Numeri ufficiali Covid-19 del 21 gennaio 2021. Premier mongolo Khurelsukh Ukhnaa si dimette per un errore (di altri). Il nostro è bullonato alla poltrona…

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… e in Mongolia ci manderemo il trio del paese delle meraviglie (Fontana-Gallera-Moratti), a fare un corso intensivo e a rinfrescarsi le idee, a 25 sotto zero in tenuta tropicale però (Gallera per fare footing).

Il Primo ministro della Mongolia Khurelsukh Ukhnaa si è dimesso a seguito delle proteste che si sono scatenate per il trattamento subito in ospedale da una giovane mamma positiva al Covid-19. Prima si erano dimesso già il Vice Primo ministro (a capo della commissione nazionale di emergenza che si occupa della pandemia), il Ministro della salute e il Direttore dell’ospedale. Questi sono UOMINI!

Secondo la magistrale divisione dell’umanità in cinque categorie, fatta da Leonardo Sciascia in “Il giorno della civetta”, Khurelsukh Ukhnaa e gli altri che si sono dimessi, appartengono alla prima categoria, quella degli uomini (che sono pochissimi).

Per le persone morte in Italia nessuno si prende la responsabilità o viene chiamato a rispondere in sede giudiziaria. Qualche dimissione sì, ma per cose futili. Appartengono alla sesta categoria, quello che ho aggiunto alle cinque di Sciascia: ‘A schifezza ra schifezza ra schiefezza ra schifezza ‘e l’uommene.

Il video incriminato mostra la donna trasferita all’interno di un centro per malattie infettive mentre indossa solo un pigiama ospedaliero e pantofole di plastica, nonostante le temperature nel Paese siano scese a meno 25 gradi. “Purtroppo abbiamo commesso un errore durante il trasferimento di quella madre”, ha ammesso il primo ministro. “È stato straziante vedere come è stata trattata”. Le immagini della donna in ambulanza che stringe il suo bambino hanno suscitato critiche feroci, soprattutto perché la tradizione mongola impone alle neo-mamme di evitare di uscire al freddo durante il primo mese dopo la nascita del figlio.

Nella giornata di mercoledì, fuori dai palazzi del governo della capitale Ulan Bator, si sono così raccolti circa 5mila manifestanti, alcuni tenendo tra le braccia delle fasciature per rappresentare i neonati. “Come Primo ministro, devo assumermi la responsabilità di quello che è successo”, ha aggiunto spiegando il motivo delle dimissioni.

Il Vice Primo ministro – a capo della commissione nazionale di emergenza che si occupa della pandemia – si era già dimesso mercoledì sera, seguito dal Ministro della Salute e dal Direttore dell’Ospedale che ospita la donna.

Dall’inizio della pandemia, anche a seguito di severi controlli alla frontiera, la Mongolia ha registrato solo 1.584 casi e 2 morti. Ma, di questi, 578 casi sono stati rilevati nell’ultimo mese, costringendo il governo a imporre un lockdown a Ulan Bator e in altre regioni del Paese (Fonte AGI).

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi giovedì 21 gennaio 2021

Ricoverati con sintomi: 22.045 (-424) (-1,89%)
In terapia intensiva: 2.418 (-43) (-1,75%) [con 155 nuovi ingressi del giorno] [*]
Deceduti: 84.202(+521) (+0,62%)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 251 (+1)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Ricciardi: misure non fermano virus; lockdown di un mese
“Siamo in una situazione di stallo. Le misure adottate arrestano la crescita del virus ma non la invertono” così il Consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi al Tg Zero di Radio Capital. “Ci vuole un lockdown di un mese, bisogna limitare la circolazione anche per limitare l’impatto in Italia delle varianti spagnola e inglese. Chiudere tutto per poi riaprire, come è stato fatto dopo l’estate, non serve a niente. Bisogna tracciare e testare”, continua Ricciardi. “Ci vuole una zona rossa rispettata in tutte le sue limitazioni, che significa che per un mese non si può uscire se non per attività essenziali. Questa è una guerra che produce più morti della Seconda Guerra Mondiale” (Fonte SkyTG24).

Bonaccini: non chiaro perché Pfizer tagli
In merito ai ritardi della consegna dei vaccini anti-Covid-19 “non ci sta che, su una vicenda come questa, con le attese che si producono, con gli sforzi che si sono fatti, Pfizer, unilateralmente decida, e non si sa ancora bene il perché, di tagliare”. Così il Governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in un convegno online organizzato da Anpas. “Il taglio in alcune regioni non è colpa del Governo o del Commissario – ha sottolineato – è stata Pfizer che le consegna che unilateralmente ha deciso che alcune regioni venissero tagliate – come accaduto in Emilia-Romagna – del 50%” mentre “in alcune regioni è stato tagliato lo 0%. Bene per loro però serve un riequilibrio, adesso. E cioè quello che avverrà nei prossimi giorni, serve un riequilibrio”, ha assicurato (Fonte SkyTG24).

Eu: discussione su passaporto sanitario prematura
La discussione dell’utilizzo del certificato delle vaccinazioni Covid per viaggiare viene ritenuta prematura in questa fase, e probabilmente questo utilizzo sarebbe inappropriato. Emerge dalla videoconferenza dei leader, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche europee. In particolare si segnala il rischio di dare alle persone l’impressione di poter viaggiare in sicurezza una volta vaccinate, mentre in realtà potrebbero ancora trasmettere il virus. Inoltre vengono rilevati problemi etici e di protezione dei dati personali (Fonte SkyTG24).
Non stanno bene (e questo non è una sorpresa). 1. Come si può pensare ad una cosa del genere con pochissime persone che si sono potuto vaccinare, anche volendo, per mancanza del vaccino. 2. Ecco, qui volevamo arrivare: affermano che una volta vaccinate le persone possono ancora trasmettere il virus. Immunità di gregge un cavolo. 3. La cosa più seria: etica e privacy. 4. Domanda: che fine ha fatto la tessera di vaccinazione di Vincenzo Lanciafiamme in Campania? Chi lo sa batte un colpo.

Biden: obbligo test e quarantena per arrivi da estero. Potere di guerra per produzione vaccini
Joe Biden lancia il piano nazionale per la lotta al coronavirus e firma gli ordini esecutivi sulle misure messe in campo, dal ricorso ai poteri di guerra per la produzione dei vaccini all’obbligo di effettuare test e quarantena per chi arriva dall’estero. “Ci vorranno mesi per vaccinare tutti”, avverte Biden, segnalando che l’inverno “sarà duro”(Fonte SkyTG24).
Allora, ha stato Donald, il cattivo… Siamo in guerra, fa capire Joe, il buono.

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