Apertura della Porta Santa della Chiesa della SS. Trinità in Viterbo per il Giubileo del VII Centenario di Maria SS. Liberatrice

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Domenica 2 febbraio 2020 il Vescovo di Viterbo S.E.R. Mons. Lino Fumagalli ha proceduto all’apertura della Porta Santa della Chiesa della Santissima Trinità, inaugurando cosi il Giubileo Straordinario indetto per celebrare il VII Centenario di Maria Santissima Liberatrice.

Il legame tra gli Agostiniani e la Vergine Maria è stato sempre fortissimo e sono l’unica comunità religiosa di Viterbo rimasta nello stesso luogo per sette secoli. Nel Convento della Santissima Trinità si sono formati personaggi illustri come il Beato Giacinto e il Cardinale Egidio. Nei secoli precedenti gli agostiniani erano eremitani e vivevano per lo più a Monterazzano, fino al momento in cui ci fu una grande riunione e la possibilità di costruire una chiesa nel terreno dove ora sorge il Santuario della Madonna Liberatrice. Nel 1258 ci fu la consacrazione della chiesa e un anno dopo venne a Viterbo Papa Alessandro IV, di cui si ha una testimonianza nel chiostro, in una lapide. La chiesa, inoltre, non aveva l’orientamento odierno, ma verso Palazzo dei Papi.

Il Vice Delegato e Tesoriere della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Nob. Dott. Sandro Calista, Cavaliere Jure Sanguinis con Placca d’Oro.

All’evento ha partecipato anche, invitata in forma ufficiale dalla Diocesi di Viterbo e dall’Ordine di Sant’Agostino, una folta rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina (in cui sono incorporato come Cavaliere Costantiniano) del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Fortissimo è anche il legame tra i Padri Agostiniani e la Delegazione della Tuscia e Sabina dell’Ordine Costantiniano, che ha nella Chiesa della SS. Trinità in Viterbo il suo centro spirituale fin dalla sua costituzione, avvenuta nel 2002 per volontà del Gran Maestro, S.A.R. l’Infante di Spagna Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma.

Il culto verso la Madonna Liberatrice rappresenta la più antica devozione mariana dei Viterbesi, poiché è da sette secoli che nella Chiesa nella SS. Trinità essi invocano sotto questo titolo la Madre di Dio rappresentata, nell’affresco attribuito a Donato Bonaneve di Arezzo, a mezzo busto, assisa in trono cosmatesco col Bambino in piedi.

La Madonna Liberatrice cominciò ad essere venerata pubblicamente il 28 maggio 1320, a seguito della protezione accordata dalla Vergine alla Città dei Papi, funestata da violente calamità naturali e da gravi discordie civili. Il Sacchi descrive come il cielo si fece nero all’improvviso coperto da uccelli, simboli del male e poi l’apparizione di un’immagine miracolosa che portò il sereno, rigettando nel Bullicame i demoni. Come è riferito dalle cronache del tempo, il popolo viterbese ritrovò la pace ai piedi dell’Immagine della Madonna nella Chiesa della Santissima Trinità, da quel momento proclamata sua Liberatrice. Per solennizzare tale consacrazione, la Magistratura fece dono al Santuario di una riproduzione in argento della Città. L’interesse costante del Comune di Viterbo per la sua Liberatrice è confermato dagli antichi Statuti. Per ricordare l’evento miracoloso, nel 1344 si istituì la festa in onore della Madonna Liberatrice, che viene celebrata nel lunedì di Pentecoste.

La Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo di Viterbo ha avuto inizio alle ore 16.00 con la partecipazione di tutte le Comunità religiose, poiché nella ricorrenza della festa della Presentazione del Signore viene celebrata in Diocesi la Giornata della Vita Consacrata e un gran numero di Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che hanno anche preso parte alla processione.

Al termine della Santa Messa, il Priore della Comunità Agostiniana, P. Juraj Pigula ha espresso sentimenti di profonda gratitudine ai Cavalieri Costantiniani per la loro fattiva collaborazione nella preparazione del Giubileo mariano.
Padre Juraj ha ricordato come uno degli obiettivi di questo anniversario sia quello di guardare il passato con gratitudine per ripercorrere un cammino delle generazioni passate per cogliere ispirazioni, progetti da riproporre per rivivere questo presente con passione.

Nel programma giubilare stilato dai Padri Agostiniani – sul quale è riprodotto, con quello della Diocesi e del Comune di Viterbo, anche l’emblema Costantiniano – è già previsto per il 13 dicembre 2020 il Pellegrinaggio della Sacra Milizia. Il Delegato, Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere di Gran Croce Jure Santuinis, ha pure assicurato l’apporto della Delegazione ad iniziative di carattere culturale.

Il Delegato della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis.

Padre Juraj ha anche ricordato la serie di eventi religiosi, culturali e le mostre che si svolgeranno fino al 2 febbraio 2021, data del termine dell’anno giubilare: domenica 16 febbraio si svolgerà il concerto “Ecco tua madre” con Lucia Giorni, Dimitri Desideri e Rosario Desideri, Ci saranno poi dei pellegrinaggi, come quello del 17 maggio del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il 28 maggio si festeggerà la ricorrenza dell’evento miracoloso. Il 30 maggio ci sarà la veglia di preghiera dei giovani w l’incontro con Angela Calcagno, una testimonianza di salvezza riportata nel suo libro “Sono rinata”. Domenica 31 maggio si celebrerà la festa della Madonna Liberatrice con la solenne processione da piazza del Comune al Santuario. L’11 giugno si festeggerà il Corpus Domini, con la processione eucaristica dal Duomo al Santuario, con il Vescovo Lino Fumagalli. Domenica 18 ottobre si terrà il concerto con le icone russe. Il 13 novembre si svolgerà la Conferenza sulla storia degli Agostiniani e l’immagine della Madonna Liberatrice. Domenica 13 dicembre si svolgerà il pellegrinaggio della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

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