Gmg: programma Benedetto, stile Francesco

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È partito il conto alla rovescia per il viaggio del Papa in Brasile, per la Giornata mondiale della Gioventù. Il programma ufficiale è noto da tempo, e si tratta di un adattamento di quello studiato per Benedetto XVI, conservando le stesse date (22-29 luglio) ma intensificando gli appuntamenti: sono state aggiunte all’originale scaletta le tappe ad Aparecida (dove Ratzinger era stato nel suo viaggio in Brasile del 2007), le visite alla favela di Varginha, all’ospedale São Francisco de Assis, l’incontro con il direttivo del Celam, l’episcopato latinoamericano. Conservato anche il giorno di riposo, il martedì 23, che come tradizione è anche il giorno di apertura ufficiale della Giornata. Dunque tutto da “tradizione”, per quanto riguarda gli appuntamenti. La differenza la farà il carattere. Francesco – alla prima prova con i giovani – ha abituato a uno stile diretto, a un linguaggio semplice e spesso improvvisato, e questo è quel che ci si aspetta.

A differenza di Benedetto XVI non conosce le lingue: i discorsi saranno pronunciati alternativamente in portoghese e spagnolo (e le improvvisazioni saranno sicuramente nella sua lingua madre), le confessioni dei ragazzi saranno in portoghese, spagnolo e italiano. E saranno queste le lingue usate dal Papa anche al pranzo di venerdì con 12 ragazzi. A differenza di Benedetto XVI, il suo arrivo in Brasile non è segnato da polemiche (le agitazioni in corso riguardano tutt’altro). Al momento è previsto che usi un’auto coperta per gli spostamenti lunghi e una jeep – quella che usa in Piazza San Pietro – per passare tra la folla. Mistero al momento sulla presenza in loco della papamobile (blindata). Quanto alla residenza, Francesco sarà ospite del centro Sumaré (anche Giovanni Paolo II vi ha alloggiato), una cittadella in cui sono diverse realtà della diocesi. Ciò perché la nunziatura – che di solito ospita i papi nei loro viaggi – è a Brasilia.

 

Il programma – di cui ha fornito ulteriori dettagli padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana – nella parte riguardante la Gmg non ha subito modifiche da parte di Francesco, che incontrerà i giovani giovedì pomeriggio, per la festa di accoglienza del Papa, venerdì mattina per le confessioni a Quinta da Boa Vista e nel pomeriggio per la Via Crucis (suggestiva, sul lungo mare di Copacabana). Una particolarità è che in ogni stazione sarà affrontato un problema importante nella prospettiva dei giovani. Sabato c’è la veglia al Campus Fidei a Guaratiba. Il momento è organizzato con una prima parte di testimonianze e il discorso del Papa, e una seconda parte di preghiera e adorazione eucaristica. È questa una cifra delle Gmg targate Benedetto XVI – rimane storica l’adorazione di Madrid, con i ragazzi in ginocchio nel fango dopo l’acquazzone che si è abbattuto ai Cuatro Vientos. La domenica l’ultimo incontro di Francesco con i ragazzi, per la Messa finale che chiude l’evento. Non è in scaletta invece un incontro particolare con i giovani provenienti dall’Argentina, suo Paese d’origine, che proprio nel giorno dell’arrivo del Papa celebrano una Messa nella cattedrale di Rio. E non dovrebbero esserci blitz del Papa “fuori programma”.

 

Quanto agli “extra”, Francesco ha voluto aggiungere oltre la visita al santuario di Aparecida, alcuni incontri con persone in particolari situazioni di difficoltà. Anche in questo caso si tratta più che di una novità di una intensificazione del programma. Mercoledì 24, nel pomeriggio, visiterà l’ospedale São Francisco de Assis na Providência – V.O.T.dell’ordine terziario francescano, dove sono ricoverati giovani indigenti e persone con dipendenze da droghe e alcool. Qui saranno presenti anche rappresentanti di altre realtà simili, tra cui la Fazenda Esperanza, visitata da Benedetto XVI. Il giorno successivo visiterà la Comunità Varginha. Benedirà il nuovo altare e l’ambone della chiesa della favela, visiterà una famiglia nella sua abitazione quindi nel campo di calcio si terrà l’incontro con la comunità. Venerdì mattina, in arcivescovado, riceverà cinque giovani detenuti. Ci sarà anche un incontro – sabato 27 – con la classe dirigente del Brasile. “Non esiste che il Papa rifiuti di incontrare categorie di persone, avendo una responsabilità di tipo ampio” ha spiegato padre Lombardi a chi gli chiedeva se non fosse in contraddizione con la scelta di escludere le autorità politiche dalla recente visita a Lampedusa. Semplicemente – ha sottolineato – dipende dal contesto e dallo scopo del viaggio. In quel caso non c’era bisogno. Francesco incontrerà anche i giornalisti che viaggiano con lui in aereo. Dedicherà loro molto tempo, volendoli salutare uno ad uno, ma “niente interviste” ha scandito padre Lombardi, né collettive né personali. Un po’ come nel primo periodo di Giovanni Paolo II.

 

Focus sull’America latina. La visita al santuario di Aparecida è stata fortemente voluta da Francesco, sia per la sua devozione alla Madonna, sia perché qui si è svolto l’ultimo incontro del Celam (nel 2007, con Benedetto XVI) in cui l’allora cardinale Bergoglio svolse un ruolo di primo piano nella redazione del documento finale. Tanto che fa dono di quel testo a tutte le autorità sudamericane che vengono in visita in Vaticano. Si tratterà di una visita privata, atteggiamento che sarà espresso anche nella scelta di celebrare la Messa all’interno del santuario anziché all’esterno. Francesco affiderà alla Madonna la Gmg e il suo pontificato. L’insistenza sulla realtà del Sudamerica è evidente anche nella scelta di pranzare con i vescovi brasiliani sabato 27, tenendo loro un discorso, e di incontrare i 45 vescovi del comitato coordinatore del Celam. È stato lui stesso – sapendo che era in programma una riunione – a chiedere di fissarla a Rio per domenica 28, suo ultimo giorno di permanenza, in modo da essere presente. Anche a loro terrà un discorso specifico, sulle prospettive e la missione della Chiesa nel continente.

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