Il papa: i santi, esempi in tempo di crisi

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I santi del passato esempio concreto per l’umanità di oggi provata dalla crisi economica. E’ quanto illustra il Papa alle migliaia di fedeli presenti in piazza San Pietro per cinque canonizzazioni, al momento di ripercorrere la vicenda umana e spirituale di don Arcangelo Tadini (1846-1912), fondatore delle ‘suore operaie’, precursore dell’insegnamento ai bambini delle elementari e fondatore della Società di mutuo soccorso e di una filanda per evitare l’emigrazione delle ragazze povere.

“Questo santo sacerdote, uomo tutto di Dio, pronto in ogni circostanza a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo – ha detto Benedeto XVI – era allo stesso tempo disponibile a cogliere le urgenze del momento e a trovarvi rimedio”. Le “iniziative concrete e coraggiose” che prese questo nuovo santo erano tese a “evangelizzare il mondo del lavoro attraverso la condivisione della fatica, sull’esempio della Santa famiglia di Nazareth. Quanto profetica – ha poi aggiunto Papa Ratzinger – fu l’intuizione carismatica di don Tadini e quanto attuale resta il suo esempio anche oggi, in un’epoca di grave crisi economica! Egli – ha spiegato il Papa – ci ricorda che solo coltivando un costante e profondo rapporto con il Signore, specialmente nel sacramento dell’eucaristia, possiamo poi essere in grado di recare il fermento del Vangelo nelle varie attività lavorative e in ogni ambito della nostra società”. Per ognuno dei nuovi santi, il Papa ha messo in luce l’atualità del loro esempio per i fedeli di oggi. La suora napoletana Caterina Volpicelli (1839-1894), “mostra alle sue figlie spirituali e a tutti noi – ha detto il Papa – il cammino esigente di una conversione che cambi in radice il cuore, e si traduca in azioni coerenti con il Vangelo. E’ possibile così – ha detto Ratzinger – porre le basi per costruire una società aperta alla giustizia e alla solidarietà, superando quello squilibrio economico e culturale che continua a sussistere in gran parte del nostro pianeta”. Per questo, però, è necessario “liberare Dio dalle prigioni in cui lo hanno confinato gli uomini”.

Dall’esempio dell’eremita Bernardo Tolomei (1272-1348), fondatore dell’abbazia di Monte Oliveto, viene “l’invito – per Benedetto XVI – a tradurre la nostra fede in una vita dedicata a Dio nella preghiera e spesa al servizio del prossimo sotto la spinta di una carità pronta anche al sacrificio supremo”. Ancora, la vita di Nuno de Santa Maria Alvares Pereira (1360-1431), eroe nazionale del Portogallo, ritiratosi in monastero dopo una valorosa difesa in armi dell’indipendenza portoghese dal regno di Castiglia, mostra – ha detto Ratzinger parlando in portoghese per i fedeli lusitani presenti in piazza San Pietro – che “in qualunque situazione, di carattere militare o bellico, è possibile attuare e realizzare i valori e i principi di vita cristiana”. La suora bresciana Geltrude Comensoli (1847-1903), che si dedicò con fervore missionario all’educazione dei giovani, infine, è, per il Papa, esempio “in una società smarrita e spesso ferita, come è la nostra”, per “una gioventù, come quella dei nostri tempi, in cerca di valori e di un senso da dare al proprio esistere”, mostrando che “è dall’amore per Cristo morto e risorto, realmente presente nel Sacramento eucaristico, che scaturisce quella carità evangelica che ci spinge a considerare fratelli tutti gli uomini”.

Fonte: APCOM

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