Consiglio del Sinodo, Frati minori e messaggio nella festa di San Filippo Neri. La giornata del Papa

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Presiede i lavori del Consiglio del Sinodo dei Vescovi, incontra i frati minori e invia un messaggio nella festa di San Filippo Neri. La giornata di Papa Francesco comincia con lo studio dell’Instrumentum laboris – che presto verrà concluso e dato alle traduzioni – che guiderà la prossima XIV Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi. Ieri e oggi, infatti, il Santo Padre ha presieduto il “Consiglio ordinario”, l’organismo che insieme alla Segreteria Generale pianifica i lavori dell’Assise sinodale. La prossima, prevista dal 4 al25 ottobre prossimi, avrà per tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.

In tarda mattinata, poi, Papa Francesco ha incontrato i frati minori francescani, alla conclusione del loro Capitolo generale che si è svolto ad Assisi nei giorni scorsi e che ha portato alla conferma del Ministro Generale, Padre Michael Perry. Il richiamo del papa è stato quello di continuare nello spirito delle origini, tracciato da San Francesco, mettendo insieme “minorità” e fraternità”. “La gente vi ama” , ha detto il Papa, che ha richiamato a vivere la povertà e a scacciare ogni forma di mondanità. Dovete tenere sempre viva, ha detto Bergoglio, “la coscienza di essere portatori di misericordia, di riconciliazione e di pace. Realizzerete con frutto questa vocazione e missione se sarete sempre più una congregazione ‘in uscita’”.

“Minorità – ha spiegato il papa – significa anche uscire da sé stessi, dai propri schemi e vedute personali; significa andare oltre le strutture – che pure sono utili se usate saggiamente –, oltre le abitudini e le sicurezze, per testimoniare concreta vicinanza ai poveri, ai bisognosi, agli emarginati, in un autentico atteggiamento di condivisione e di servizio”. E la “fraternità”, “appartiene in maniera essenziale alla testimonianza evangelica”.

Sempre in mattinata Francesco ha inviato un messaggio a padre Alberto Aviles, Procuratore Generale della Conferederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, per celebrare il cinquecentesimo anniversario della nascita del Santo, che si celebra oggi.

Il Papa ha sottolineato “la prospettiva” dell’approccio di San Filippo Neri “al prossimo, per testimoniare a tutti l’amore e la misericordia del Signore, può costituire un valido esempio per vescovi, sacerdoti, persone consacrate e fedeli laici”.

L’apostolato di San Filippo Neri – ha scritto ancora Bergoglio – si basava sull’amicizia e la spontaneità, perché “sua profonda convinzione era che il cammino della santità si fonda sulla grazia di un incontro – quello con il Signore – accessibile a qualunque persona, di qualunque stato o condizione, che lo accolga con lo stupore dei bambini”.

Uno spirito cui sono chiamati gli Oratoriani oggi, formati alla scuola di San Filippo Neri. Perché – afferma il Papa – “lo stato permanente di missione della Chiesa richiede a voi, figli spirituali di san Filippo Neri, di non accontentarsi di una vita mediocre; al contrario, alla scuola del vostro Fondatore, siete chiamati ad essere uomini di preghiera e di testimonianza per attirare le persone a Cristo”.

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