La giornata del Papa: parla di traffico dei bambini con la Regina di Svezia e di dialogo e famiglia con i vescovi del Benin

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La Regina di Svezia va dal Papa, accompagnata dalla seconda figlia, il genero e il nipotino, e parla con lui di un tema che sta a cuore ad entrambi: il traffico dei bambini. Un tema affrontato in un seminario alla Pontificia Accademie delle Scienze Sociali nel pomeriggio, in un incontro che ha visto come relatori la stessa Regina Silvia e – per parte vaticana – l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano.”

È un colloquio privato di circa 20 minuti, tenuto un po’ in spagnolo, un po’ in inglese, con l’aiuto di un interprete seduto al fianco del Papa. Papa Francesco ha fatto del traffico degli esseri umani uno dei temi centrali del suo pontificato, e la Svezia ha voluto unire il suo impegno a quello della Santa Sede nel seminario di studi organizzato presso la Casina Pio IV, anche perché purtroppo la Svezia è uno dei sei Paesi guida in materia di tratta di esseri umani, sfruttamento sessuale e prostituzione.

Tra la Regina e il Papa è scattata una certa sintonia. Il Papa le ha regalato una copia dell’Evangelii Gaudium in tedesca (Silvia è tedesca per parte di padre), lei ha contraccambiato con i tre libri di preghiere più famosi della Svezia. La Svezia collabora con il Vaticano in molti campi: la Casa Reale ha regalato alla Biblioteca Apostolica Vaticana i tavoli che sono nel rinnovato Salone Sistino.

Domani in Vaticano è atteso il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, che nella serata cenerà informalmente con la Regina di Svezia. Al centro dei colloqui, il tema ecologico, anche in vista della prossima enciclica ecologica di Papa Francesco, che al momento è alle traduzioni, secondo alcune fonti vaticane.

Dopo l’incontro con la regina, Papa Francesco ha ricevuto i vescovi del Benin per la loro visita ad limina. Nel discorso consegnato, il Papa ha chiesto di intensificare il dialogo interreligioso, specialmente con l’Islam, perché “bisogna essere vigilanti, tenuto conto del clima mondiale attuale, al fine di conservare questa fragile eredità”. Il Papa ha chiesto anche di fare della carità “non una semplice assistenza sociale,” ma una “manifestazione della tenerezza e della misericordia,” e di prestare attenzione alle famiglie, da sostenere “sia nella loro fede che nella loro vita quotidiana”. Da difendere anche la famiglia, che “è una realtà voluta da Dio; è un dono di Dio che porta, alle persone come alle società, la gioia, la pace, la stabilità, la felicità.”

È arrivato nel fine settimana l’annuncio che Papa Francesco si recherà a Fatiman nel 2017, per il centenario dell’apparizione: lo ha annunciato il Vescovo di Leiria-Fátima, Mons. António Augusto dos Santos Marto dopo aver incontrato il Santo Padre sabato scorso.

Non ci sono ancora indicazioni sulle date del viaggio, che si pone sull’ampia scia di presenza dei Papi nel santuario portoghese. Ma nel Paese è già viva la preparazione al centenario delle apparizioni. Siamo infatti al quinto dei sette anni di cammino messi in cantiere dal Santuario.
“L´opzione di partire, in ogni ciclo del settenario, da una apparizione – spiega padre Carlos Cabecinhas, rettore del Santuario mariano – ci permette di identificare le idee fondamentali del messaggio di Fatima e approfondire le sue tematiche più significative, collegandole tra loro in modo organico e coerente”.

(Foto: Angela Ambrogetti / Aci Stampa)

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