Il Papa affida il popolo cubano a Maria

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Dopo aver sorvolato il monte Cubilete in Messico, in memoria dei martiri cristiani, papa Benedetto XVI oggi ha visitato il santuario della Virgen de la Caridad del Cobre, protettrice della Nazione caraibica, onorata quale ‘Vergine del rame’, perché proprio 400 anni fa una sua effige fu trovata in mare da tre schiavi adibiti nelle miniere all’estrazione del rame. Nostra Signora della Carità del Cobre è uno dei titoli attribuiti a Maria; è stata proclamata patrona di Cuba nel 1916 da papa Benedetto XV. Nel 1998, papa Giovanni Paolo II officiò tale designazione, nel corso della sua visita a Cuba.

 

 

Nei mesi antecedente la visita papale l’effige mariana è stata portata in pellegrinaggio negli ospedali, case di cura, istituzioni culturali e persino prigioni, terminato con una messa solenne all’aperto, celebrata davanti alla Baia dell’Avana dall’arcivescovo Jaime Ortega. La cerimonia è stata trasmessa il giorno stesso in differita dalla televisione statale. La commemorazione dei 400 anni dal ritrovamento della statua della patrona di Cuba si concluderà in questo anno giubilare. In questo santuario è esposta la statua originale della Vergine, trovata nel 1612 dai fratelli Juan e Diego de Hoyos e dallo schiavo nero liberato Juan. Secondo la leggenda, la statua galleggiava su una tavola nella Baia di Nipe che recava l’iscrizione ‘Io sono la Vergine della Carità’.

Nel salutare i moltissimi fedeli papa Benedetto XVI ha detto di essere arrivato come “pellegrino fino alla casa dell’immagine benedetta di Nostra Signora della Carità, ‘la Mambisa’, come la invocate affettuosamente”. Poi affida il popolo cubano alla Madonna, esortando a portare a tutti il suo affetto: “Fate sapere a quanti incontrate, vicini o lontani, che ho affidato alla Madre di Dio il futuro della vostra Patria, affinché avanzi nel cammino di rinnovamento e di speranza, per il maggior bene di tutti i cubani. Ho pregato la Vergine Santissima anche per le necessità di coloro che soffrono, di coloro che sono privi di libertà, lontani dalle persone care o vivono gravi momenti di difficoltà.

Ho posto, allo stesso tempo, nel suo Cuore Immacolato i giovani, affinché siano autentici amici di Cristo e non cedano alle proposte che lasciano tristezza dietro di sé”. Nell’invocare la protezione di Maria papa Benedetto XVI non ha dimenticato i primi discendenti che giunsero dall’Africa e, soprattutto, la popolazione di Haiti, ancora in grave sofferenza a causa del terremoto di due anni fa; ma papa Benedetto XVI ha rivolto uno speciale incoraggiamento a chi vive il Vangelo: “E non ho dimenticato i molti contadini e le loro famiglie, che desiderano vivere intensamente nelle loro case il Vangelo, e offrono anche le loro case come centri di missione per la celebrazione dell’Eucaristia.

Sull’esempio della Santissima Vergine, incoraggio tutti i figli di questa cara terra a continuare a fondare la vita sulla roccia salda che è Gesù Cristo, a lavorare per la giustizia, ad essere servitori della carità e perseveranti in mezzo alle prove. Che niente e nessuno vi sottragga la gioia interiore, così caratteristica dell’animo cubano. Che Dio vi benedica”. Da queste parole si comprende che il viaggio di Papa Benedetto XVI non è solo ‘spirituale’, ma soprattutto ‘integrale’, perché compito della Chiesa è ‘educare alla responsabilità morale’: “E’ ovvio che la chiesa sta sempre dalla parte della libertà: libertà di coscienza e libertà di religione”.

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