I nomi dei Papi, da Mercurio a Benedetto XVI

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Il nome è da sempre l’elemento che ci contraddistingue e ci fa riconoscere tra molti, tra tutti. «Nomen omen» dicevano i latini, il nome è un presagio, il nome dice tutto, un nome un destino, o ancora: il destino nel nome. Il nome pontificale rappresenta per ogni papa un punto di partenza, la linea guida da tenere per il viaggio che svolgerà come Pastore della Chiesa, una sorta di identikit con una forte funzione programmatrice. Viene scelto dal papa neoeletto dal conclave e viene annunciato dal cardinale protodiacono al momento dell”habemus papam” dalla loggia della basilica di San Pietro poco dopo l’elezione stessa.

Nel 533 fu eletto papa Mercurio di Proietto e per il nuovo nominato si pose il serio problema di avere il nome di un dio pagano dell’antichità, quindi non adatto per la Chiesa cattolica. Per evitare problemi, il pontefice decise di scegliersi un nome da papa diverso e si fece chiamare Giovanni II. Mercurio di Proietto dunque fu il primo papa a usare un nome pontificale al posto del proprio nome di battesimo, tradizione che fu proseguita dai suoi successori. Intorno all’anno Mille anche diversi altri papi trovarono i loro nomi di origine inadatti, e dopo Pietro Buccaporca (1009), che per rispetto verso San Pietro cambiò il suo nome in Sergio, l’usanza rimase definitivamente. Ci sono tantissime curiosità e notizie che girano attorno il nome dei Papi: i nomi più usati, meno usati o addirittura mai usati. I media in questo periodo impazzano oltre che per il toto-nomine Papa, anche per il toto-nome Papa. Innanzitutto i papi scelgono il nome col quale saranno identificati durante il periodo di pontificato a loro piacimento, spinti da motivazioni diverse. Per esempio, Angelo Giuseppe Roncalli scelse il nome Giovanni XXIII per motivi affettivi e religiosi. Come spiegò lui stesso all’inizio del suo pontificato, Giovanni era il nome di suo padre e della chiesa dove aveva ricevuto il battesimo, ma anche della basilica lateranense e di innumerevoli altre cattedrali. Inoltre Giovanni era il nome di Giovanni Battista e dell’evangelista prediletto da Gesù Cristo. Il nuovo nome può essere anche scelto in base ad altri motivi, che possono essere i più vari, come anche l’ammirazione per un papa precedente.

Il nome più usato è senza dubbio il nome di Giovanni(siamo arrivati fino a Giovanni XVIII) seguito poi da Gregorio e da Benedetto. Moltissimi frequenti anche i nomi di Innocenzo, Clemente, Bonifacio, Leone e Pio. La presenza, lungo la storia, di alcuni “anti-papi” (papi illegittimi o scismatici) ha complicato la numerazione creando qualche confusione e qualche vuoto nella lista ufficiale come nel caso di papa Giovanni. Ci sono stati in passato nomi anche molto insoliti, ricordiamo Papa Eleuterio, Papa Sotero, Papa Conone, Papa Zosimo, Papa Telesforo. Papa Albino Luciani fu il primo ad utilizzare una composizione di nomi, Giovanni Paolo I,in onore dei suoi due predecessori, mentre non fu mai più usato il nome di Pietro ( secondo la leggendaria Profezia di Malachia l’ultimo papa prima della distruzione di Roma si chiamerà Pietro II) o il nome di Francesco, o ancora per esempio non c’è mai stato un papa di nome Andrea, figura invece molto importante nella vita di Gesù e anche dell’apostolo Pietro stesso. «Quo nomine vis vocari»? Come vuoi chiamarti? Quale nome userà il nuovo Papa? Attendiamo la fumata bianca e un nome che di certo resterà nella storia.

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