Cristiani ed Ebrei si confrontano sul libro di Ester

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Il Libro di Ester è stato approfondito nella Giornata di riflessione ebraico-cristiana, svoltasi giovedì 17 gennaio. La giornata è un’iniziativa italiana, nata nel 1990, per volere della Commissione ecumenica della CEI, celebrata all’inizio della settimana per l’Unità dei cristiani. Questa collocazione vuole mettere in evidenza il legame privilegiato che intercorre tra ebraismo e cristianesimo. Non a caso, il tema scelto per la prima celebrazione della Giornata, fu: ‘La radice ebraica della fede cristiana e la necessità del dialogo’.

Il Catechismo degli Adulti della Conferenza Episcopale italiana afferma: “Israele è la radice santa, dalla quale si sviluppa il cristianesimo; è l’olivo buono, sul quale vengono innestati i pagani, perché portino frutto”. La conoscenza e l’approfondimento di questa ‘radice santa’ è la base indispensabile per un autentico sviluppo del dialogo ebraico – cristiano, e per una sempre maggiore comprensione della specificità di ognuno:

“Noi cristiani dobbiamo considerare non solo l’antico Israele, ma anche gli sviluppi dell’ebraismo post-biblico; il giudaismo rabbinico e la sua feconda tradizione etica e giuridica; la Qabbalah, mistica dell’unità, in cui confluiscono speculazione cosmologica, allegoria biblica e attesa messianica; il chassidismo, religiosità semplice, intensa e gioiosa; infine le correnti moderne, come l’ebraismo ortodosso e quello riformato. La diversità va presa sul serio e rispettata”.

Istituendo questa giornata, i vescovi italiani hanno voluto creare una ulteriore occasione di riflessione e di mutua conoscenza e stima tra cristiani ed ebrei, in sintonia con la svolta del Concilio Vaticano II. Nell’indizione della prima giornata (1990) mons. Alberto Ablondi ne ha spiegato il significato:

“Lo spirito della ‘Giornata’ è l’approfondimento del dialogo religioso ebraico-cristiano attraverso una maggiore conoscenza reciproca; il superamento dei pregiudizi; la riscoperta dei comuni valori biblici; iniziative comuni per la ‘giustizia, la pace e la salvaguardia del creato’; e, dove possibile, scambi di visite in forme diverse. L’opportunità di rendere nota l’iniziativa ed il suo spirito nelle diverse comunità parrocchiali, religiose ed associative della diocesi. L’utilità di coinvolgere nella preparazione il delegato diocesano e la Commissione per l’ecumenismo e il dialogo”.

Per l’incontro di dialogo di quest’anno mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, ha spiegato l’obiettivo del sussidio: “Con questo sussidio per la XXX Giornata di approfondimento del dialogo tra cattolici ed ebrei vogliamo aiutare tutti i fedeli delle nostre comunità a riscoprire il legame con l’ebraismo nella sua storia e nel suo presente in mezzo a noi. Auspichiamo dunque che la giornata del 17 gennaio diventi ovunque un’occasione per questo approfondimento.

In un tempo in cui sembrano acuirsi le contrapposizioni, in cui il dialogo risulta più faticoso e quasi scelta debole, vorremmo invitare tutti a un impegno rinnovato, perché sia contrastata ogni forma di antisemitismo e di razzismo, e nella mutua comprensione possiamo contribuire a rendere possibile la convivenza e l’arricchimento reciproco delle comunità cristiane ed ebraiche.

La diversità non sia mai motivo di inimicizia e di rifiuto, ma una ricchezza da condividere. Il dialogo è l’unica possibilità che abbiamo davanti a qualsiasi forma di inimicizia per vivere in pace. Il dialogo è l’unica via alla pace”.

Anche il Rabbino capo della comunità ebraica di Roma, rav Riccardo Di Segni, ha sottolineato l’importanza del rotolo di Ester nella spiritualità ebraica: “Il il rotolo di Ester assume nell’ebraismo un ruolo liturgico e istituzionale ben preciso e se è vero che anche gli altri quattro rotoli sono legati ciascuno ad una ricorrenza del calendario ebraico, nel caso di Ester il legame è più forte, attestato da un obbligo preciso di lettura ripetuta e preceduta da una formula di benedizione (Benedetto il Signore che ci ha comandato di leggere il rotolo … Benedetto il Signore che ha fatto miracoli ai nostri padri in quei giorni, in questo tempo).

Nell’interpretazione tradizionale del rotolo di Ester vale come un principio essenziale quello di una lettura su diversi piani: quello letterale del racconto dei fatti, e quelli alla ricerca di significati nascosti. E di significati nascosti questo piccolo-grande rotolo è un tesoro tutto da scoprire”.

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