A sette anni dalla rinuncia al Pontificato che cambiò la storia

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Oggi è il settimo anniversario dell’annuncio di Papa Benedetto XVI l’11 febbraio 2013, nella solennità di Nostra Signora di Lourdes, che aveva deciso, dopo molta preghiera e riflessione, di rinunciare al papato. L’ultimo giorno di quell’anno, sono andato in pensione anch’io, dopo aver ancora pianificato, costruito e gestito il Media Center per la sede vacante, il conclave e l’inizio solenne del pontificato di Papa Francesco.
Quindi, mi sento di dire che è stato un’anno importante nella mia vita, impossibile a dimenticare.

E sono stato molto felice di aver avuto la possibilità di poter incontrarlo ancora una volta, dopo la Santa Messa celebrata da lui domenica 14 settembre 2014 al Monastero Mater Ecclesiae.

DECLARATIO
Fratres carissimi,
non solum propter tres canonizationes ad hoc Consistorium vos convocavi, sed etiam ut vobis decisionem magni momenti pro Ecclesiae vita communicem. Conscientia mea iterum atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum.
Bene conscius sum hoc munus secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et loquendo exsequi debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei perturbato ad navem Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum Evangelium etiam vigor quidam corporis et animae necessarius est, qui ultimis mensibus in me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam ad ministerium mihi commissum bene administrandum agnoscere debeam. Quapropter bene conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commisso renuntiare ita ut a die 28 februarii MMXIII, hora 20, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse.
Fratres carissimi, ex toto corde gratias ago vobis pro omni amore et labore, quo mecum pondus ministerii mei portastis et veniam peto pro omnibus defectibus meis. Nunc autem Sanctam Dei Ecclesiam curae Summi eius Pastoris, Domini nostri Iesu Christi confidimus sanctamque eius Matrem Mariam imploramus, ut patribus Cardinalibus in eligendo novo Summo Pontifice materna sua bonitate assistat. Quod ad me attinet etiam in futuro vita orationi dedicata Sanctae Ecclesiae Dei toto ex corde servire velim.
Ex Aedibus Vaticanis, die 10 mensis februarii MMXIII
BENEDICTUS PP. XVI

DECLARATIO
Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino.
Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
Dal Vaticano, 10 febbraio 2013
BENEDICTUS PP XVI

Il video. Papa Benedetto XVI – L’annuncio della rinuncia in latino.

Al termine dell’annuncio della sua rinuncia, Benedetto XVI ci ha esortato alla preghiera con queste parole: “Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo”.
Al suo ultimo Angelus ha affermato: “Il Signore mi chiama a salire sul monte, a dedicarmi ancor di più alla preghiera e alla meditazione, ma questo non significa abbandonare la Chiesa. Anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione, ma in modo più adatto alla mia età e alle mie forze”.
Infine, alla sua ultima Udienza generale in Piazza San Pietro, ha consegnato una catechesi mirabile, parlando della Chiesa, come comunità di coloro che credono in Cristo, nel cui abbraccio tutti ci sentiamo amati. Ci ha detto che la Chiesa è viva, così l’ha vista lui girando per il mondo e ricevendo notizie da parte delle diocesi. La Chiesa è viva. E ci ha esortato a vedere nella sua rinuncia la necessità di una ri-partenza, di un inizio nuovo.
Le sue ultime parole in pubblico, affacciandosi al balcone del Palazzo pontificio di Castel Gandolfo sono state: “Tra poco non sarò più Sommo Pontefice in attività, ma un semplice pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio in questa terra”.

Ancora tanti auguri di cuore al Papa emerito Benedetto XVI, nella sera del giorno dell’annuncio della sua rinuncia. Preghiamo per lui, perché il Signore lo conservi ancora a lungo in serenità e salute.

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