Papa Francesco: è bello pensare che sarà Gesù a svegliarci dal sonno della morte

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E’ Padre Antonio Rungi, passionista, giornalista, moralista e insegnate il pensatore proposto dal Papa la commemorazione dei defunti. Nell’ angelus di oggi, domenica 2 novembre, Francesco ha prima ricordato la Lumen Gentium: “la Chiesa, pellegrina nella storia, si rallegra per l’intercessione dei Santi e dei Beati che la sostengono nella missione di annunciare il Vangelo; dall’altra, essa, come Gesù, condivide il pianto di chi soffre il distacco dalle persone care, e come Lui e grazie a Lui fa risuonare il ringraziamento al Padre che ci ha liberato dal dominio del peccato e della morte.”

Il Papa ricorda la dolce bellezza della visita al cimitero, luogo del riposo e del risveglio finale: “È bello pensare che sarà Gesù stesso a risvegliarci. Gesù stesso ha rivelato che la morte del corpo è come un sonno dal quale Lui ci risveglia.”

Il pensiero del Papa va “anche quelli che nessuno ricorda. Ricordiamo le vittime delle guerre e delle violenze; tanti “piccoli” del mondo schiacciati dalla fame e della miseria; ricordiamo gli anonimi che riposano nell’ossario comune. Ricordiamo i fratelli e le sorelle uccisi perché cristiani; e quanti hanno sacrificato la vita per servire gli altri. Affidiamo al Signore specialmente quanti ci hanno lasciato nel corso di quest’ultimo anno.”

Ed aggiunge: “Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio.”

Poi cita una preghiera di Padre Rungi: “ Non guardare, Signore, alle tante povertà, miserie e debolezze umane, quando ci presenteremo davanti al tuo tribunale, per essere giudicati per la felicità o la condanna” , e ancora “Nessun abbia da temere di incontrare Te, dopo il pellegrinaggio terreno, nella speranza di essere accolto nelle braccia della tua infinita misericordia.” Infine un pensiero a Maria “che ha patito sotto la Croce il dramma della morte di Cristo ed ha partecipato poi alla gioia della sua risurrezione.”

Padre Rungi ama definirsi passionista e giornalista. Dirige da anni la rivista “Presenza missionaria passionista” ed è impegnato in moltissime attività educative e missionarie in Campania. Classe 1951 è autore di moltissimi testi di spiritualità ed ha anche un blog e una pagina Facebook.

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