Solennità dell’Ascensione del Signore. Mentre li benediceva veniva portato verso il Cielo. Ascende il Signore tra canti di gioia

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Oggi, domenica 29 maggio 2022, ricorre la Solennità dell’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo, in cui egli, a quaranta giorni dalla risurrezione, fu elevato in cielo davanti ai suoi discepoli, per sedere alla destra del Padre, finché verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti. L’Ascensione di Gesù al Cielo è la grandiosa conclusione della permanenza visibile di Dio fra gli uomini, preludio della Pentecoste, inizia la storia della Chiesa e apre la diffusione del cristianesimo nel mondo.

Ascensione di Cristo. Terracotta invetriata di Luca della Robbia situata sopra il portale della Sacrestia settentrionale (Sagrestia dei Canonici) del Duomo Santa Maria del Fiore di Firenze, 1442 (Foto di WahooArt.com).

«In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”. Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio» (Lc 24,46-53).

«Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo» (Sal 46).

Ascensione di Cristo, 1510-20, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, Roma. La tavola, dipinta da Benvenuto Tisi da Garofalo per la chiesa di Santa Maria in Vado a Ferrara, rivela l’influenza della Trasfigurazione di Raffaello, mentre colori e paesaggio riflettono l’influsso veneto.

La morte di Gesù ha costituito uno scandalo per i suoi discepoli, perché essi si erano plasmati un Cristo senza croce. Ma Gesù di Nazaret è il Messia; e non esiste altro Messia che il crocifisso e il glorificato. È attraverso la catechesi del Signore, risuscitato, che i discepoli capiscono che il Messia doveva soffrire e risuscitare dai morti. Era il disegno di Dio manifestato nelle Scritture. Il senso della croce e dell’accompagnamento dei discepoli sulla croce, si scontra con l’intelligenza, con il cuore e con i progetti dell’uomo. Affinché i discepoli possano essere i testimoni autorizzati di Gesù Cristo, non solo devono comprendere la sua morte redentrice, ma anche ricevere lo Spirito Santo. Gesù si separa dai discepoli benedicendoli e affidandoli alla protezione di Dio Padre.

La Solennità dell’Ascensione del Signore al Cielo e la Solennità di Pentecoste (l’invio dello Spirito Santo, per fare dei discepoli dei testimoni coraggiosi e per accompagnarli fino al ritorno di Gesù), sono strettamente collegati. Lo Spirito Santo aumenterà la potenza della parola del predicatore e aprirà l’intelligenza degli ascoltatori. Della vita fragile del missionario egli farà una testimonianza eloquente di Gesù Cristo morto sulla croce e vivo per sempre. Nel mondo, al fianco dei discepoli, lo Spirito Santo sarà il grande Testimone di Gesù.

L’Ascensione del Signore spiegata bene dal Catechismo maggiore di San Pio X

Dell’Ascensione del Signore

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Che cosa si celebra nella festa dell’Ascensione?
Nella festa dell’Ascensione si celebra il giorno glorioso, in cui Gesù Cristo, in presenza dei suoi discepoli, sali per virtù propria al cielo, quaranta giorni dopo la stia risurrezione.

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Per quali motivi Gesù Cristo è salito al cielo?
Gesù Cristo è salito al cielo:
1. per prendere possesso dell’eterno regno conquistato colla sua morte;
2. per prepararci il nostro luogo, e servirci di mediatore ed avvocato presso il Padre;
3. per mandare lo Spirito Santo a suoi Apostoli.

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Nel giorno dell’Ascensione, entrò in cielo il solo Gesù Cristo?
Nel giorno dell’Ascensione non entrò in cielo Gesù Cristo solo, ma vi entrarono seco le anime degli antichi Padri, che aveva liberate dal limbo.

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Come si trova Gesù Cristo in cielo?
Gesù Cristo in cielo siede alla destra di Dio Padre; cioè come Dio è uguale al Padre nella gloria, e come uomo è innalzato sopra tutti gli Angeli e tutti i Santi, e fatto Signore di tutte le cose.

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Che cosa dobbiamo noi fare per celebrare degnamente la festa dell’Ascensione?
Per celebrare degnamente la festa dell’Ascensione dobbiamo fare tre cose:
1. adorare Gesù Cristo nel cielo come nostro mediatore e avvocato;
2. distaccare intieramente il nostro cuore da questo mondo, come da un luogo d’esilio, e aspirare unicamente al Paradiso, come alla nostra vera patria;
3. risolvere d’imitare Gesù Cristo nell’umiltà, nella mortificazione e ne’ patimenti, per aver parte alla sua gloria.

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Che cosa devono fare i fedeli nel tempo che corre dalla festa dell’Ascensione sino alla Pentecoste?
Dalla festa dell’Ascensione sino alla Pentecoste i fedeli devono, ad esempio degli Apostoli, prepararsi a ricevere lo Spirito Santo col ritiro, col raccoglimento interno, e con perseverante e fervorosa orazione.

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Perché nella festa dell’Ascensione, letto il vangelo della Messa solenne, si estingue e poscia si leva il cero pasquale?
Nella festa dell’Ascensione, letto il vangelo della Messa solenne, si estingue e poscia si leva il cero pasquale per rappresentare la dipartita di Cristo dagli Apostoli.

Fonte: Sodalitium.biz.

Foto di copertina: Ascensione di Cristo. Terracotta invetriata di Luca della Robbia situata sopra il portale della Sacrestia settentrionale (Sagrestia dei Canonici) del Duomo Santa Maria del Fiore di Firenze, 1442 (Foto di Sailko).

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