Vicenza in festa per 50 anni di diaconato permanente in Italia

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Il diaconato permanente in Italia compie 50 anni: infatti il 22 gennaio 1969 nella cattedrale di Vicenza furono ordinati i primi 7 diaconi permanenti della Chiesa italiana, tutti appartenenti alla Pia Società San Gaetano, congregazione religiosa missionaria di diritto pontificio nata nel 1941 per opera del Servo di Dio venerabile don Ottorino Zanon (1915-1972).

in occasione delle celebrazioni a Vicenza per ricordare l’ordinazione il 22 gennaio 1969 dei primi sette diaconi permanenti della Chiesa italiana, tutti appartenenti alla Pia Società San Gaetano, papa Francesco ha inviato un messaggio, a firma del cardinale Pietro Parolin, segretario di stato vaticano:

“Il Sommo Pontefice, spiritualmente unito alla gioia di codesta famiglia religiosa e della Chiesa di Dio che è in Vicenza, esprime vivo compiacimento per tale felice circostanza, con la quale è resa gloria a Dio per i maturi frutti umani e spirituali scaturiti dall’azione dello Spirito Santo mediante l’istituzione del diaconato permanente, provvida iniziativa nata dal cuore dei padri conciliari e sbocciata a Vicenza per la profetica azione apostolica e spirituale del venerabile don Ottorino Zanon.

Egli seppe cogliere tale iniziativa come occasione di promozione umana e spirituale e di evangelizzazione degli orfani e dei ragazzi più bisognosi per lo sviluppo di personalità mature e dedite al servizio di Dio e dei fratelli”.

Ed il 50^ anniversario dell’ordinazione dei primi sette diaconi permanenti in Italia è stata ricordato a Vicenza con un evento giubilare organizzato dalla Pia Società San Gaetano, che ha previsto una tavola rotonda sul tema ‘Il Diaconato: germoglio per una Chiesa dai frutti nuovi’ e la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi, mons. Beniamino Pizziol: “Il ripristino del diaconato nel suo grado permanente, auspicato dai Padri conciliari, è stato possibile a Vicenza grazie alla profetica azione apostolica e spirituale di don Ottorino Zanon.

Don Ottorino lottò con gli strumenti della fede affinché venisse riconosciuto questo ministero per i suoi religiosi che lavorarono fin dall’inizio dell’Opera alla promozione umana e all’evangelizzazione degli orfani e dei ragazzi bisognosi. Siamo certi che il diaconato, oggi assai cresciuto numericamente e qualitativamente sia nella congregazione che nelle diocesi italiane, sia uno dei segni più validi per favorire il rinnovamento ecclesiale delle nostre comunità cristiane”.

Don Venanzio Gasparoni, superiore generale della Pia Società San Gaetano, congregazione missionaria di diritto pontificio nata nel 1941, ha sottolineato il valore di questa istituzione voluta da don Zanon:

“Possiamo dire che don Ottorino è stato un profeta per tutta la Chiesa, che oggi cerca nuovi percorsi pastorali per andare incontro alle esigenze del mondo in costante cambiamento. Oggi il ministero del diaconato, a cui accedono numerosi uomini sposati, è in rapida crescita in molte regioni ecclesiali ed è uno dei segni più validi per favorire il rinnovamento ecclesiale delle nostre comunità cristiane”.

L’evento organizzato a Vicenza ha aperto le celebrazioni per il 50^ anniversario del diaconato permanente in Italia, che proseguiranno con altri appuntamenti. Innanzitutto, due giornate di studio: il 24 febbraio a Crotone, sede della prima missione dei religiosi di don Ottorino; il 23 marzo a Roma, in collaborazione con la diocesi. E poi ad agosto, sempre a Vicenza, nel contesto del convegno nazionale della Comunità del Diaconato in Italia, organizzato insieme alla Caritas Italiana.

Alla Pia Società San Gaetano è giunto anche un messaggio da parte di mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e presidente della Commissione episcopale della CEI per la Dottrina della Fede, la Catechesi e l’Annuncio: “I primi diaconi, ordinati il 22 gennaio 1969, aprirono nella nostra Chiesa italiana la stagione del diaconato permanente. Non sarà un anno di rievocazioni, perché grazie a Dio la realtà del diaconato è viva e, anzi, è in crescita.

Sarà piuttosto un anno di rimotivazioni, perché il diaconato permanente sia una realtà profetica, specialmente in questi tempi in cui siamo spinti da papa Francesco, come Chiesa, a pensare a nuovi modelli di pastorale in uscita, attenta alle periferie, capace di promuovere la ministerialità di tutti i battezzati”.

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