Il CISP ha annunciato che il IX Pellegrinaggio del Populus Summorum Pontificum si svolgerà in ottobre a Roma. Bona tempora veniant

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La Segreteria Generale del Coetus Internationalis Summorum Pontificum (CISP) in segno di speranza verso tempi migliori di quelli che stiamo vivendo, ha reso noto con un Comunicato che il IX Pellegrinaggio del Populus Summorum Pontificum, se la Divina Provvidenza vorrà, si svolgerà dal 23 al 25 ottobre 2020 a Roma.

Confidando “nella misericordia di Dio Onnipotente e nell’intercessione dei Santi perché possa avere termine la pandemia che affligge i popoli del mondo e sia possibile rinnovare il pio rito”, il Coetus Internationalis Summorum Pontificum comunica che il IX Pellegrinaggio del Populos Summorum Pontificum potrà aver luogo dal 23 al 25 ottobre 2020, culminando nella Santa Messa pontificale che sarà celebrata dal Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e per la Disciplina dei Sacramenti, il Cardinale Robert Sarah nella Basilica di San Pietro sabato 24 ottobre alle ore 11.30.

Il CISP ha espresso il ringraziamento all’Arciprete della Basilica Vaticana, il Cardinale Angelo Comastri per la benevola accoglienza accordata e il Cardinale Robert Sarah per la paterna premura con la quale ha voluto accogliere la preghiera di celebrare il sacro rito.

Il Populus Summorum Pontificum intende custodire con integra fedeltà non solo il patrimonio liturgico della Chiesa, così come ci è pervenuto lungo i secoli e come anche oggi viene celebrato ad ogni angolo della Terra, ma, assieme ad esso, anche il tesoro dottrinale incorrotto dell’intera ed autentica fede cattolica, tesoro cui la liturgia tradizionale è indissolubilmente intrecciata.

Come negli anni passati, sono attesi molti fedeli da tutti i Continenti, a testimonianza della perenne giovinezza e della fervorosa vitalità tanto del Vetus Ordo Missae, quanto della Tradizione cattolica. I partecipanti al Pellegrinaggio, affidato alla protezione di San Filippo Neri, sono l’espressione evidente di una realtà spirituale viva e vitale, provvidenzialmente feconda in termini di conversioni, di promozione della famiglia, di vocazioni sacerdotali.

I fedeli del pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum, provenienti da ogni angolo del mondo, anche se rappresentano ancora una minoranza nella Chiesa, è tuttavia una minoranza estremamente viva e dotata di una forte capacità di mobilitazione. Il teologo francese, liturgista e assistente ecclesiastico del Pellegrinaggio del Populus Summorum Pontificum, Don Claude Barthe in un’intervista a Radici Cristiane evidenziò come tale evento rappresenti “una testimonianza della perpetua giovinezza propria della liturgia tradizionale”, di profonda “ricchezza spirituale, eccezionale pedagogia di fede” e significativo “fermento missionario”.

Il nuovo Segretario generale del CISP Marco Sgroi esorta “caldamente tutti i fedeli del Populus Summorum Pontificum italiano ad elevare fervide preghiere perché il Signore assista gli agonizzanti, dia conforto ai sofferenti, ci liberi presto dalla pandemia” e, rafforzata la fede attraverso questa prova, “conceda la grazia di poter tenere anche in quest’anno così difficile, con rinnovata devozione”, il Pellegrinaggio.

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