Maria tra teologie e culture oggi. Modelli, comunicazioni, prospettive

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Si svolge da oggi, mercoledì 8 fino a sabato 11 settembre 2021 il 25° Congresso Mariologico Mariano Internazionale sul tema «Maria tra teologie e culture oggi. Modelli, comunicazioni, prospettive». L’incontro, organizzato dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis, è presieduto, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura che ha dato lettura del Messaggio di Papa Francesco, di cui riportiamo a seguire il testo integrale.

L’evento si svolge per la prima volta in video conferenza. Suddiviso in sessioni plenarie e in sette gruppi linguistici ne prenderanno parte circa 300 tra rappresentanti delle società mariologiche e studiosi iscritti dai cinque continenti.

Per Padre Stefano Cecchin, Presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis, è «un’occasione importante per riflettere sul cammino della teologia mariana anche alla luce del dialogo che ci interpella tra fede e culture. Durante il Congresso cercheremo di rispondere alla domanda: perché Maria di Nazaret, la madre di Gesù, è divenuta un “paradigma” antropologico di “madre per eccellenza”, “il simbolo culturale più potente e popolare degli ultimi duemila anni”, “la donna più potente del mondo” (2015, National Geographic), che segna la vita di molti popoli e che “è fondamentale per il “pensare” cristiano” (san Giovanni Paolo II), oggi viene proposta come il simbolo stesso della Casa Comune e modello per una nuova antropologia transdisciplinare?».

Il programma del 25° Congresso Mariologico Mariano Internazionale

Mercoledì 8 settembre
Inaugurazione
– Cardinale Gianfranco Ravasi, Inviato di Papa Francesco: Prolusione. Lettura del Messaggio del Santo Padre
– Massimo Fusarelli, O.F.M., Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori: Saluto
– Stefano Cecchin, O.F.M., Presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis: Presentazione del Congresso. Proposte e programmi
– Salvatore M. Perrella, O.S.M., Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI): 25 anni di Congressi Mariologico-Mariani della PAMI: quali interazioni culturali della loro recezione teologica?

Giovedì 9 settembre
– Alfonso Langella, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale: La mariologia tra teologie e le culture
– Gloria Falcão Dodd, USA, Mariological Society of America: Mary in English speaking cultures
– Giorgina Onofre Villalba, M.D.D., Centro Mariano de los Siervos de María, Mexico: María en las culturas de lengua española
– Denis Sahayaraj Kulandaisamy, O.S.M., Preside della Pontificia Facoltà Teologica Marianum, Roma: Nuove frontiere: Maria nel mondo asiatico

Venerdì 10 settembre
– Manfred Hauke, Deutsche Arbeitsgemeinschaft für Mariologie (DAM): Maria in der deutschsprachigen Kultur der Gegenwart
– Janusz Królikowski, Polskie Towarzystwo Mariologiczne, Polonia: Maria nel mondo slavo di oggi
– Valdivino Guimarães, C.S.S.R., Academia Marial de Aparecida, Brasile: Maria na cultura da língua portuguesa
– Jean Louis Barré, S.M., Société Française d’Etudes Mariales (SFEM): La Vierge Marie dans la culture française aujourd’hui

Sabato 11 settembre
– Paulin Poucouta (Congo Brazzaville), Association des Théologiens Africains (A.T.A.), Abidjan: La Vierge Marie dans le traditions culturelles Africaine
– Ayoub Chahwan, O.L.M., Bible Society Center, Beirut, Lebanon: Maria nel mondo arabo cristiano
– Gian Matteo Roggio, M.S., Pontificia Academia Mariana Internationalis: Sintesi e prospettive
Dialogo e Assemblea dei partecipanti

Messaggio del Santo Padre ai partecipanti al 25° Congresso Mariologico Mariano Internazionale

Cari fratelli e sorelle,
partecipo di cuore alla vostra gioia di celebrare, anche se in modo diverso dal solito, questo 25° Congresso Mariologico Mariano Internazionale, sul tema Maria tra teologie e culture oggi. Modelli, comunicazioni, prospettive. Il nostro rallegrarci non dimentichi il grido silenzioso di tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di grande difficoltà, aggravate dalla pandemia. La vera gioia che viene dal Signore dà sempre spazio alle voci dei dimenticati, perché insieme a loro si possa costruire un futuro migliore. Maria, nella bellezza della sequela evangelica e nel servizio al bene comune dell’umanità e del pianeta, educa sempre all’ascolto di queste voci e Lei stessa si fa voce dei senza voce per «partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società» (Lett. enc. Fratelli tutti, 278).
Nei suoi oltre sessant’anni di attività, la Pontificia Academia Mariana Internationalis, coordinando e riunendo i cultori di mariologia del mondo intero, specialmente attraverso la celebrazione dei Congressi Mariologici Mariani Internazionali, ha offerto spunti, intuizioni, idee e approfondimenti in un mutamento d’epoca che trasforma «velocemente il modo di vivere, di relazionarsi, di comunicare ed elaborare il pensiero, di rapportarsi tra le generazioni umane e di comprendere e di vivere la fede» (PAPA FRANCESCO, Discorso alla Curia romana, 21 dicembre 2019). Tali Congressi «sono una chiara testimonianza di come la mariologia sia una presenza necessaria di dialogo fra le culture, capace di alimentare la fraternità e la pace» (Messaggio alle Accademie Pontificie, 4 dicembre 2019).
Sappiamo, infatti, che «la teologia e la cultura d’ispirazione cristiana sono state all’altezza della loro missione quando hanno saputo vivere rischiosamente e con fedeltà sulla frontiera» (Cost. ap. Veritatis gaudium, 5). E sulle frontiere la Madre del Signore ha una sua specifica presenza: è la Madre di tutti, indipendentemente dall’etnia o dalla nazionalità. Così la figura di Maria diventa punto di riferimento per una cultura capace di superare le barriere che possono creare divisione. Perciò, sul cammino di questa cultura di fraternità, lo Spirito ci chiama ad accogliere nuovamente il segno di consolazione e di sicura speranza che ha il nome, il volto, il cuore di Maria, donna, discepola, madre e amica. È lungo questo cammino che lo Spirito continua a dirci «che i tempi che viviamo sono i tempi di Maria» (Discorso alla Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, 24 ottobre 2020). La Pontificia Academia Mariana Internationalis, perseverando nel suo impegno di rinnovamento, cerca di leggere i segni di questi tempi, a beneficio della Chiesa e di ogni donna e uomo di buona volontà.
Il mistero che la persona di Maria racchiude in sé è il mistero stesso della Parola di Dio incarnata. Da qui partiva l’incoraggiamento di Papa Benedetto: «Esorto […] gli studiosi ad approfondire maggiormente il rapporto tra mariologia e teologia della Parola. […] Maria nella Parola di Dio è veramente a casa sua, ne esce e vi rientra con naturalezza. Ella parla e pensa con la Parola di Dio; la Parola di Dio diventa parola sua, e la sua parola nasce dalla Parola di Dio. Così si rivela, inoltre, che i suoi pensieri sono in sintonia con i pensieri di Dio, che il suo volere è un volere insieme con Dio. Essendo intimamente penetrata dalla Parola di Dio, ella può diventare madre della Parola incarnata» (Esort. ap. Verbum Domini, 27-28).
Non dimentichiamo che è proprio questa stessa Parola a nutrire la pietà popolare, che attinge con naturalezza alla Madonna, esprimendo e trasmettendo «la vita teologale presente nella pietà dei popoli cristiani, specialmente nei poveri […]; una vita teologale animata dall’azione dello Spirito Santo […], frutto del Vangelo inculturato» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 125-126).
Ringrazio la Pontificia Academia Mariana Internationalis per aver preparato e organizzato questo Congresso, che costituisce un momento importante del servizio di coordinamento della teologia mariana affidato all’Accademia. Ricordando che San Francesco d’Assisi circondava la Vergine Maria «di immenso amore perché aveva reso Dio nostro fratello» (BONAVENTURA DA BAGNOREGIO, Leggenda maggiore, IX, 3), invio di cuore a ciascuno di voi la Benedizione Apostolica.
Roma, San Giovanni in Laterano, 22 agosto 2021, Memoria della B.V. Maria Regina
FRANCESCO

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