Movimento per la Vita, Governatore di Grenada, nuovi vescovi e un’intervista. La giornata di Papa Francesco

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Incontra i partecipanti al convegno dei Centri Aiuto alla Vita, il governatore di Grenada e nomina i nuovi vescovi di Bruxelles e Barcellona. Nella giornata di Papa Francesco spazio anche ad un’intervista, che il Pontefice ha rilasciato nei giorni scorsi al giornale olandese Straatnieuws, e che oggi è stata riportata integralmente dai media vaticani.

Ai membri del Movimento per la vita ricevuti in Vaticano per il quarantennale di attività, il Papa ha detto il suo incoraggiamento “a proseguire la vostra importante opera in favore della vita dal concepimento al suo naturale tramonto, tenendo conto anche delle sofferte condizioni che tanti fratelli e sorelle devono affrontare e a volte subire”.

“Il vostro – ha aggiunto – non è solo un servizio sociale, pur doveroso e nobile. Per i discepoli di Cristo, aiutare la vita umana ferita significa andare incontro alle persone che sono nel bisogno, mettersi al loro fianco, farsi carico della loro fragilità e del loro dolore, perché possano risollevarsi”.

Tra le Udienze di oggi anche quella al governatore generale di Grenada, Cécile Ellen Fleurette La Grenade, che successivamente ha incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

“Nel corso dei cordiali colloqui – riferisce la Sala Stampa vaticana – ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali tra la Santa Sede e Grenada, nonché sull’importante apporto della Chiesa cattolica allo sviluppo del Paese, soprattutto in riferimento alle sfide sociali e all’educazione dei giovani. Non è mancata, infine, una panoramica sulla situazione della regione caraibica, con particolare riferimento ai problemi economici e a quelli ambientali legati ai cambiamenti climatici”.

Nell’intervista concessa al giornale olandese, invece, il Papa è tornato sul tema della sobrietà”. “La Chiesa deve parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà – ha detto al giornalista -. Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: questo non si può fare. Questa è la prima tentazione. L’altra tentazione è di fare accordi con i governi. Si possono fare accordi, ma devono essere accordi chiari, accordi trasparenti. Perché c’è sempre la tentazione della corruzione nella vita pubblica. Sia politica, sia religiosa”.

Nell’intervista Papa Francesco affronta anche il tema dei beni materiali della Chiesa. “Se facciamo un catalogo dei beni della Chiesa, si pensa: la Chiesa è molto ricca. Ma quando è stato fatto il Concordato con l’Italia 1929 sulla Questione Romana – ha precisato il Pontefice – il governo italiano di quel tempo ha offerto alla Chiesa un grande parco a Roma. Il papa di allora, Pio XI, ha detto: no, vorrei soltanto un mezzo chilometro quadrato per garantire la indipendenza della Chiesa. Questo principio vale ancora. Sì, i beni immobili della Chiesa sono molti, ma li usiamo per mantenere le strutture della Chiesa e per mantenere tante opere che si fanno nei paesi bisognosi: ospedali, scuole. Ieri, per esempio, ho chiesto di inviare in Congo 50.000 euro per costruir e tre scuole in paesi poveri, l’educazione è una cosa importante per bambini. Sono andato all’amministrazione competente, ho fatto questa richiesta e i soldi sono stati inviati.”

Tra le nomine, Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia dell’Arcivescovo di Barcellona, Cardinale Lluís Martínez Sistach, nominando al suo posto Monsignor Juan José Omella Omella, finora Vescovo di Calahorra y La Calzada-Logroño. Il Pontefice ha anche accettato la rinuncia dell’Arcivescovo di Mechelen-Bruxelles Monsignor André Léonard, che lascia anche l’incarico di Ordinario Militare per il Belgio. Gli succede Monsignor Jozef De Kesel, finora Vescovo di Brugge.

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