Il silenzio della Santa Sede – sulle tremende affermazioni di Presidente Joe Biden dopo l’incontro con Papa Francesco – desta sconcerto. Cristo Signore, Re dell’Universo da sempre, sempre e per sempre

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Nessuno può essere allo stesso tempo un buon cattolico e un abortista convinto. Questo principio inalienabile, parafrasando la dichiarazione di Papa Pio XI, lo riaffermiamo nella festa odierna secondo il Calendario Liturgico Vetus Ordo – in festo Domino nostro Jesu Christi Regis, Tempo Ordinario XXXI – la festa di Gesù Cristo Re dell’Universo. Cristo Signore, universorum Rex, nella liturgia e nella vita, da sempre, sempre e per sempre.

Gesù Cristo Signore, Re e centro di tutti i cuori, per l’avvento del tuo regno, dà a noi la pace. Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat! San Michele Arcangelo, primo difensore della Regalità di Cristo, pregate per noi e per la tua Chiesa.

«Esorto i fedeli, nella festa istituita da Pio XI in onore della Regalità sociale di Nostro Signore Gesù Cristo, a pregare la Maestà divina perché la Chiesa di Cristo sia la prima società, tra quelle afflitte dalla crisi presente, nella quale torni a regnare Gesù Cristo, oggi sostituito dagli idoli dell’ideologia globalista» (Arcivescovo Carlo Maria Viganò, 31 ottobre 2021).

Joe e Jill Biden nella Chiesa di San Patrizio a Roma, 30 ottobre 2021.

La Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione dopo la visita di Biden in Vaticano, in cui non sono state affrontate le parole di Biden sulla Santa Comunione. Invece, la dichiarazione suggeriva che il Presidente non sarebbe stato menzionato in nessun documento che dovrebbe emergere dall’Assemblea dei vescovi statunitensi del prossimo mese. Il comunicato afferma che il documento che sarà presentato “mira a parlare della bellezza dell’incontro con Gesù Cristo nell’Eucaristia ed è rivolto a tutti i cattolici”.

Nonostante in queste ore alcuni vescovi statunitensi hanno espresso tramite i social la loro disapprovazione per l’incontro dell’altro ieri tra Biden e Francesco e per il placet a ricevere la Santa Eucaristia a Biden, definito “buon cattolico”, anche se notoriamente abortista convinto, il Rettore della chiesa di San Patrizio a Roma, Padre Steven Petroff ha dato la comunione a Biden, il 30 ottobre 2021 nella Santa Messa prefestiva. Questa chiesa è il principale luogo di culto per la comunità cattolica americana a Roma e si trova vicino all’Ambasciata degli Stati Uniti. Mentre Biden riceve regolarmente la Santa Comunione nelle Diocesi di Washington e di Wilmington in Delaware, è stato significativo che abbia ricevuto la Comunione anche a Roma. Il Papa è il Vescovo di Roma e questo significa che Biden ha ricevuto l’Eucaristia nella Diocesi del Papa.

Padre Steven Petroff ha detto di essere sicuro di quello che ha fatto: “Il Papa – ha spiegato ai giornalisti – dice che la Comunione è una medicina per chi ne ha bisogno, per tutti, per ognuno di noi. Così non ho avuto difficoltà a seguire la direzione e l’esempio che Papa Francesco ci dà. Se si hanno intenzione e spirito giusti l’eucaristia non può essere impedita a nessuno”. Per questo è stato “naturale per me dargli l’Ostia”.

Joe e Jill Biden vengono salutati dal Rettore, Padre Steven Petroff al termine della Santa Messa prefestiva nella chiesa di San Patrizio a Roma, 30 ottobre 2021.

Invece, la Santissima Eucaristia non è una pillolina che si prende in farmacia. L’Ostia consacrata non è come la tachipirina, mentre per la “vigile attesa” si deve leggere la parabola delle dieci vergini, di cui cinque erano sagge e cinque delle vergini stolte, Mt 25, 1-13).

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, che Biden (che collabora formalmente alla legalizzazione dell’aborto e ne promuove la causa) e il Sommo Pontefice Francesco (che ciononostante dichiara Biden un “buon cattolico”, che può ricevere la Santa Comunione anche se è pro aborto) conoscono, dice esplicitamente:

«Il Concilio di Trento riassume la fede cattolica dichiarando: “Poiché il Cristo, nostro Redentore, ha detto che ciò che offriva sotto la specie del pane era veramente il suo Corpo, nella Chiesa di Dio vi fu sempre la convinzione, e questo santo Concilio lo dichiara ora di nuovo, che con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo del Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione, quindi, in modo conveniente e appropriato è chiamata dalla santa Chiesa cattolica transustanziazione”» (1376).

«Il Signore ci rivolge un invito pressante a riceverlo nel sacramento dell’Eucaristia: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi la vita” (Gv 6,53)» (1384).

«Per rispondere a questo invito dobbiamo prepararci a questo momento così grande e così santo. San Paolo esorta a un esame di coscienza: “Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna” (1 Cor 11,27-29). Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave, deve ricevere il sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla Comunione» (1385).

«La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza, l’essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita» (2270).

«Fin dal primo secolo la Chiesa ha dichiarato la malizia morale di ogni aborto provocato. Questo insegnamento non è mutato. Rimane invariabile. L’aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo, è gravemente contrario alla legge morale» (2271).

«La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana. “Chi procura l’aborto, se ne consegue l’effetto, incorre nella scomunica latae sententiae”, “per il fatto stesso d’aver commesso il delitto” e alle condizioni previste dal diritto. La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all’innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società» (2272).

«Il diritto inalienabile alla vita di ogni individuo umano innocente rappresenta un elemento costitutivo della società civile e della sua legislazione» (2273).

Joe e Jill Biden durante la Santa Messa prefestiva nella Chiesa di San Patrizio a Roma, 30 ottobre 2021.

Pubblichiamo di seguito il Comunicato diffuso oggi dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò sulla visita del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden nello Stato della Città del Vaticano e delle sue dichiarazioni in rifermento alla sua conversazione privata con Papa Francesco.

Comunicato
dell’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò
in occasione della Visita di Joe Biden in Vaticano

In occasione della Visita dello scorso 29 Ottobre in Vaticano, le agenzie di stampa [1] hanno diffuso la notizia secondo la quale Joe Biden avrebbe riferito il contenuto dell’incontro e che Francesco lo avrebbe definito “un buon Cattolico”, invitandolo a “continuare a ricevere la Comunione”. Desta sconcerto che, ad oggi, nessun commento chiarificatore sia giunto dalla Sala Stampa Vaticana. Questo lascia presumere che le parole di Joe Biden corrispondano a verità e che Bergoglio le abbia effettivamente pronunciate.

Anche se quanto detto da Biden risponde perfettamente alle intemperanti sortite di Jorge Mario Bergoglio – che definì “grande Italiana” una notoria abortista radicale – è evidente che tali affermazioni rappresentano uno scandalo inaudito, poiché non condannano le posizioni di un personaggio politico in favore dell’aborto, sconfessano l’immutabile posizione del Magistero della Chiesa e suonano come un palese invito a commettere sacrilegio, profanando la Santissima Eucaristia con il riceverLa in stato di peccato pubblico e manifesto.

Ogni Cattolico sa bene quale orrendo crimine rappresenti l’uccisione di una creatura indifesa nel ventre materno; del gravissimo scandalo dato ai fedeli non solo da Joe Biden in quanto abortista convinto, ma dallo stesso Bergoglio al quale è riconosciuta l’autorità di Supremo Pastore della Chiesa. La sua azione demolitrice non conosce sosta, nel silenzio attonito dei Cardinali e dei Vescovi. Le rarissime eccezioni di Pastori che hanno veramente a cuore le anime loro affidate – valga per tutte quella dell’Em.mo Cardinal Burke [2] – sono viste con ostilità dalla maggioranza dei loro Confratelli e dal Vaticano, in un inquietante sovvertimento della missione della Chiesa di Cristo, oggi appiattita sul cambiamento climatico, sul capitalismo inclusivo e sulla vaccinazione di massa.

Bergoglio è stato recentemente riconosciuto “guida morale” dal Council for Inclusive Capitalism capitanato da Lynn Forester de Rotschild e ha nominato membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali l’economista Jeffrey David Sachs, presidente del Sustainable Development Solutions Network dell’ONU, sostenitore della riduzione della popolazione mondiale e della lotta al cambiamento climatico [3]: questo dà la misura di un’estraneità alla missione del Papato e dovrebbe indurre i Prelati della Chiesa ad interrogarsi seriamente sulla sua idoneità mentale e morale al ruolo che ricopre.

Esorto i fedeli, nella festa istituita da Pio XI in onore della Regalità sociale di Nostro Signore Gesù Cristo, a pregare la Maestà divina perché la Chiesa di Cristo sia la prima società, tra quelle afflitte dalla crisi presente, nella quale torni a regnare Gesù Cristo, oggi sostituito dagli idoli dell’ideologia globalista.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

Domenica 31 Ottobre 2021
Domini Nostri Jesu Christ Regis


[1] Biden: Pope told me that I should “keep receiving Communion” (The Associated Press).
[2] Il problema della comunione in stato di peccato. Il caso Biden e la comunicazione del Card. Burke (Chiesa e postconcilio).
[3] Papa Francesco: nomina Jeffrey David Sachs membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (SIR) e Nuovo membro della Pontificia accademia delle scienze sociali (L’Osservatore Romano).

Postilla

«Il problema non è la comunione a Biden: se è una ‘medicina’ e non serve pentirsi per riceverla perché non la date anche ai peccatori che non sono presidente? … e perché rompete le scatole a me invitandomi alla confessione se voglio riceverla? Forse Gesù (e oggi anche “la Chiesa degli ultimi”) privilegiava i potenti? Se c’è una cosa per cui il Pastore verrà punito, è la confusione nel gregge affidatogli» (Mauro Visigalli).

«Questo è un vero e proprio abominio. Far prendere l’Eucaristia come se fosse la tachipirina e magari tanta vigile attesa, aspettando che il malato/peccatore guarisca/si converta da solo. Chi è contrario agli insegnamenti di San Paolo è contro i veri insegnamenti dell’unica vera Chiesa di Cristo deve essere scomunicato, sia questi anche il Papa stesso» (P.P.).

«Il vero problema non è Biden, ma un Papa che non difende e non rispetta il “depositum fidei” (P.P.P.).

«Se fosse stato un politico di destra sai che facce contrite che avrebbe sfoderato….purtroppo è in corso una mondanizzazione del ministero petrino, credo, irreversibile» (E.A.).

«Sono tanti che praticano l’aborto, in silenzio, o genitori che fanno abortire i figli e poi vanno a messa e si fanno la comunione lo stesso. Anche questo è un problema» (Fra Giancarlo Fano).

«Ricordiamoci che anche Giuda era presente all’Ultima Cena ricevendo l’Eucaristia,ma ha mangiato la Sua condanna. Il Signore scruta i cuori e se sono falsi si ritira da quei cuori» (C.D.V.).

«Mi pare, se non l’hanno cancellato, che da qualche parte sia scritto: “Chi mangia indegnamente il Corpo ed il Sangue di Cristo, mangia la sua condanna”. Stessa fine per chi glielo concede» (D.C.).

Joe e Jill Biden durante la Santa Messa prefestiva nella Chiesa di San Patrizio a Roma, 30 ottobre 2021.

«Disse ancora ai suoi discepoli: “È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli» (Luca 17, 1-2).

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