Er Circolo del Libbero Pensiero

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Un gatto bianco, ch’era Presidente
der Circolo der Libbero Pensiero
sentì che un gatto nero,
libero pensatore come lui,
je faceva la critica
riguardo a la politica
ch’era contraria a li pensieri sui.
“Giacche nun badi alli fattacci tui,
-Je disse er gatto bianco inviperito-,
rassegnerai le proprie dimissione
e uscirai da le file der partito:
che qui la poi pensà liberamente
come te pare a te, ma a condizione
che t’associ a l’idee der presidente
e a le proposte de la commissione!”
“È vero, ho torto, ho aggito malamente…”
Rispose er gatto nero.
E pe restà ner Libero Pensiero
da quela vorta nun pensò più gnente.

Trilussa, 1920

Foto di copertina: Jacques-Louis David, Il Giuramento della pallacorda.
Il 20 giugno 1789, l’astronomo Jean Sylvain Bailly da Presidente dell’Assemblea Nazionale di Francia propose il Giuramento della pallacorda – scritto da Jean-Baptiste-Pierre Bevière – e fu anche lui il primo a pronunciarlo e a sottoscriverlo. Tutti lo imitarono, firmando il documento, e giurando solennemente «di non separarsi mai e di riunirsi ovunque le circostanze l’avrebbero richiesto, fino a che non fosse stata stabilita e affermata su solide fondamenta una Costituzione per il regno francese». Ci fu un’unica eccezione, Joseph Martin-Dauch, deputato di Castelnaudary, che non giurò e si oppose apponendo la scritta “avversario” accanto alla sua firma. Bailly tentò di ottenere da Martin-Dauch una ritrattazione, ma senza successo.

Il 1792 sancisce la fine della monarchia con l’emergere dell’ala più radicale della Rivoluzione, quella giacobina. La Convenzione Nazionale rompe ogni continuità col passato. La Francia diventa una Repubblica, il re Luigi XVI viene condannato a morte e decapitato. Tra il 1792 e il 1793 il governo giacobino, sempre più nelle mani di Robespierre, esercita una politica fortemente centralistica: è il periodo del Terrore. Nel luglio del 1794 Robespierre viene giustiziato.

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