Un Archivio per il cardinal Martini: la memoria viva di un testimone della storia

Condividi su...

Venerdì 26 giugno è stato presentato a Milano il progetto ‘Archivio Carlo Maria Martini’, con la partnership della Fondazione Unipolis; coordinati dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, sono intervenuti l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il presidente della Fondazione Carlo Maria Martini, padre Carlo Casalone, e il presidente di Unipolis, Pierluigi Stefanini.

Dopo il saluto introduttivo di padre Giacomo Costa, presidente della Fondazione Culturale San Fedele, dove ha sede operativa la ‘Fondazione Martini’, ha preso la parola Giuliano Pisapia che ha sottolineato il ruolo di Milano come ‘città del confronto e città delle religioni’, ricordando il contributo del cardinale gesuita nell’ambito civico e sociale. Il sindaco ha anche annunciato che, entro la fine del 2015, Milano avrà un luogo che possa ricordare in modo esplicito e adeguato Carlo Maria Martini, sia agli stessi milanesi sia a chi viene dall’estero, facendo riferimento in particolare ai migranti che arrivano in città.

Padre Carlo Casalone ha illustrato la natura e le finalità del progetto dell’archivio. Rievocando le parole pronunciate da Papa Francesco in occasione dell’udienza concessa alla Fondazione Martini nel 2013,‘la memoria dei padri è un atto di giustizia. E Martini è stato un padre per tutta la Chiesa’, p. Casalone ha sviluppato una riflessione su ciò che significa, in modo autentico, fare memoria e ha sottolineato che

“man mano che avanziamo nel cammino, ci rendiamo conto di avere a che fare con un insieme di opere e con una rete di relazioni sterminate. E’ uno scenario di grande ricchezza, che al contempo ci espone al rischio di disperdere le forze. Per questo desideriamo adottare una chiave di lettura specifica, centrata sul modo di procedere che caratterizzava trasversalmente l’attività di Martini. In uno slogan: intendiamo mettere in luce non solo la sua opera ma anche il suo modo di operare”.

E’ stato anche proiettato un video che rappresenta l’anticipazione di quella che sarà una delle principali sezioni dell’Archivio Martini: una serie di testimonianze video a persone che hanno conosciuto il Cardinale. Il video sintetizza le interviste raccolte da autorevoli personalità del mondo culturale ed ecclesiale: da Umberto Eco a Ferruccio De Bortoli, da Enzo Bianchi a mons. Renato Corti, al gesuita Silvano Fausti, scomparso recentemente.

Infine ha preso la parola il card. Angelo Scola, che ha ricordato ‘la grande personalità cristiana e sacerdotale di Carlo Maria Martini’ e la ‘ricchissima trama di relazioni, anche in termini qualitativi’, intessuta dal suo predecessore. Di fronte a un progetto come questo, ha sottolineato il card. Scola, ci si sente “come nani sulle spalle di giganti, e per questo non solo siamo in grado di guardare più lontano, ma possiamo farci forti dell’esperienza di chi ci ha preceduto”.

In questo senso, l’Archivio Martini ‘consentirà di strappare dall’oblio o dalla morte ciò che può rinnovare noi stessi e la nostra civiltà’. Il risultato finale del progetto, la cui ultimazione è prevista per il 2019, sarà un patrimonio archivistico di testi, immagini, audio e video consultabile on line, interrogabile secondo molteplici chiavi di ricerca, con percorsi di lettura, accessibile al grande pubblico, non chiuso ma in progress.

La vastità della documentazione prodotta dal card. Martini è tale da rendere difficile la quantificazione. Ci sono gli scritti, gli appunti, i quaderni, le agende, le corrispondenze, i documenti pastorali, le omelie, i discorsi ufficiali, le conferenze, gli esercizi spirituali, e i libri, oltre 400, in edizioni italiane e straniere. Recentemente la Fondazione ha composto, in un versione quasi definitiva, la Bibliografia degli scritti, delle opere e degli articoli di Martini apparsi su diverse testate nazionali e riviste specializzate.

Dal 1959 al 2014 è possibile così contare 935 titoli, pubblicati da 166 editori italiani. Accanto a questa documentazione ci sono le raccolte fotografiche, i video e i documenti digitali, a testimonianza di un patrimonio documentale che, nella sua costituzione, riflette anche il passaggio dall’epoca analogica all’epoca digitale.

Testi, video, fotografie, playlist musicali, tutti digital born documents sono conservati negli hard disk dei computer del cardinale. Le carte ‘Martini’ sono costituite da più nuclei, che sono conservati in luoghi diversi in relazione alle istituzioni nel cui ambito si è svolta l’azione del cardinale e alla dimensione personale della sua vicenda:

i documenti familiari si trovano nell’archivio della famiglia Martini a Torino, i documenti che erano a Gerusalemme e presso la comunità di Gallarate sono stati acquisiti e sono oggi conservati dalla Fondazione Martini, i documenti del ventennale incarico pastorale di Arcivescovo di Milano sono parte dell’archivio diocesano e della Curia milanese.

La documentazione del card. Martini conferma che l’archivio è stato per lui uno strumento interamente al servizio della missione ecumenica e pastorale e dei suoi studi. Per questo motivo, oggi, il patrimonio documentario non è solo memoria del passato, ma offre materiali di conoscenza e di riflessione su temi di perenne attualità:

la custodia del creato, il rispetto della dignità della persona umana e dei suoi diritti, i valori della pace e della giustizia, l’importanza del dialogo interreligioso e tra credenti e non credenti, l’impegno a contrastare la povertà e le diseguaglianze per offrire alle generazioni più giovani parità di opportunità, indipendentemente dal luogo e dalle condizioni nelle quali si è nati, il valore della formazione e della cultura, i modi con le quali si deve imparare a vivere e a convivere in società sempre più multietniche e multiculturali.

Il risultato finale sarà un patrimonio archivistico consultabile on line, interrogabile secondo molteplici chiavi di ricerca, con percorsi di lettura, accessibile al grande pubblico, non chiuso ma in progress, perché continuerà a essere alimentato dalla sinergia con l’edizione dell’Opera Omnia delle opere del cardinale e dalla nuova documentazione su Martini, che sarà prodotta e che la Fondazione continuerà ad acquisire.

Free Webcam Girls
151.11.48.50