Reliquia del Beato Jerzy Popiełuszko nella parrocchia di Padre Jarosław Cielecki a Florencja. Benedette le fondamenta della grotta per la Madre di Dio
La Parrocchia di Nostra Signora dell’Assunzione e San Charbel a Florencja vicino a Iłża in Polonia si è arricchito di una nuova reliquia. Si tratta di una reliquia di seconda categoria, un maglione bianco del beato martire Jerzy (Giorgio in italiano) Popiełuszko, che diversi anni fa sua madre, la signora Marianna, ha donato a Padre Jarosław Cielecki. Da allora conservava questa reliquia nel suo appartamento a Roma e la portò in parrocchia quando ritornò definitivamente in Polonia.
Durante la messa serale alle ore 20.30 di venerdì scorso 14 maggio 2021, dopo la Santa Comunione Padre ha recitato una preghiera per l’intercessione del beato Jerzy Popiełuszko: “Metti una buona parola per le nostre famiglie, per ogni sacerdote, per coloro che sono ora e saranno in questa parrocchia, affinché possano avere coraggio ed essere pronti a dare la loro vita per Cristo e che tutti coloro che pregheranno in questo posto ascolterà nel profondo del cuore: vinci il male con il bene”. Poi la reliquia del beato Jerzy è stata trasferita all’Eremo in un’apposita teca e posto davanti all’ingresso della cella di San Charbel, accanto alle immagini della Madonna di Pompei e di San Giovanni Paolo II.
Dopo la Santa Messa della domenica dell’Ascensione di Gesù, presso la Croce Azzurra, accanto all’Eremo di San Charbel, si è svolta la devozione di maggio. Alla fine del servizio, Padre Jarek ha dato la benedizione con il Santissimo Sacramento ai quattro angoli del mondo. Il Signore Gesù è asceso al cielo, ma è rimasto con noi nell’Eucaristia. Gli apostoli lo videro andare in paradiso: attendiamo ancora la sua venuta, che ci ha annunciato. La preghiera domenicale rafforza questa aspettativa.
Poi, alle ore 12.00 sono state benedette le fondamenta della grotta per la Madre di Dio, dove il prossimo 13 agosto troverà posto la sua statua, che fu acquistata a Medjugorje da italiani e donato alla parrocchia di Firenze e che Padre Jarek ha portato dall’Italia.
