Papa Francesco ai religiosi d’ Albania: solo in Dio si trova la vera consolazione

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Due anziani religiosi che rievocano il dramma dell’ateismo di stato e della persecuzione religiosa raccontando la loro vita, canti ispirati a quelli che ogni domenica si cantano nelle parrocchie italiane. Si svolge tra queste due realtà la liturgia dei Vespri presieduta da Papa Francesco nella cattedrale di Tirana per i religiosi cattolici. Il Papa consegna il testo preparato e decide di parlare della consolazione di Dio seguendo i testi della liturgia.

Il Papa ricorda di aver letto la storia delle persecuzioni “per me è stato una sorpresa io non sapevo che il vostro popolo avesse sofferto tanto.” Una popolo che ha ancora memoria dei martiri, “quello che posso dirvi è quello che hanno detto con la loro vita, con parole semplici e dolorose”.

É stato Dio a consolarli, hanno sofferto troppo, dice il Papa con l’angoscia della incertezza.

“Penso a Pietro in carcere, tutta la Chiesa pregava per lui, il Signore consolò Pietro, e il Signore ha consolato i martiri perché la Chiesa pregava per loro, le vecchiette sante e buone e le suore di clausura. Ecco il mistero della Chiesa, quando la Chiesa chiede di consolare il suo popolo e il Signore consola umilmente e nascostamente con l’intimità del cuore e la fortezza. Loro non si vantano perchè sanno che è stato il Signore a cosolarli, ma ci dicono che noi che siamo chiamati dal Signore a seguirlo da vicino sappiamo che la consolazione viene da lui. Guai se cerchiamo altra consolazione!”

E poi aggiunge:“ Se cercate consolazione da qualche altra parte non sarete felici!”

Nella cattedrale è l’immagine di Madre Teresa ad essere la più venerata. La religiosa albanese che ha speso la sua vita per gli ultimi. Il Papa nel tragitto in auto dall’aeroporto al centro di Tirana il Papa, colloquiando con i sacerdoti che lo accompagnavano, ha lasciato il suo ricordo di Madre Teresa. La conobbe nel 1994, al Sinodo dei vescovi, dove la suora albanese era stata invitata. Lo riferisce padre Federico Lombardi. Madre Teresa era seduta dietro a Bergoglio nei lavori di quel Sinodo e Bergoglio si è detto “ammirato” dalla decisione dei suoi interventi; Madre Teresa non si faceva affatto impressionare dall’assemblea dei vescovi. E qui, riferisce Lombardi, il papa ha fatto una battuta: “avrei avuto paura se fosse stata la mia superiora”.

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