Da cometa a stella cadente esplosa in volo. Accettate le dimissioni del Dott. Loreti da Direttore FAS, il Papa lo sostituisce con Prof. Doglietto

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Del caso FAS ci stiamo occupando dal 3 aprile 2019 e oggi arriva una conferma importante. Il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede N. 389 di oggi pubblica un’unica notizia: “Il Santo Padre ha nominato Direttore del Fondo Assistenza Sanitaria il Dott. Giovanni Battista Doglietto”. Ed è una notizia di non poco conto, attesa già da tempo.

L’ex Direttore del FAS Dott. Stefano Loreti ha presentato le dimissioni, immediatamente accettate dai superiori della Segreteria di Stato, grazie alle quali riceverà la liquidazione e la pensione. Da oggi Loreti è ufficialmente un pensionato APSA e come tale, qualora si presentasse in Città del Vaticano dovrà sottostare alle consuete formalità dei controlli da parte del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia e del Corpo della Gendarmeria SCV. E se avrà valido motivo di recarsi nello Stato della Città del Vaticano, per usufruire di assistenza sanitaria, dovrà sottostare alle estenuanti trafile burocratiche alle quali tutti gli assistiti (pensionati compresi) sono costretti a sottostare, grazie alla sua stessa disastrosa gestione del Fondo Assistenza Sanitaria. Per lui non sarà prevista alcuna “corsia preferenziale” e il numeretto “eliminacode”, lo attende allo sportello per le prenotazioni di esami e visite, e pagamento dei ticket.

Conosciuto per la sua arroganza amministrativa, confermata dallo spocchioso rifiuto manifestato ai superiori, che lo volevano fuori dalle mura vaticane in ruolo amministrativo presso l’Ospedale Bambin Gesù (nel quartiere San Paolo), Loreti è stato richiamato in più occasioni per la gestione poco attenta al “profilo umano” e alle necessità degli assistiti. Questi hanno subito la sua gestione distaccata e insensibile e hanno patito oltre alla malattia, anche le sue concessioni amministrative date col “contagocce”. Disposizioni in particolare in merito a ricoveri ospedalieri e cure assistenziali per patologie serie e riconosciute, che dovrebbero essere concesse senza alcun “filtro” da parte di un “direttore amministrativo” come era Loreti, che oltretutto non ha mai avuto titoli o competenza medica in merito.

Il 29 novembre 2019 abbiamo riferito su questa rubrica “Blog dell’Editore” [Cade un’altra testa in Vaticano. Questa volta al disastrato Fondo di Assistenza Sanitaria-FAS] che girava voce di un “imminente” trasferimento di Loreti al Bambin Gesù, “sicuramente non per merito e di certo non si potrà farlo passare per una promozione”. Secondo la nostra fonte, l’interessato fu contattato il 28 novembre 2019 dalla Dott.ssa Enoc e Mons. Mistò ha fatto sapere a Loreti che il trasferimento ci sarebbe stato a dicembre: “Non si sa ancora la data del trasferimento, ma sicuramente non si mangia il panettone… Gli assistiti FAS ne saranno felici”.

Però, poi aveva già iniziato la sua scalata il Sars-CoV-2 e l’emergenza sanitaria del Covid-19 aveva “congelato” il tutto… fino ad essere tirato fuori dal congelatore recentemente e portato a termine oggi.

Alla nostra copertura del 29 novembre 2019 avevo aggiunto: “Spero anche che i colleghi vaticanisti possano riprendere la notizia ed inquadrarla nella crisi economica dell’APSA e dargli il risalto che merita. C’è stato fatto del male a tante persone ed è stato fatto a discapito della salute degli assistiti FAS, che pagano per avere un assistenza che non hanno”. Però, nessuno ha preso la palla al volo… e non solo perché la notizia “non interessa”, come abbiamo osservato prima.

Tutto le informazioni sul caso e le sue ramificazioni, che abbiamo pubblicato a partire dal 3 aprile 2019, mai sono state smentite… e oggi arriva anche una conferma.

Ora sotto la lente di ingrandimento del Prof. Giovanni Battista Doglietto [*](foto di copertina), tra gli altri, è già stato posto proprio l’ufficio ricoveri, il quale sarà rivisto e reso più rispettoso degli assistiti. Questo ufficio sarà reso più efficiente e attento al delicato compito di assistere persone che devono sottoporsi a degenze ospedaliere. Un ufficio ricoveri, che Loreti negli ultimi anni aveva affidato a personale di suo esclusivo piacimento, privo della dovuta esperienza professionale in merito e privo di qualità umane necessarie a ricoprire un ruolo così delicato.

Prof. Giovanni Battista Doglietto.

Ciò che si semina si raccoglie, soprattutto se si guardano più agli utili e ai bilanci annuali, che non alla salute degli esseri umani bisognosi di cure, bambini compresi. Proprio quei minori, a cui Loreti senza battere ciglio avrebbe voluto togliere anche alcuni servizi di assistenza, tra i quali il servizio di logopedia, poiché troppo oneroso per le casse FAS.

“Tutto quello che avete fatto a uno solo di questo fratelli più piccoli l’avete fatto a me” (Mt 25,40).

Con l’arrivo il 5 aprile 2019 del Prof. Doglietto come “delegato ad acta” del FAS [**], prosegue la riforma del settore sanitario vaticano, che in questo caso passa attraverso misure drastiche, che per il Pontefice tornano ad essere buone e verranno applicate anche all’altro ente di settore, la Direzione Sanità e Igiene del Governatore dello Stato della Città del Vaticano, per le quali il Direttore Prof. Alfredo Pontecorvi verrà avvicendato dal Dott. Andrea Arcangeli, Vice Direttore della Direzione di Sanità ed Igiene, che nominato già Commissario per lo SCV riguardo l’emergenza Covid-19 [nomina mai pubblicata sul Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, di cui abbiamo riferito già il 30 marzo 2020] riceverà la nomina a direttore DSI.

Prof. Giovanni Battista Doglietto.

[*] Prof. Giovanni Battista Doglietto è nato il 17 aprile 1948 a Sparone (TO).
Il padre lo avrebbe voluto giovane industriale ma Giovanni Battista Doglietto amava la medicina. Una scelta che lo ha portato fino ad operare Papa Giovanni Paolo II e a seguirlo nel corso di vari ricoveri al Policlinico Gemelli di Roma, struttura d’eccellenza ribattezzata affettuosamente “Vaticano 3″ (dopo la Città del Vaticano e Castelgandolfo) dallo stesso Karol Wojtyła.
Si è trasferito a Roma nel 1967 quando si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica per diventare un grande chirurgo. Primario della Divisione di Chirurgia Digestiva del Policlinico Gemelli da quando è stata istituita nel 1996. Era stato precedentemente il primo aiuto del Prof. Francesco Crucitti in Patologia Chirurgica prima e in Clinica Chirurgica successivamente. Responsabile della Unità di Chirurgia Digestiva del Policlinico Gemelli. Docente del Corso Integrato di Medicina e Chirurgia Generale I per gli studenti del 5̊ anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Docente di Chirurgia per i Medici Specializzandi di Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ginecologia, Gastroenterologia, Radiologia e Radioterapia. Direttore dell’Istituto di Clinica Chirurgica Generale e Terapia Chirurgica dell’Università Cattolica di Roma, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale per il quadriennio 2010/2011-2013/2014. Direttore del Gemelli Pancreatic Advanced Research Center. È autore di oltre 500 lavori scientifici, la maggior parte su argomenti di chirurgia dei tumori dell’apparato digerente. Ha promosso la realizzazione di alcuni studi multicentrici, che hanno coinvolto numerosi centri chirurgici italiani quali l’utilizzo della nutrizione artificiale in chirurgia (1Na–3Na), l’utilità o meno del sondino naso digiunale dopo gastrectomia totale (sond1), il problema del dolore cronico dopo chirurgia per ernia inguinale, i sistemi di sicurezza in sala operatoria (Sic1). Ha fatto parte del Consiglio Direttivo del Club del Punto dalla sua fondazione nel 1990 e di cui è oggi Presidente. Ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Chirurgia Oncologica. È membro della Società Italiana di Chirurgia, della ISIORT (International Society of Intraoperative Radiation Therapy) e della Forza Operativa Nazionale per il Cancro del Colon-Retto (FONCRE). È stato nominato membro del Consiglio Direttivo della Rivista Annali Italiani di Chirurgia per il triennio 2009-2011. È membro dell’Editorial Board della Rivista Updates in Surgery.

[**] Dal Diario Facebook di Vik van Brantegem, 30 maggio 2019
Il 3 aprile scorso ho postato la notizia (di cui non si era parlato prima e neanche dopo, visto che alle redazioni delle testate giornalistiche non interessa…), che il Fondo Assistenza Sanitaria vaticano era stata commissariata:
«Il Cardinale Pietro Parolin ha nominato “delegato ad acta” il Prof. Giovanni Battista Doglietto, con il compito di coordinare e sovrintendere tutte le attività del Fondo Assistenza Sanitaria (FAS) e le necessarie e relative attività in collaborazione con la Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano. Venerdì 5 aprile 2019 il Prof. Doglietto prenderà possesso del suo ufficio presso i locali al 2 piano del Palazzo del Belvedere nella Città del Vaticano. La notizia e ancora riservata, in attesa della pubblicazione sul Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Quindi, si tratta (per il momento) di una comunicazione interna, che il Segretario di Stato ha fatto giungere agli organi preposti (Governatorato e APSA). È una notizia che probabilmente non desterà tanta attenzione nei media e social, però che interessa molto gli assistiti del FAS, tra cui chi scrive».
Nel frattempo sono diventate palesi le mazzate che gli assistiti prendono (sia per quanto riguarda la scelta dei medici, sia dal punto di visto economico con i ticket aumentati a dismisura).
Oggi, un uccellino mi sussurra, che Dott. Stefano Loreti, il Direttore del FAS starebbe “ostacolando” il lavoro del Prof. Doglietto, il Delegato ad acta nominato dal Segretario di Stato… Almeno questo sembra il motivo della lettera di richiamo di cui sono venuto in ossesso:
«Gent.mo Dott. Loreti,
la recente nomina di Delegato ad acta del Fondo di Assistenza Sanitaria mi conferisce il compito di “… coordinare e sovraintendere tutte le attività del Fondo…”.
Ritengo sia indispensabile, nell’ambito di una stretta e fattiva collaborazione, essere preventivamente informato di eventuali decisioni provvedimenti e norme che il Fondo voglia prendere sia al suo interno ma anche quando possono coinvolgere strutture esterne al Fondo stesso.
Cordiali saluti
Delegato ad acta
Prof. Giovanni Doglietto».
Lo stesso “uccellino” mi sussurra anche, che gli ostacoli al Prof. Doglietto trovano la loro motivazione nell’opposizione al Prof. Doglietto nei vertici del FAS rispetto alle decisioni del Cardinale Parolin, che nominando il “Delegato ad acta” vuole fare il bene della sanità vaticana e il bene degli assistiti FAS. Assistiti FAS, almeno loro (visto che i soliti solerti vaticanisti sono tutt’ora ciechi e sordi), i diretti interessati che rimangono in attesa di una informazione trasparente circa il Fondo che dovrebbe garantire loro un’assistenza sanitaria efficiente e umana, secondo le indicazioni di Papa Francesco (e del suo Segretario di Stato).

Sportelli del servizio integrato FAS e DSI per le prenotazioni di esami e visite, e pagamento dei ticket.

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