semplici indicazioni operative, qui di seguito elencate come essenziali, in un semplicissimo vademecum operativo, coadiuvato da qualche nota storica che ne garantisce la validità, da praticare e diffondere nella propria parrocchia di appartenenza e/o a piacimento, anche altrove.

Quanti abbiano fede sono consapevoli che Gesù è il Cuore della Chiesa e della vita dei fedeli e che l’Eucarestia: Cristo vivo e vero, centro della celebrazione della Santa Messa deve essere distribuita e ricevuta col massimo onore e rispetto da ogni sacerdote e da ogni fedele, assolutamente in stato di Grazia.

Preambolo. Cenni storici

San Tommaso d’Aquino ha sostenuto con forza, che toccare ed amministrare il Sacramento spetta solo al sacerdote, dato che egli consacra nella persona di Cristo e così, come la consacrazione del Corpo di Cristo spetta al sacerdote, anche la distribuzione spetta a lui. A chiunque altro è lecito toccarlo solo in caso di necessità, per esempio se stesse per cadere per terra, o in altre situazioni di emergenza (Summa Theologica III, Q 82, Art.13).

La pratica di ricevere la Comunione sulla mano, oggi così di moda, troppo spesso illecitamente e dolorosamente imposta, venne addirittura condannata al Sinodo di Rouen del 650.Il Concilio Vaticano II, invece, introdusse la pratica di riceverla sulla mano, anche se in nessuno dei documenti conciliari si legge di questa “opzione” come obbligatoria.Papi come ad esempio Paolo VI e Giovanni Paolo II si dimostrarono contrari alla ricezione della comunione in mano. I loro appelli non ascoltati, caddero nel vuoto.

Ma se le infiltrazioni massoniche ed anti-cattoliche nella Chiesa, intesero togliere onore al Sacramento allo scopo di “protestantizzare” la celebrazione, complice fu anche la scarsa fede, la scarsa attenzione e riverenza di molti fedeli per i quali è giunto il momento di agire in maniera pacata, audace e determinata.

Qualche citazione di santi sull’Eucarestia

  • “I Santi Misteri non devono essere manipolati da altri che non sono consacrati al Signore” (San Sisto I).
  • “Dopo la Santa Comunione, trattenetevi almeno un quarto d’ora a fare il ringraziamento. Sarebbe una grave irriverenza se, dopo pochi minuti aver ricevuto il Corpo-Sangue-Anima-Divinità di Gesù, uno uscisse di chiesa o stando al suo posto si mettesse a ridere, chiacchierare, guardare di qua e di là per la chiesa” (San Giovanni Bosco).
  • “Come il cibo corporale è necessario per la vita a tal punto che senza di esso non si può vivere, così il cibo spirituale è necessario per la vita spirituale, in modo che senza di esso la vita spirituale non si può mantenere” (San Tommaso d’Aquino).
  • “Non posso essere a favore della Comunione nella mano e non posso raccomandarla. Il sacerdote ha una responsabilità primordiale e completa come servo della Santa Eucaristia e di tutte le Forme Sante. Toccare le Creazioni Sante è un privilegio degli ordinati” (San Giovanni Paolo II).

Esortazione

“Caro fedele. Accostati dunque alla Santa Eucaristia con la dovuta riverenza ed il giusto rispetto. Pretendi di riceverla sulla lingua e possibilmente in ginocchio. Ricevendola in mano nessuno può essere rassicurato che nessun frammento vada perduto. Se ti viene rifiutata la Comunione sulla lingua, non prenderla con le mani. Torna al tuo posto e recita la comunione spirituale, dopodiché parlane con i sacerdoti, unisciti ad altri fedeli e lotta per questo tuo sacrosanto diritto. Dio ti benedica” (Valter Tuninetti).

Indicazioni operative
Cosa possono fare singolarmente i laici

Il gruppo operativo “Alleati dell’Eucarestia”, fondato ufficialmente domenica 12 febbraio 2023 da Valter Tuninetti e Veronica Cireneo, gli scriventi, ha contato in un giorno oltre 100 aderenti. Ha già un canale Telegram dedicato, a cui si può accedere unendosi al link d’invito [QUI], suggerisce pochi semplici comportamenti per riportare la devozione al centro, senza inventarsi nulla di nuovo, ma ripescandoli dal passato.

1. Dare L’esempio. Il galateo ecclesiastico

È ovvio che il comportamento in chiesa durante l’intera celebrazione del Santo Sacrificio deve essere consono: corretto, silente, composto, interiorizzato.

A tal fine riproponiamo qualche accorgimento classico che vede opportuno che:

  • le donne riprendano ad indossare il velo muliebre, segno di sottomissione allo Spirito Santo, tenendo i capelli coperti;
  • recarsi in chiesa con il rosario in mano;
  • abiti adeguati alla circostanza, rammentando di spegnere il telefonino;
  • compiere all’ingresso la genuflessione profonda, possibilmente con entrambe le ginocchia (meglio sarebbe protrarsi a terra e baciare quel sacro suolo dove chissà quante volte il corpo e sangue di Cristo è stato calpestato e portato chissà dove);
  • stare in ginocchio il più possibile durante la celebrazione, almeno dall’offertorio al “Ite missa est” per rialzarsi in piedi, compiendo un inchino, solo al passaggio del sacerdote: alter Christus, quando lasciando l’altare, fa per rientrare in sacrestia.

Al momento della distribuzione dell’Eucarestia:

  • recarsi ai piedi dell’altare per primi (per non calpestare eventuali frammenti caduti da chi la afferra con le mani. Se non è possibile andare per primi, raggiungere l’altare passando a fianco dei banchi lateralmente evitando il corridoio centrale della fila;
  • porsi in ginocchio a mani giunte aprendo la bocca;
  • tornare compostamente al banco e fermarsi almeno un quarto d’ora dopo la Messa per la preghiera di ringraziamento;
  • nel caso in cui venisse negata l’Eucaristia in bocca, tornare al banco (ritentando ovviamente la volta successiva, senza tregua, fino a che il sacerdote non cambierà idea) e recitare la Comunione spirituale, come quella redatta da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori [QUI], ma ce ne sono altre.

Questo esempio cambierà lo stile di molti, meglio di qualsiasi catechesi. Anche la scrivente potrebbe testimoniare quali frutti porta questo esempio.

2. Possibili richieste da fare ai sacerdoti per approfondire e rinvigorire la fede

  • Attivare settimanalmente almeno un’ora di Adorazione Eucaristica. Se ogni chiesa della città lo farà, sarà bene che avvenga in giorni ed orari diversi, perché la città abbia la sua adorazione per l’intera settimana.
  • Attivare cicli di catechesi sui fondamentali della fede: catechismo, vita dei santi, dei beati, dei dottori della chiesa.

3. Pregare per la santificazione dei sacerdoti

Chi sente il desiderio di offrire preghiere e sacrifici per la santificazione dei sacerdoti può unirsi all’Orologio Vivente “Corpo Mistico”, che medita quotidianamente la passione di Cristo. È già attivo da tre anni con la presenza attuale di una trentina di anime, scrivendo per info e adesioni [QUI] oppure adottare singolarmente un sacerdote e pregare con costanza per lui ogni giorno, fosse solo un Pater, Ave, Gloria.

4. Inviare una lettera ai vescovi

Una lettera redatta da Piergiorgio Cesario da inviare ai vescovi, comprensivo di indirizzo telematico e fisico [QUI], per ottenere più facilmente di ricevere l’Eucaristia come la Chiesa universalmente comanda.

5. Stampare e distribuire in parrocchia il presente vademecum

Dopo aver letto attentamente il presente vademecum e scelto quali e quante di queste sacrosante iniziative ciascuno vuole portare abitudinariamente nella propria vita di fede a maggior gloria di Dio e per la santificazione propria, e altrui, stampare e distribuire in parrocchia il presente vademecum.

Va da sé che nessuna di queste iniziative sono necessarie nelle parrocchie in cui si celebra il Rito Antico, dove già tutto questo avviene e dalle quali abbiamo preso spunto.

Con l’occasione segnaliamo l’elenco delle Messe Vetus Ordo in Italia [QUI]

Buon lavoro a tutti! Coraggio Alleati. All’opera. Ci aggiorniamo sui canali Telegram [QUI e QUI] dove potremo raccontarci, consolarci, suggerirci, gioire.

Approfondimenti

  • L’imposizione della Comunione sulla mano di Don Federico Bortoli [QUI]
  • Esortazione a prendersi cura dell’Eucarestia di Don Federico Bortoli [QUI]
  • Padre Fuentes folgorato durante la Messa riguardo all’errore di distribuire la Comunione in mano [QUI]
  • La tenerezza della Comunione con le mani giunte – Parte Seconda: “È volontà di Dio” di Veronica Cireneo [QUI]

Mettiamo gli “Alleati dell’Eucarestia” e la loro opera sotto la protezione di Santa Teresina di Lisieux, vera amante di Gesù Sacramentato e del Ministero Sacerdotale, la quale ebbe a dire: “Se la gente conoscesse il valore dell’Eucaristia, l’accesso alle chiese dovrebbe essere regolato dalla forza pubblica”.

In cordibus

Veronica Cireneo e Valter Tuninetti
13 febbraio a. D. 2023

Questo articolo è stato pubblicato sul blog di Aldo Maria Valli Duc in altum [QUI], dove è nata l’iniziativa.

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