A San Pietro “Fiat Lux: illuminare la nostra casa comune”

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Sebastião Salgado (Genesi e Contrasto), Joel Sartore (National Geographic Photo Ark), Yann Arthus Bertrand (Human), David Doubilet, Ron Fricke e Mark Magidson (Samsara), Howard Hall, Shawn Heinrichs, Greg Huglin, Chris Jordan, Steve McCurry, Paul Nicklen e Louie Schwartzberg. Sono i nomi dei principali fotografi di cui saranno proiettate le immagini sulla facciata e sulla cupola di San Pietro la sera dell’8 dicembre, giorno di apertura del Giubileo straordinario della Misericordia.

“Fiat Lux: illuminare la nostra casa comune“, questo il nome della rappresentazione, è un’iniziativa promossa da una partnership formata da Vulcan Inc. di Paul G. Allen, da Li Ka Shing Foundation e da Okeanos, in collaborazione con The Oceanic Preservation Society e Obscura Digital, e con il patrocinio dell’iniziativa dato da Connect4Climate del World Bank Group. Articolato in un ciclo di tre proiezioni della durata di un’ora ciascuna a partire dalle 19, la proiezione intende presentare il lavoro di alcuni dei più importanti fotografi e cineasti che a livello planetario hanno dedicato il loro lavoro alla vita dell’uomo e della natura. L’installazione raccoglie e rilancia foto e immagini che si ispirano ai temi della misericordia, della dignità umana, delle creature viventi sulla terra e dei cambiamenti climatici. Tematiche e contenuti presenti nella predicazione di Papa Francesco, in modo particolare nell’enciclica “Laudato Si'” sulla “cura della casa comune”, come pure al centro della Conferenza COP21 di Parigi, dove la proiezione avverrà in contemporanea con il Vaticano. Verrà così a comporsi, secondo gli organizzatori, “un’opera d’arte contemporanea che racconta la storia visiva della dipendenza reciproca degli uomini e della vita sulla terra con il pianeta, al fine di educare e ispirare un cambiamento sui temi del cambiamento climatico senza distinzione di generazioni, culture, lingue, religioni e classi”. Per monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, l’organismo vaticano incaricato della preparazione dell’Anno Santo, si tratta di “un evento unico nel suo genere, realizzato per la prima volta su uno scenario così significativo. Siamo grati per questo dono a Papa Francesco e ci auguriamo che possa essere seguito da tante persone nel mondo per poter gustare la bellezza della creazione attraverso la fantasia, la professionalità e l’arte di grandi firme mondiali della fotografia”. Oltre ad essere vista dal vivo dai romani e dai pellegrini che converranno a Piazza San Pietro, la proiezione potrà essere seguita in diretta televisiva attraverso i network mondiali presenti e in streaming via internet attraverso il sito: OurCommonHome.world e l’hashtag #OurCommonHome

Particolare soddisfazione viene espressa da Contrasto, la casa editrice che da più di vent’anni segue il lavoro di Sebastião Salgado, curandone le mostre e pubblicando i suoi libri. Nato nel 1944 ad Aimorés, nello stato di Minas Gerais, in Brasile, Salgado è famoso presso il pubblico mondiale per la sua monumentale opera fotografica in cui ha raccontato gli orrori del mondo e la bellezza della natura. La sua vita e il suo lavoro sono stati raccontati di recente anche attraverso il docufilm “Il sale della terra” di Wim Wenders. Il suo impegno a favore dell’ambiente è testimoniato dalla recente creazione dell’Instituto Terra, che ha riconvertito alla foresta equatoriale a rischio di sparizione una larga area in cui sono stati piantati decine di migliaia di nuovi alberi. Per la proiezione sulla facciata di San Pietro, resa possibile anche grazie ad Amazonas images, il fotografo brasiliano ha raccolto le fotografie che fanno parte della sua ricerca in quelle parti del mondo ancora incontaminate, contrassegnate da tratti di vita ancora intatta, in cui il nostro pianeta appare in tutta la sua bellezza e dove gli elementi – terra, flora, animali e esseri umani – vivono in un’armonia miracolosa, come inseriti in una perfetta sinfonia della natura. Per Salgado si tratta di un secondo ritorno a Roma legato alla ricorrenza dell’Anno Santo: nel 2000, in occasione del Grande Giubileo, le sue immagini sulle grandi migrazioni umane del XX secolo furono presentate alle appena riaperte Scuderie del Quirinale nella mostra “In cammino”, curata da Contrasto e dall’Agenzia romana per la preparazione del Giubileo.

 

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