Il Cardinale Joseph Zen è stato arrestato dalla Polizia di Sicurezza Nazionale di Hong Kong

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Apprendiamo la pessima notizia – che il novantenne Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, S.D.B., Vescovo emerito di Hong Kong, è stato arrestato dalle autorità cinesi – dall’amico e collega Marco Tosatti, riportando sul suo blog Stilum Curiae la notizia data dal South China Morning Post [QUI]. Da quanto si apprende, l’arresto è avvenuto nel contesto dell’indagine delle Forze dell’ordine cinesi che si concentra sull’eventuale “collusione” del 612 Humanitarian Relief Fund con forze straniere, in violazione della draconiana legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino nell’estate 2020.

Immediata la reazione della Santa Sede, con il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dott. Matteo Bruni, che – rispondendo alle domande dei giornalisti – ha affermato quanto segue: «La Santa Sede ha appreso con preoccupazione la notizia dell’arresto del Cardinale Zen e segue con estrema attenzione l’evolversi della situazione».

«Il Cardinale Joseph Zen è stato rilasciato su cauzione dalla stazione di polizia di Chai Wan intorno alle ore 23.00 [ora locale; ore 16.00 di Roma] di mercoledì 11 maggio 2022. Non ha parlato. È poi entrato in un’auto privata parcheggiata fuori dalla stazione di polizia. Il 90enne era accompagnato da cinque persone quando ha lasciato la stazione di polizia» (Hong Kong Free Press HKFP).

Foto di Asia News.

«Il leader cattolico e attivista Joseph Zen Ze-kiun è stato arrestato dalla polizia di sicurezza nazionale di Hong Kong, insieme all’ex legislatrice dell’opposizione Margaret Ng Ngoi-yee e alla cantante Denise Ho Wan-sze, per presunta collusione con forze straniere, secondo le fonti.

I tre, arrestati mercoledì, erano tra i cinque fiduciari del 612 Humanitarian Relief Fund, istituito per offrire assistenza finanziaria alle persone coinvolte nelle proteste antigovernative del 2019 e che nell’ultimo anno è stato oggetto di un intenso controllo da parte delle autorità.

Un quarto amministratore, l’ex professore associato aggiunto Hui Po Keung, è stato arrestato dalla polizia di sicurezza nazionale martedì mentre stava per prendere un volo per la Germania, ha dichiarato una fonte» (South Cina Morning Post).

Il Cardinale Joseph Zen (al centro) si unisce ai principali attivisti pro-democrazia davanti alla stazione di polizia di Wanchai, Hong Kong, il 24 gennaio 2015 (Foto di Philippe Lopez/AFP).

Il Cardinal Zen si è sempre battuto per la democrazia e per la difesa dei diritti civili e umani a Hong Kong, e in Cina continentale, dove da anni però non aveva il permesso di recarsi.

Il Cardinal Zen è una figura di primo piano a Hong Kong come guida spirituale della comunità e del movimento democratico, noto per essersi esposto in prima persona contro le brutalità della polizia e la pressione di Pechino sull’ex colonia britannica. Il Cardinal Zen aveva aspramente criticato anche le trattative della Santa trattative con la dittatura comunista cinese, prendendo di mira l’accordo provvisorio sulla nomina congiunta dei vescovi che era “irriguardoso”, spiegò, nei confronti di quei milioni di fedeli che a costo della loro vita continuavano a mantenere la fede in Cina, sfidando la repressione e le vessazioni del regime comunista.

Il Cardinal Zen era portato in una stazione di polizia per essere interrogato, aveva fatto sapere Padre Bernardo Cervellera, missionario del Pime ora ad Hong Kong. Asia News, l’agenzia del Pime, riporta che il Cardinal Zen – uno degli amministratori fiduciari dell’organizzazione benefica Fondo 612, che ha smesso di operare nell’ottobre scorso – «è da tempo nel mirino del governo cinese. A gennaio la stampa pro-establishment ha pubblicato quattro articoli in cui lo si accusava di aver incitato gli studenti a rivoltarsi nel 2019 contro una serie di misure governative. Il porporato è inviso a Pechino per le sue critiche al controllo esercitato dal Partito comunista cinese sulle comunità religiose. Egli ha condannato la rimozione delle croci dall’esterno delle chiese in Cina e ha celebrato negli anni messe in ricordo dei martiri di Tiananmen a Pechino: i giovani massacrati dalle autorità il 4 giugno del 1989 per aver chiesto libertà e democrazia. Il cardinale è anche contrario all’accordo tra il Vaticano e la Cina sulla nomina dei vescovi. Un aperto difensore dei diritti civili a Hong Kong e nella Cina continentale, il Card. Zen ha spesso assistito alle udienze che vedono imputati politici e attivisti filo-democratici, finiti alla sbarra con l’accusa di aver violato il provvedimento sulla sicurezza nazionale».

Il Cardinale Joseph Zen, sostenitore della democrazia, arrestato a Hong Kong (Foto ANSA).

Hong Kong: media, arrestato il Cardinale Joseph Zen
Con altre due persone, “violata legge sulla sicurezza nazionale”
(ANSA) – PECHINO, 11 MAG –
Il cardinale Joseph Zen, 90 anni, è stato arrestato dalla polizia di sicurezza nazionale di Hong Kong insieme all’ex parlamentare dell’opposizione Margaret Ng e alla cantante Denise Ho. I tre, scrive il South China Morning Post, erano amministratori del 612 Humanitarian Relief Fund, istituito per offrire assistenza finanziaria a coloro che erano coinvolti nelle proteste antigovernative del 2019. Nei loro confronti è stata formulata l’accusa di “collusione con forze straniere”, una delle quattro tipologie di reati contemplati dalla contestata legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino all’ex colonia a giugno 2020. (ANSA).

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