Lo Spirito ha soffiato, e ha scelto il nuovo Papa copto. Quale sarà la sua linea?

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Cosa vorrà dire lo Spirito Santo alla Chiesa copta ortodossa d’Egitto, guidando la mano di un bambino bendato a scegliere come 118esimo Papa copto il vescovo Tawadros? Se lo chiedono i 2406 elettori che hanno partecipato alla consultazione che ha portato, lo scorso 29 ottobre, a restringere la rosa dei nomi dei Papabili fino a tre soli nomi. E se lo chiedono i fedeli di Egitto, in una Chiesa che ha profondo bisogno di comprendere quale sarà la sua strada dopo i 41 anni di “regno” di Shenouda III. Un Papa apprezzato e amato, che ha aperto così tanto tra i vescovi copti all’estero che erano molti i vescovi della diaspora inseriti nella prima rosa di possibili papabili, compreso il vescovo copto ortodosso di Milano.

 

Ci sarebbe dovuto volere almeno un altro mese per scegliere il nuovo Papa ortodosso. L’estrazione era prevista per il 2 dicembre. Ma poi il vescovo Pacomio – reggente della Chiesa copta dalla morte di Shenouda III –  ha deciso di anticipare i tempi una volta che la commissione incaricata ha ristretto a soli cinque nomi la rosa dei candidati.

Così il 29 ottobre gli elettori (vescovi, monaci, ma anche laici in rappresentanza delle comunità) sono stati chiamati ad esprimere il loro voto su una rosa di cinque nomi: i vescovi Raphael e Tawadros e dei monaci Pachomios El-Syrian, Raphael Ava Mina e Seraphim El-Syrian. Da lì, è venuta una terna di nomi, come tradizione nella Chiesa ortodossa. Da quella terna, è un bambino bendato ad estrarre il nome del Papa copto, per sottolineare il primato dello Spirito Santo nella scelta della guida della comunità.

Oltre al vescovo Tawadros, erano rimasti in lizza il vescovo Raphael, medico molto attivo in politica, un tempo collaboratore di Shenuda III; e padre Raphael Ava Mina, monaco e studente del papa che precedette Shenuda. Il vescovo Raphael era stato il più votato, con circa mille voti.

Ma il vento dello spirito ha soffiato su Tawadros. Sessanta anni, una vocazione tarda alla vita religiosa (prima si è laureato in farmacia), Tawadros era stato il secondo più votato tra i cinque candidati. Nella sua diocesi di Beheria si è distinto per la sua attività con i giovani, oltre che per la sua capacità teologica. Il suo compito è arduo. Shenouda è morto proprio mentre il regime di Mubarak crollava, e il nuovo corso democratico portava al potere i partiti islamici. Shenouda aveva deciso di tenere un basso profilo con il governo Mubarak, in modo da avere più tolleranza verso la sua comunità religiosa, che da tempo denuncia soprusi e discriminazioni. In molti – soprattutto tra i giovani copti che hanno partecipato alla rivoluzione di piazza Tahrir – pensano che oggi, con la situazione mutata, il nuovo Papa debba rilanciare il tema della presenza e del ruolo dei cristiani, ed essere più presente sulla vita politica. Non così Tawadros, tra i tre candidati in lizza quello meno incline all’attivismo politico. Tawadros, anzi, pensa che la Chiesa copta debba proprio tenersi fuori dalla politica.

Di certo, le sfide da affrontare per il nuovo Papa copto sono notevoli. Dopo 41 anni, la linea di Shenouda è fortissima, e Tawadros dovrà saper usare tutto il suo tatto e diplomazia per riuscire, con il tempo, ad affermare la sua linea personale. Tanto più che i quasi tutti i moltissimi vescovi nominati in questi anni da Shenouda sono stati scelti dal monastero di Anba Bishoi e dai siriani. Ovvero, il monastero dello stesso Shenouda, circostanza che porta i vescovi a chiamarsi tra loro “i figli di Anba Shenouda”.

Ma se lo Spirito Santo ha soffiato nella direzione di Tawadros, qualcosa vorrà pur dire. E forse il lavoro teologico dell’ex farmacista e il suo saper dialogare con i giovani sono il migliore assestamento per una Chiesa copto ortodossa che oggi è sì chiamata a nuove sfide, non ultima un tavolo di confronto con il governo per evitare l’inserimento della Shari’a come legge fondamentale della nuova Costituzione. Ma è una Chiesa che deve anche sapersi riorganizzare al suo interno dopo la morte di una figura carismatica come Shenouda III.

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