Invito alla mobilitazione. “Costruiamo un’alleanza trasversale per la Pace e l’Economia”

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 24.10.2022 – Vik van Brantegem] – Ieri, domenica 23 ottobre 2022 è stata lanciata la campagna Fuori l’Italia dalla Guerra, con l’invito alla mobilitazione per l’uscita dell’Italia dalla guerra, contro le sanzioni alla Russia, a favore del nostro Paese quale mediatore di Pace. Uscire dalla guerra che divampa dall’Europa al Nordafrica e al Medioriente. Operare per una soluzione diplomatica. Salvare l’economia.

Riprendiamo il testo dell’Appello e l’elenco degli Iniziatori, pubblicati sul sito della campagna Fuori l’Italia dalla Guerra [QUI]. L’Appello è aperto alle adesioni [QUI]. Al momento che scriviamo sono stati raggiunti 1.528 aderenti.

La guerra — militare, economica, politica, mediatica, ideologica — sta travolgendo la nostra vita su tutti i piani. È anzitutto la guerra economica quella che sta “bombardando” a intensità crescente il nostro Paese. Senza materie prime ed energia tutto si ferma (cibo, farmaci, sanità, trasporti, illuminazione pubblica, internet, ecc.). L’energia a costi insostenibili provoca la paralisi progressiva del sistema produttivo e di quello dei servizi.

No alle sanzioni

Il gas russo è il più economico al mondo. Impedire che lo si possa usare, sostituendolo col GNL il cui prezzo è determinato da meccanismi speculativi, costituisce un atto di guerra contro l’Italia e gli Italiani. Vengono colpite le famiglie, i lavoratori, le piccole e medie imprese di tutti i settori — commercio, agricoltura, industria, allevamento, pesca, ristorazione, turismo — già pesantemente colpiti dai lockdown. Il costo della vita è in continuo aumento. Fallimenti, chiusure, cassa integrazione e licenziamenti, deindustrializzazione, crollo dei consumi, degrado e miseria crescente ne sono la conseguenza più immediata.

Non c’è più tempo da perdere

È necessario mobilitarsi perché si possa uscire dal vicolo cieco nel quale siamo stati costretti. Portare alla luce lo scontento che corre orizzontalmente per il Paese. Opporci al sabotaggio istituzionale e all’attacco ormai sistemico alla nostra economia.

È in gioco la sicurezza nazionale

La crescente e diffusa consapevolezza di come la partecipazione cobelligerante del nostro Paese sia stata una scelta suicida, imposta da quei poteri sovranazionali cui il governo Draghi ha dato esecuzione, può e deve diventare una forza autorganizzata trasversale, attuando il principio costituzionale che la sovranità appartiene al popolo.

Partecipa alla costruzione di una grande alleanza trasversale contro la guerra per l’economia e il bene comune! Chiediamo all’unisono il ritiro delle sanzioni, il ritiro dalla guerra e che l’Italia medi attivamente per la ricostruzione delle condizioni della Pace. Diciamo no alle sanzioni, no al finanziamento della guerra e all’invio di armi, no alle spese militari, sì ad un ruolo attivo del nostro Paese quale mediatore di Pace.

Aderite, firmate e condividete!

Iniziatori della campagna
(in ordine alfabetico)

Alberto Arcangeli, Ingegnere aeronautico, Bergamo
Cristoforo Attardo, Ricercatore indipendente, Ragusa
Luca Belardi, Regista, Roma
Mauro Belardi, Storico, scrittore, Roma
Roberto Benassi, Contrammiraglio MM c.a., Pisa
Giorgio Bianchi, Fotoreporter documentarista, Roma
Pina Bizzarro, Fondatrice del gruppo “Ragusa consapevole, cittadini liberi” Ragusa
Loretta Bolgan, Consulente scientifico, Venezia
Paolo Borgognone, Storico, scrittore, Asti
Alberto Bradanini, Ambasciatore, Reggio Emilia
Stefano Burbi, Compositore e direttore d’orchestra, Firenze
Pino Cabras, ex Deputato, Roma
Virginia Camerieri, Direttore responsabile Byoblu, Milano Francesco Cappello, “Comitato No Guerra No Nato”, Ragusa
Franco Cardini, Docente di Storia, Firenze
Andrea Catone, Direttore della rivista “MarxVentuno”, Bari
Paolo Cesaretti Professore associato Università di Bergamo, Bergamo
Tiziana Chiarion, Editrice, Padova
Andrea Ciucci, Tecnico sistemi informatici, Pisa
Alberto Conti, Docente matematica e fisica, Milano
Alberto Contri, Docente di Comunicazione Sociale, Milano
Angelo Cremone, Portavoce “Sardegna Pulita” Cagliari
Sara Cunial, Presidente di Vita, Vicenza
Franco Dinelli, Ricercatore CNR, Centro studi Pax Christi, Salerno
Manlio Dinucci, Analista geopolitico, Pisa
Manuela Fani, Volontaria ARCI, Firenze
Silvia Forlivesi, Operatrice museale, Ravenna
Franco Fracassi, Giornalista, scrittore
Giovanni Frajese, Medico endocrinologo
Carlo Freccero, ex dirigente e autore televisivo, Savona
Elisabetta Frezza, Giurista, Padova
Margherita Furlan, Direttore de La Casa del Sole TV, Roma
Gaia Fusai, Avvocato, Milano
Edoardo Gagliardi, Filosofo, giornalista, Milano
Berenice Galli, Giornalista, Siena
Antonino Galloni, Economista, Roma
Vladislav Gavryusev, Ricercatore universitario, Firenze
Adalberto Gianuario, Giornalista, Roma
Livio Giuliani, già dirigente di ricerca e direttore del dipartimento ISPESL/INAIL, Roma
Federico Giusti, Sindacalista di base, Pisa
Fulvio Grimaldi, Giornalista, documentarista, Roma
Antonella Lattuada, Presidente di “Italia che lavora”, Milano
Germana Leoni, Saggista, Milano
Simone Lombardini, ricercatore economista, Genova
Flaminio Maffettini, Avvocato, Bergamo
Petra Magoni, Artista, Pisa
Corrado Malanga, Ricercatore e docente di chimica Università di Pisa, Pisa
Massimiliano Marchi, Fondatore gruppo “Lucca consapevole, cittadini liberi” Lucca
Francesca Marino, Comitato “liberi insieme per la salute”, Livorno
Ugo Mattei, Giurista, Torino
Massimo Mazzucco, Direttore luogocomune.it
Claudio Messora, Editore, Milano
Enrico Montesano, Attore, Roma
Marina Montesano, Professore ordinario Storia medievale, Messina
Marco Nicastro, Imprenditore, presidente Coop. Agr. Mediterraneo, Foggia
Maurizio Nocera, Antropologo/ANPI, Lecce
Maya Nogradi, Regista, Roma
Aldo Nove, Poeta e scrittore, Milano
Giuseppe Padovano, Fondatore Associazione Per un Mondo senza Guerre, Prato
Gianluigi Paragone, ItalExit, Roma
Heather Parisi, Moglie e mamma
Moreno Pasquinelli, Portavoce “Rete del Dissenso”, Perugia
Mirco Preatoni, Organizzatore eventi culturali internazionali, Milano
Ugo Preziosi, Attivista contro i rigassificatori, Livorno
Marco Rizzo, Segretario PC, fondatore ISP Roma
Laura Ruggeri, ricercatrice, saggista, Milano
Mauro Scardovelli, Giurista e psicoterapeuta, Genova
Michelangelo Severgnini, regista e scrittore, Palermo
Beatrice Silenzi, giornalista ed editrice di Fabbrica della Comunicazione, conduttrice radiofonica e televisiva, Fermo
Diego Siragusa, scrittore, saggista, blogger, Biella
Suor Stefania Leda Baldini, ex insegnante, Firenze
Andrea Stramezzi, medico volontario Covid 19, Milano
Amrita Tejas, Fondatrice Associazione ISOFIA, Napoli
Francesco Toscano, presidente Ancora Italia, fondatore Italia Sovrana e Popolare, Cosenza
Jean Toschi Marazzani Visconti, scrittrice, giornalista, Milano
Cinzia Trentanelli, Collettivo Salute e Libertà, Torino
Davide Tutino, Professore, Resistenza Radicale, Roma
Fabrizia Vaccarella, avvocato penalista, Milano

Costituzione della Repubblica Italiana

ART. 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

ART. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

ART. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

ART. 11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

ART. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

ART. 41 L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

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