Strage in una chiesa Cattolica in Nigeria

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Sono almeno 50 le vittime dell’efferato attacco terroristico compiuto nella chiesa di San Francesco, nello stato nigeriano di Ondo, da un commando di uomini armati mentre i fedeli erano riuniti per la Messa della Domenica di Pentecoste. Lo ha riferito il quotidiano di Lagos, The Nation Newspaper. Tra le vittime anche donne e bambini, scrivono i media locali. Diversi i feriti, alcuni dei quali trasportati in ospedale in gravissime condizioni. Gli attentatori hanno aperto il fuoco e, come confermato dalla polizia locale, utilizzato esplosivi contro i fedeli all’interno dell’edificio. Altri martiri della più tragica e silenziosa strage in corso nel mondo, quella contro i Cristiani della silenziata Cristianofobia.

Nessuno al momento ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, il primo contro una chiesa nel Sud della Nigeria, mentre i sospetti ricadono sui gruppi jihadisti attivi nel Nord della Nigeria, a cominciare da Boko Haram. Le comunità cristiane sono comunque da anni nel mirino: è di una settimana fa il rapimento del capo di una chiesa metodista insieme ad altri due religiosi nel Sud Est della Nigeria, per il cui rilascio è stato chiesto un riscatto di circa 220 mila euro. E due settimane fa due sacerdoti cattolici erano stati rapiti a Katsina, stato natale del Presidente Muhammadu Buhari, e sono ancora in ostaggio.

«Il Papa ha appreso dell’attacco alla chiesa a Ondo, in Nigeria, e della morte di decine di fedeli, molti bambini, durante la celebrazione della Pentecoste. Mentre si chiariscono i dettagli dell’accaduto, Papa Francesco prega per le vittime e per il Paese, dolorosamente colpiti in un momento di festa, e affida entrambi al Signore, perché invii il Suo Spirito a consolarli». Lo ha riferito il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, dopo la diffusione della notizia dell’attentato avvenuto oggi in una chiesa Cattolica in Nigeria.

«Mentre in Nigeria i Cristiani versano il sangue per Cristo, in Italia la parodia blasfema dei soliti tolleranti, è la dimostrazione più evidente che il Vangelo è scomodo. All’odio si risponde con le parole di Gesù: “Padre, perdona loro, non sanno quello che fanno”» (Don Salvatore Lazzara).

La strage è giunta inaspettata almeno secondo una dichiarazione del Governatore locale, Arakunrin Oluwarotimi Akeredolu, rilanciata da vari media tra cui il sito Legit. “L’attacco vile e satanico è un assalto calcolato alle persone amanti della pace del Regno di Owo che hanno goduto di relativa pace nel corso degli anni”, ha dichiarato il Governatore dell’Ondo affermando che questa “è una domenica nera per Owo”. “Si tratta di uno sviluppo inaspettato. Sono scioccato a dir poco. Tuttavia, impegneremo ogni risorsa disponibile per dare la caccia a questi assalitori e per fargliela pagare. Non ci piegheremo mai alle macchinazioni di elementi senza cuore nella nostra volontà di liberare il nostro Stato dai criminali”, ha affermato Akeredolu. “Esorto il nostro popolo a rimanere calmo e vigile. A non farsi giustizia da solo. Ho parlato con i capi delle agenzie di sicurezza. Mi è stato anche assicurato che gli agenti di sicurezza sono stati schierati per monitorare e ripristinare la normalità nel regno di Owo”, ha riferito il Governatore usando il termine che indica la tradizionale ripartizione amministrativa nigeriana che prevede l’esistenza di “regni” a livello locale.

«Ci costa molto pubblicare questa foto, ma non possiamo continuare a tollerare che la realtà venga celata. Domenica di Pentecoste in Nigeria è stato un massacro. Andare in Chiesa, partecipare alla Messa consci di poter morire. ACS, indignata, prega per questi nostri fratelli!». La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre commenta così in un tweet l’attacco alla chiesa nel sudovest della Nigeria e pubblica una foto (sopra) che testimonia il massacro.

Fonti: ANSA e ADNKRONOS.

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