Il Papa a Strasburgo a novembre, oggi in udienza in Vaticano il presidente della Tunisia

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Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha confermato quanto comunicato questa mattina a Strasburgo dal Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, cioè che il Papa Francesco ha accettato l’invito a visitare il Parlamento Europeo e a rivolgere un discorso ai suoi membri in occasione di una sessione solenne. La visita avrà luogo nella giornata del prossimo 25 novembre. La visita al Parlamento europeo va inserita nel contesto dei viaggi del Papa al Sacrario militare di Redipuglia, il 13 settembre – dove il Pontefice farà riferimento al centenario della Prima Guerra Mondiale che colpì l’Europa – e in Albania, il 21 settembre, in cui si sottolineerà la possibilità di una collaborazione interreligiosa ed interculturale nel continente. A tutto ciò, si aggiungerà il viaggio a Strasburgo, in riferimento anche ai valori cristiani dell’Europa.

L’invito era stato fatto al Papa dal presidente Schulz  durante la sua visita ufficiale in Vaticano l’ 11 ottobre 2013.( La foto si riferisce a quell’incontro)

Intanto questa mattina Papa Francesco ha ricevuto Mohamed Moncef Marzouki, Presidente della Repubblica tunisina, che ha poi incontrato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

“Nel corso dei cordiali colloqui- si legge nella nota ufficiale della Santa Sede- sono stati passati in rassegna alcuni temi di comune interesse, quali la promozione della pace, del dialogo interreligioso e dei diritti umani, con particolare riferimento alla difesa della libertà di coscienza e della libertà religiosa, nonché il rifiuto di ogni forma di estremismo e di violenza. In seguito, è stato rilevato l’impegno della Chiesa Cattolica in campo sociale, sanitario ed educativo, a servizio di tutti i cittadini tunisini, soprattutto dei più poveri e bisognosi.

Infine, sono state esaminate alcune questioni di carattere internazionale e regionale, con speciale attenzione per la situazione nel bacino del Mediterraneo.”

Il colloquio è durato circa venti minuti e si è svolto in arabo con il segretario del Papa, egiziano, a fare da interprete. “Sono molto, molto felice di essere qui”, ha detto il presidente al Papa, mentre Bergoglio, in francese introduceva il segretario. Semplici e significativi i doni: il Papa ha regalato al presidente la medaglia con l’ Angelo della Pace e ha ricevuto una colomba d’argento con un ramo d’ulivo nel becco.  “questo e’ un simbolo di pace, per un uomo di pace come lei – ha aggiunto il presidente – non abbiamo trovato di meglio”.

La Tunisia si prepara alle elezioni legislative il prossimo 26 ottobre e alle presidenziali il 23 novembre.

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