Santa Sede: nasce a Nazaret un centro per la famiglia, e il Portale della famiglia in partnership con Korazym

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“Riproporre una nuova cultura sulla famiglia” è questo che il vescovo Vincenzo Paglia presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ricorda ai giornalisti. Famiglia come padre madre e figli, un fermento delle famiglie e una attenzione alle famiglie in difficoltà. L’occasione è la presentazione della Fondazione vaticana “ Centro internazionale Famiglia di Nazareth” una realtà concreta che proprio nella città della Galilea ha la sua base. La prima pietra l’ha posta Benedetto XVI nel suo viaggio in Terra Santa nel 2009.“Preghiamo- disse il Papa in quella occasione- affinché esso promuova una forte vita familiare in questa regione, offra sostegno ed assistenza alle famiglie ovunque, e le incoraggi nella loro insostituibile missione nella società”. E più oltre: “Abbiamo tutti bisogno, di tornare a Nazareth, per contemplare sempre di nuovo il silenzio e l’amore della Sacra Famiglia, modello di ogni vita familiare cristiana”. Oggi questa è una realtà che si occuperà di spiritualità familiare, di formazione alla vita genitoriale e familiare, di pastorale per gli operatori, di preparazione alla nuova evangelizzazione, attività fondate sulla soggettività ecclesiale e sociale della famiglia.

Ci sarà anche un osservatorio permanente di studio sulla pastorale familiare nel mondo e in special modo in Terra Santa e nel Medio Oriente (famiglia e mass media, famiglia e social welfare, famiglia ed educazione, famiglia e istruzione, famiglia e tempo libero, famiglia e interreligioni…) in collaborazione con le Conferenze Episcopali di tutto il mondo, con le Università Cattoliche, con le Istituzioni Internazionali d’ispirazione cristiana a servizio della famiglia. Inoltre il Centro sarà anche sostegno materiale alle famiglie in difficoltà, in special modo della Terra Santa, attraverso progetti internazionali di fund raising La gestione del Centro è affidata al Rinnovamento dello Spirito un movimento che negli ultimi anni ha dato particolare attenzione alla vita familiare. Siamo preoccupati della desacralizzazione del nostro tempo, dice Salvatore Martinez, che mette in luce anche la dimensione interreligiosa del Centro che è di proprietà della Santa Sede. Sarà un punto di riferimento della città e un per i pellegrini che a Nazareth. Un costo complessivo di 12 milioni di euro raccolti dalla Fondazione e che permettono anche un indotto nelle imprese locali.

Si inizia e ci vorranno un paio d’anni per la realizzazione completa. Il Presidente della Fondazione e leader del Rinnovamento dello Spirito spiega: “Questo nostro mondo, attanagliato da crisi, invoca un’umanità più fraterna- ha detto Salvatore Martinez- Ma più a misura di famiglia prima che a misura di Stati e di Mercati. Se una famiglia ci vuole, ne consegue che anche una casa ci vuole! Perché una casa non solo indica socialmente l’esistenza di una famiglia, ma segnala anche spiritualmente la forza dell’amore che genera vita. La casa non solo come spazio abitativo, ma soprattutto come luogo in cui tutte le relazioni di prossimità vengono fondate ed esperimentate. Ad amare s’impara amando! In fondo ciò che l’uomo non sa amare e vincere nell’amore è ciò che non ha ancora esperimentato. Ecco perché vogliamo che la “profezia di Nazareth” non si spenga nel cuore delle Nazioni.”

La prima iniziativa concreta che serve a far conoscere la Fondazione, ma anche a essere un vero servizio alla famiglia, è la nascita di un Portale. Korazym.org è legato in una partnership con www.ilportaledellafamiglia.org Un unicum nel genere. Per ora in italiano, ma presto ci saranno edizioni in altre lingue. Un portale di servizio per la famiglia di oggi con informazioni che vanno dalla medicina a come risparmiare sulla spesa. Inoltre sarà un modo di mettere in relazione le famiglie tra loro per un “autoaiuto” per vincere l’isolamento. Il Portale sarà anche un modo per dare un sostegno alla famiglie di Terra Santa e per sostenere la attività del Centro grazie alla Fondazione. Papa, famiglia, Terra Santa, tre valori su cui basarsi, ricorda Martinez. La scelta di Nazareth è significativa per il simbolismo del luogo, ma anche perché in Medio Oriente le famiglie affrontano tanti problemi nella vita quotidiana. Giacinto Marcuzzi vescovo ausiliare di Gerusalemme ha ricordato che la nascita della fondazione ha origine dall’ incontro della Famiglia del 1994. Fu Giovanni Paolo II a benedire il progetto iniziale, poi le vicende storiche della Terra Santa rallentarono i lavori che vennero ripresi con il Pontificato di Benedetto XVI. Si cercò una comunità cui affidarla e il Rinnovamento dello Spirito Santo accettò il compito. Nel 2009 la posa della prima pietra e oggi questa realtà che raccoglie anche le speranze della comunità locale. E non solo per i cristiani. E del resto, ha detto Marcuzzo “ Tutto quello che è novità è iniziato da Nazareth”.

E la famiglia per i cattolici non è una ideologia ma una realtà, una storia e una geografia . La comunità dei cristiani di Terra Santa parla di Cristo con i fatti e a Nazareth rappresenta il 40 per cento della popolazione, fatto straordinario in una regione dove in genere i cristiani sono solo il 2 per cento. Ritornare a Nazareth significa, come fece Gesù, tornare alle radici della pace. “Il nostro problema è la pace- dice il vescovo- siamo ancora lontani dalla pace anche se ora viviamo la tregua. E allora ecco l’importanza della famiglia, una delle pietre che costruiscono la pace.”

 

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