Il Papa, la Corea e i giovani

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Tutto è pronto per il viaggio del Papa in Corea. Dal 1999 il Papa mancava dall’ Asia. Benedetto XVI aveva messo allo studio dei viaggi in Asia, ed ora Papa Francesco rende concreto il progetto. L’occasione è la Giornata della Gioventù asiatica, alla quale si unisce la beatificazione di un gruppo di martiri della primitiva Chiesa coreana.  L’attenzione del viaggio è quindi alle giovani generazioni alle quali è rivolto l’impegno per la evangelizzazione considerato che il numero dei cattolici cresce soprattutto tra le generazioni più adulte.

L’Asia vede il cristianesimo in generale e il cattolicesimo in particolare come religione minoritaria ma piena di vivacità. In molti vedono l’ Asia come continente del futuro. E se lo è di certo in campo economico, non è però facile dire quanto lo sia sul piano della fede.

Il viaggio del Papa è una occasione per riprendere in mano la esortazione post sinodale “ Ecclesia in Asia” consegnata a fine 1999 che mantiene una grande attualità.

In Asia il cristianesimo è ancora percepito per lo più come “religione straniera” e per questo la sfida è ancora maggiore che in Europa per la secolarizzazione imperante.

All’inizio degli anni ’90 è nata l’ idea delle GMG asiatiche e la Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia (Fabc). Nel 1994 venne quindi ufficialmente istituita la Sezione giovanile (Youth Desk) dell’Ufficio per i Laici e la Famiglia della Fabc che ha fatto nascere il Raduno dei giovani asiatici durante la Giornata Mondiale della Gioventù e, appunto, la Giornata della Gioventù Asiatica. La prima si è svolta nel 1999. Lo scopo è di promuovere e di valorizzare le potenzialità evangelizzatrici dei giovani del continente, offrendo loro un’opportunità per condividere, anche con i ragazzi di altre religioni, “l’esperienza di Dio” e il Vangelo lavorando insieme per la giustizia e la pace. Un evento che si svolge ogni due o tre anni e si svolge di regola in tre giorni di incontri di approfondimento spirituale e culturale. Dopo quella del 1999, a Hua Hin in Tailandia, sul tema “La gioventù dell’Asia in viaggio con Gesù verso il Nuovo Millennio”, le successive edizioni si sono tenute a Taipei (Taiwan) nel 2001, a Bangalore (India) nel 2003, a Hong Kong nel 2006 e a Manila nel 2009. “Yasia Fiesta – A New Season of Grace” (I giovani dell’Asia in festa – Una nuova stagione di grazia”) è stato lo slogan di questa quinta manifestazione alla quale hanno partecipato più di 2mila giovani da 22 Paesi. La sesta edizione avrebbe dovuto svolgersi nel 2011 in Indonesia o Corea, ma era stata rinviata a causa del sovrapporsi delle date con la XXVI GMG di Madrid celebrata nell’agosto di quell’anno.

Il programma della sesta Ayd intitolata, “Gioventù asiatica svegliati! La Gloria dei martiri risplende su di te”, si dipanerà in cinque giorni, dal 13 al 17 agosto, ognuno dedicato ad una riflessione specifica, ispirata ad un versetto biblico. Il 13 la Messa di apertura nel Santuario di Solmoe, luogo di nascita di Sant’Andrea Kim Dae-gon, primo sacerdote della Corea, dove il Papa incontrerà i giovani il 15 agosto. In questa terza giornata, che avrà come slogan “Giovani, battete un colpo!” (Youth Knock!), i partecipanti saranno invitati a reagire ai valori anti-cristiani che sempre più minacciano la loro fede, mentre il 14 sarà dedicato alla riscoperta delle radici della fede in Corea e in altri Paesi asiatici. Tra i momenti centrali della quarta giornata, il 16 agosto, un pellegrinaggio sui passi dei Martiri Coreani. Quindi domenica 17 agosto, dedicata al tema “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15), la Messa conclusiva presieduta da Papa Francesco nel Castello di Haemi.

Contemporaneamente si svolge anche la GMG coreana un’idea nata durante l’incontro nazionale dei sacerdoti svoltosi a Masan nel 2005. La prima si è tenuta nella diocesi di Cheju dal 18 al 21 agosto 2007 con la partecipazione di più di 3mila giovani sud-coreani. Dopo il successo di questa prima edizione, nel 2010 è stato organizzato un secondo incontro ospitato dalla diocesi di Uijeongbu.

E c’è anche una nuova iniziativa lanciata dal Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC/COE). É il programma Youth in Asia Training for Religious Amity (Yatra, in sigla), promosso per favorire il dialogo ecumenico e interreligioso tra i giovani asiatici. Il primo incontro si è tenuto a giugno in Cambogia sul tema “Insieme verso la giustizia e la pace: dalla parola all’azione in un mondo multi-religioso” (“Together towards Justice and Peace: Walking the Talk in a Multi-Religious World”). Una occasione per riflettere insieme su come le Chiese e le comunità cristiane possono contribuire alla costruzione in Asia di società nelle quali la giustizia, la salvaguardia del creato, la lotta alla violenza, la realizzazione della pace siano valori fondamentali e irrinunciabili sui quali i cristiani devono ricercare la collaborazione con le altre religioni.

Fonte: Sedoc- Radio Vaticana

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