Il Papa: lo Spirito Santo ci guida alla Verità, e annuncia la vista al santuario sardo di Bonaria

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Chi di voi prega ogni giorno lo Spirito Santo? Il Papa interroga così i fedeli che affollano Piazza San Pietro per la udienza generale. Il tema della catechesi è proprio quello della azione che lo Spirito Santo compie nel guidare la Chiesa e ciascuno di noi alla Verità. Un Verità che è una persona: Gesù. Francesco riprende le idee di Joseph Ratzinger: “Viviamo in un’epoca in cui si è piuttosto scettici nei confronti della verità. Benedetto XVI ha parlato molte volte di relativismo, della tendenza cioè a ritenere che non ci sia nulla di definitivo e a pensare che la verità venga data dal consenso o da quello che noi vogliamo. Sorge la domanda: esiste veramente “la” verità? Che cos’è “la” verità? Possiamo conoscerla? Possiamo trovarla?” Il Papa ripropone le riflessioni del libro “ Gesù di Nazaret” di Benedetto XVI e spiega come la conoscenza della verità sia frutto dello Spirito Santo che “ricorda e imprime nei cuori dei credenti le parole che Gesù ha detto, e, proprio attraverso tali parole, la legge di Dio – come avevano annunciato i profeti dell’Antico Testamento – viene inscritta nel nostro cuore e diventa in noi principio di valutazione nelle scelte e di guida nelle azioni quotidiane, diventa principio di vita.”

Una guida anche “dentro” la Verità, “ci fa entrare cioè in una comunione sempre più profonda con Gesù stesso, donandoci l’intelligenza delle cose di Dio. E questa non la possiamo raggiungere con le nostre forze. Se Dio non ci illumina interiormente, il nostro essere cristiani sarà superficiale.” E qui il Papa interroga tutti noi. “Proviamo a chiederci: sono aperto all’azione dello Spirito Santo, lo prego perché mi dia luce, mi renda più sensibile alle cose di Dio?” Ed è Maria che ci insegna ad ascoltare lo Spirito “occorre imparare da Maria, rivivere il suo “sì”, la sua disponibilità totale a ricevere il Figlio di Dio nella sua vita, che da quel momento è trasformata. Attraverso lo Spirito Santo, il Padre e il Figlio prendono dimora presso di noi: noi viviamo in Dio e di Dio. Ma la nostra vita è veramente animata da Dio? Quante cose metto prima di Dio?” Il Papa chiede ai cristiani di fare in modo che la “fede orienti tutta la nostra esistenza. Non si è cristiani “a tempo”, in alcuni momenti, in alcune circostanze, in alcune scelte; si è cristiani in ogni momento!”

Al termine dei saluti il Papa ha annunciato che a settembre sarà in visita al Santuario della Madonna di Bonaria a Cagliari ed ha spiegato il legame tra Buenos Aires e Bonaria. Furono infatti i marinai sardi emigrati in Argentina a volere che la nuova città avesse questo nome “ Buenos aires”, cioè “ Bonaria”. Qualche anno fa una copia della immagine miracolosamente arrivata a Cagliari a metà del 1300 fu portata a Buenos Aires dai padri Mercenari che hanno la cura del Santuario Buenos Aires, infatti non è che la traduzione spagnola di Bonaria perché proprio dal colle cagliaritano sul quale sorgono il santuario  e la basilica partirono i marinai che, scampati miracolosamente  ad una furiosa tempesta, approdarono nella lontana terra del Sud America fondando poi la città alla quale, sciogliendo un voto fatto nel momento del pericolo, vollero dare lo stesso nome del colle dove è venerata la Madonna che li aveva salvati.

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