Numeri ufficiali Covid-19 del 26 dicembre 2020. Gli scienziati del “Patto trasversale per la scienza” chiedono di autorizzare i super anticorpi monoclonali

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I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi sabato 26 dicembre 2020

Totale casi: 2.038.759 (+10.407) (+0,51%)
In isolamento domiciliare: 555.055 (+1.155) (+0,21%)
Ricoverati con sintomi: 23.304 (-98) (-0,42%)
In terapia intensiva: 2.582 (-2) (-0,08%) [con 135 nuovi ingressi del giorno] [*]
Dimessi/Guariti: 1.386.198 (+9.089) (+0,66%)
Deceduti: 71.620 (+261) (+0,37%)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 231 (-)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

“Quante dosi di vaccino? Quale rete di distribuzione? Che criteri per elenco chiamate? Quali luoghi di vaccinazione? Che rete per tracciare la popolazione vaccinata e no? Domande 2021 che sarebbe bello vedere evase. Di ufficiale per ora nulla” (Gianni Riotta @riotta – Twitter, 26 dicembre 2020).

Coronavirus, il vaccino farà aumentare le mutazioni. Ma non fermerà le nostre cure – Sars-CoV-2 cercherà di evolversi per sfuggire alle nostre terapie. “È accaduto che dei vaccini imperfetti abbiano reso un virus più virulento” dice Luca Ferretti, Oxford. Per Fausto Baldanti, San Matteo, “sarà interesse comune di uomini e virus arrivare a una tregua”. La terribile pandemia si risolverà in un raffreddore. Anche per Andrea Cossarizza, università di Modena: “Sarà una lunga partita a scacchi, ma alla fine avremo la meglio” (Elena Dusi – Repubblica.it, 26 dicembre 2020).

Le misure adottate dal governo Conte contro il Covid hanno determinato 2 risultati: l’Italia ha il record mondiale di crollo del PIL e crisi economica ma anche quello del numero di morti rispetto agli abitanti. Qualcuno si assumerà la responsabilità politica di questo disastro? (Gianandrea Gaiani – Twitter, 25 dicembre 2020).

“Lockdown nel 2021 anche con i vaccini”
Il Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ospite della puntata di mercoledì 23 dicembre de “L’Aria che Tira”, il programma sull’attualità di Myrta Merlino su LA7, fa il punto della situazione su vaccini e lockdown.
Spiega l’imminente campagna di vaccinazione per il Sars-CoV-2: “Si parte con il vaccino Pfizer-BioNTech, le sedi di stoccaggio sono pronte, mancano pochi siti circa 30 su 300 già comunicati, credo che tutto sarà più facile rispetto alle preoccupazioni manifestate finora. Ovviamente non arrivano 60 milioni di vaccini tutti insieme, ma via via per tutto il 2021. Sono un po’ più cauto sull’immunità di gregge, dipenderà da quando gli altri vaccini avranno l’autorizzazione, se ricevono il via libera nel primo trimestre del 2021 è possibile che una buona parte di italiani sarà vaccinata entro l’estate, ma questo non significa immunità di gregge, per quella secondo me bisognerà aspettare la fine del 2021”.
Sull’invito del Professor Walter Ricciardi ad attuare lockdown ragionati: “Sono d’accordo. Io rimango della stessa idea di aprile 2020, servono lockdown mirati e chirurgici, il modello vincente è quello degli stop&go a seconda dei contagi e così faremo anche nel 2021 se sarà necessario” (Fonte Giada Oricchio – Iltempo.it, 23 dicembre 2020).

La controversia giudiziaria
Dopo un primo ricorso presso il Tribunale di Lecce, la svolta arriva nel secondo grado di giudizio quando la Corte d’Appello riconosce il nesso di causalità tra le vaccinazioni e la morte del militare salentino alla luce delle risultanze di una consulenza tecnica d’ufficio e di un ampio carteggio depositato dalla difesa. “Non va demonizzato il vaccino di per sé – chiarisce l’avvocato – ma le tempistiche delle somministrazioni troppo ravvicinate”. Di fatto la battaglia legale si è trasformata in un iter giudiziario lungo, sfiancante e doloroso per i familiari di Fabio. Contro quella decisione il Ministero stesso ha presentato ricorso alla Cassazione che, per due volte, ha confermato la sentenza della Corte d’Appello senza entrare nel merito “perché il provvedimento dei giudici leccesi – spiega l’avvocato Terrulli – era molto motivato”. La Cassazione, con la sentenza dello scorso 25 novembre, ha così riconosciuto “l’alta probabilità statistica che il considerevole numero di vaccinazioni somministrate in brevissima sequenza temporale abbia causato o comunque favorito la malattia acuta letale. Il nesso di causalità è un punto fermo sotto il profilo medico, legale e scientifico”, spiega l’avvocato.
Causalità 11 vaccini somministrati in 8 mesi. Se è vero che il vaccino anti-Covid-19 andrebbe somministrato ogni 21 giorni, il dato è preoccupante.

Super anticorpi contro il Covid-19 prodotti in Italia, ma vietati. Gli scienziati al governo: “Basta aspettare”
Gli anticorpi monoclonali, considerati una cura promettente contro il Covid da molti scienziati, vengono prodotti in Italia. Ma non si possono utilizzare in Italia e in Europa, a differenza di altri Paesi, come gli Stati Uniti.
È partita la produzione per 2 milioni di dosi del bamlanivimab, l’anticorpo monoclonale della Lilly impiegato contro il Covid-19. Dai primi di dicembre vengono prodotte nella BSP Pharmaceuticals di Latina, che opera per conto di Lilly, circa 100 mila dosi al mese, dedicate ai Paesi dove il farmaco è già autorizzato. La produzione italiana a regime nel 2021 – si legge in una nota – sarà di circa 2 milioni di flaconi. Oltre al sito italiano, sono coinvolti altri 6 stabilimenti nel mondo. Una produzione, quella degli anticorpi monoclonali, particolarmente complessa che richiede competenze specifiche elevate.
Dall’Agenzia del Farmaco italiana viene fatto sapere che c’è “interesse” verso questo tipo di cura. Ma il problema è europeo, senza l’autorizzazione dell’Ema, l’Agenzia del farmaco europeo che ha appena dato l’ok al vaccino Pfizer/BioNTech, non si può fare nulla. “Gli anticorpi monoclonali sono seguiti con grande attenzione da parte di Aifa, di Ema e della comunità di ricerca. Chiaramente non risponde a verità che non abbiamo accettato usi compassionevoli – ad assicurarlo è Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa in un’intervista pubblicata online sul Corriere – L’approvazione dei monoclonali spetta all’Ema e i dati disponibili che hanno consentito l’uso in emergenza negli Usa non sono forse sufficienti per una approvazione europea. Sono farmaci da usare precocemente a domicilio, perché nei pazienti più gravi è dimostrato che non funzionano e ciò è problematico data la necessità di infusione endovenosa. Credo che sarebbe utile fare uno studio clinico comparativo per capirne meglio il valore e il ruolo in terapia”.
Intanto, gli scienziati riuniti nel “Patto trasversale per la scienza”, lanciano un appello al Ministero della salute affinché non si perda altro tempo: “Cosa aspetta il nostro Paese per dotarsi degli anticorpi monoclonali anti Covid-19?. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di diminuire significativamente il numero dei pazienti Covid da ospedalizzare”, osservano gli esperti che fanno parte dell’associazione. “Essi inoltre diminuiscono la probabilità di gravi complicanze ed hanno un costo non sproporzionato. In estrema sintesi, se somministrati nelle prime fasi della malattia a soggetti anziani e/o a grave rischio potrebbero essere molto efficaci. Oggi questa promettente terapia utile proprio per i pazienti più a rischio non è disponibile nel nostro Paese. Sorprendentemente, non è stata ancora fornita una spiegazione soddisfacente delle scelte italiane in questa materia. Chiediamo dunque – nell’interesse dell’intera opinione pubblica – un urgente chiarimento da parte di Aifa e del ministero della Salute (Iltempo.it, 21 dicembre 2020).

L’uomo delle mascherine: “Arcuri non mi conosce? Falso”
A Quarta Repubblica parla Mario Benotti, uno degli intermediari accusato di traffico di influenze nell’inchiesta legata all’acquisto delle mascherine dalla Cina. Durante l’intervista Benotti parla del suo rapporto con il commissario Domenico Arcuri.
“Arcuri che va allo Spallanzani e fa finta di scaricare le fiale del vaccino dal furgone è una roba di cui anche l’Agenzia Stefani si sarebbe imbarazzata a dare conto” (@paolomadron – Twitter, 26 dicembre 2020). Imbarazzanti pure le sue “dichiarazioni” davanti alle telecamere.
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