Benedetto XVI, alla scuola del Padre Agostino

Condividi su...

Nel giorno in cui il nostro amato Papa Francesco celebra il primo anniversario dell’inaugurazione del pontificato, mi è venuto spontaneo andare con il cuore e la mente al suo umile predecessore Benedetto XVI che nello stesso giorno festeggia il suo Santo Patrono Giuseppe. E come ogni volta, ritorno a riflettere sulla sua incredibile scelta di rinunciare al ministero petrino, e a tutto quello che puntualmente viene fuori nell’ascoltare analisi politiche, intrighi di palazzo, giochi di potere e altri ingredienti per un ottimo copione cinematografico.

Pare ormai evidente che c’è un sottile e piacevole desiderio di interpretare e soprattutto mostrare le questioni ecclesiali con la stessa mentalità con cui si leggono e si commentano i fatti della politica. E allora escono fuori i complotti che hanno costretto Benedetto a dimettersi, le arzigogolate dietrologie che vogliono svelare i misteri di un pontefice che vive nell’ombra ma che in realtà tiene le redini con le mani di Papa Francesco.

A ben guardare proprio in questi giorni in cui abbiamo celebrato l’anniversario dello storico incontro dei “due papi”, mi sono imbattuto nella lettura delle omelie tenute da Benedetto XVI tra il 2007 e il 2010 sulla figura del grande dottore della Chiesa Agostino, facendo una interessante scoperta: egli imita il suo Maestro, sia come teologo e pastore ma anche come uomo e sacerdote, e la grande umiltà che riconosce al Santo di Ippona è la méta che con tenacia conforma la sua esistenza.

A Pavia il 22 aprile 2007 venerando le spoglie mortali di sant’Agostino, afferma di “esprimere sia l’omaggio di tutta la Chiesa cattolica ad uno dei suoi “padri” più grandi, sia la mia personale devozione e riconoscenza verso colui che tanta parte ha avuto nella mia vita di teologo e di pastore, ma direi prima ancora di uomo e di sacerdote.” E nell’udienza generale di mercoledì 25 agosto 2010, a Castel Gandolfo, aggiunge “come sapete, anch’io sono legato in modo speciale ad alcune figure di Santi: tra queste, oltre a san Giuseppe e san Benedetto dei quali porto il nome, e ad altri, c’è sant’Agostino, che ho avuto il grande dono di conoscere, per così dire, da vicino attraverso lo studio e la preghiera e che è diventato un buon “compagno di viaggio” nella mia vita e nel mio ministero.”

Sì, Benedetto pare rifarsi molto alla vita e al pensiero di Agostino, e questa non è una novità. Ma nel gennaio 2008 durante l’udienza generale del Mercoledì, ha sottolineato un interessante passaggio delle vita del Santo Vescovo di Ippona ricordando che: “Quattro anni prima di morire, egli volle nominare il successore. Per questo” – racconta pacificamente il Papa – “il 26 settembre 426, radunò il popolo nella Basilica della Pace, ad Ippona, per presentare ai fedeli colui che aveva designato per tale compito. Disse: “In questa vita siamo tutti mortali, ma l’ultimo giorno di questa vita è per ogni individuo sempre incerto. … Io per volontà di Dio giunsi in questa città nel vigore della mia vita; ma ora la mia giovinezza è passata e io sono ormai vecchio” (Ep 213,1).”

“A questo punto” – continua Benedetto – “Agostino fece il nome del successore designato, il prete Eraclio. L’assemblea scoppiò in un applauso di approvazione ripetendo per ventitré volte: “Sia ringraziato Dio! Sia lodato Cristo!”. Con altre acclamazioni i fedeli approvarono, inoltre, quanto Agostino disse poi circa i propositi per il suo futuro: voleva dedicare gli anni che gli restavano a un più intenso studio delle Sacre Scritture (cfr Ep 213, 6).”

Così il Papa, ad un’assemblea ignara che in quella citazione parlava profeticamente di se stesso continua affermando: “di fatto, quelli che seguirono furono quattro anni di straordinaria attività intellettuale – portò a termine opere importanti, ne intraprese altre non meno impegnative, intrattenne pubblici dibattiti con gli eretici – cercava sempre il dialogo – intervenne per promuovere la pace nelle province africane insidiate dalle tribù barbare del sud.”

Queste parole si commentano da sole, si nota infatti che BenedettoXVI, come Agostino, ha rinunciato al suo ruolo di guida prima che la vecchiaia gli impedisse di compiere a pieno il suo dovere di pastore, facendo allo stesso modo spazio al suo successore. E ancora, lo stesso Papa emerito, in quel 11 febbraio dello scorso anno, ha espresso il desiderio di dedicare il tempo futuro, alla stregua del suo Grande ‘compagno di viaggio’, alla preghiera e allo studio.

Quindi nessun complotto, nessun potere occulto ma la semplice verità e autenticità di una scelta compiuta in coerenza ad un modello di uomo e pastore che è stato la guida di una intera vita e che anche in questo tratto di storia continua ad esercitarne l’imitazione.

Non mi stupirei quindi se nel prossimo futuro il pontefice emerito scrivesse le sue ‘Confessiones’ che come egli stesso ha ricordato nell’udienza generale del 20 febbraio del 2008, “ebbero grande successo già durante la vita di sant’Agostino, lui stesso ha scritto: “Esse hanno esercitato su di me tale azione mentre le scrivevo e l’esercitano ancora quando le rileggo. Vi sono molti fratelli ai quali queste opere piacciono” (Retractationes, II, 6): e devo dire – conclude Benedetto XVI – che anch’io sono uno di questi «fratelli».”

L’umiltà della sua persona e l’esemplare libertà delle sue scelte ci aiuti a saper leggere e scrutare con Verità e Autenticità i segni dei tempi che viviamo e la straordinaria ricchezza di questo nuovo tratto di storia che lo Spirito di Dio dona oggi alla sua Chiesa.

Nella persona del nuovo successore di Pietro, Francesco, pare compiersi proprio questo augurio grande per tutta la Chiesa, egli un anno fa come oggi ci diceva: “Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce; deve guardare al servizio umile, concreto, ricco di fede, di san Giuseppe e come lui aprire le braccia per custodire tutto il Popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza l’intera umanità. Solo chi serve con amore sa custodire!”

 

Free Webcam Girls
151.11.48.50