Ad Ancona si incontrano i Cattolici Vegetariani

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Sabato 28 settembre ad Ancona si svolge il III convegno nazionale dell’Associazione dei Cattolici Vegetariani con le relazioni della prof.ssa Rosanna Virgili, docente di Esegesi dell’Antico Testamento presso l’Istituto Teologico Marchigiano (Pontificia Università Lateranense) e l’Istituto Santa Cecilia di Roma; don Roberto Pinetti, medico e docente di Teologia morale allo Studio Teologico Interdiocesano e all’Istituto Superiore di Scienze religiose di Reggio Emilia; padre Luigi Lorenzetti, docente di Teologia morale presso lo Studio Teologico S. Antonio di Bologna, direttore della rivista di Teologia Morale; padre Guidalberto Bormolini, dottorando in Teologia della spiritualità monastica presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo a Roma, prof. Paolo Trianni, docente al Pontificio Ateneo S. Anselmo e all’Accademia di Scienze Umane e Sociali di Roma.

Alla presidente dell’Associazione dei Cattolici Vegetariani, Marilena Bogazzi, abbiamo chiesto di spiegarci le finalità dell’associazione: “L’Associazione Cattolici Vegetariani nasce nel 2009 con il fine di riunire tutti i cattolici che desiderano seguire lo stile di vita vegetariano e vegano. Molte persone pensano infatti che la Chiesa Cattolica sia sorda alle necessità e alla sofferenza delle altre creature e del Creato intero; compito di ACV è quindi quello di dare testimonianza all’interno della Chiesa, abbiamo ad esempio moltissimi santi che il cattolicesimo venera tutt’oggi (S. Basilio Magno, San Giovanni Grisostomo, San Girolamo, San Francesco di Paola, San Filippo Neri e molti altri) che hanno fatto dell’astinenza dalla carne un sine qua non per essere cristiani.

Il tutto è basato sul principio come voluto da Dio: all’origine della creazione la comunione tra l’uomo e Dio aveva conseguenza un giusto rapporto con la creazione, che includeva necessariamente l’assenza di violenza e quindi l’alimentazione vegetariana. E Dio disse: ‘Ecco, Io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme:saranno il vostro cibo’ (Gen 1,29).

Per la durezza di cuore poi l’uomo si allontanò da questa volontà divina iniziale e iniziò dopo il diluvio il consumo di carne. Molti pontefici hanno parlato della sofferenza degli animali e della necessità di tutelare il Creato: solo per citare i più recenti, Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, e anche il pontefice felicemente regnante sembra insistere molto su questo punto. ACV, che è consacrata al Cuore Immacolato di Maria e benedetta da papa Benedetto XVI, accompagna le proprie attività, sempre subordinate al permesso da parte del vescovo ordinario diocesano, con Sante Messe, Rosari e digiuni”.

Di cosa tratta il convegno?
“Il titolo del convegno, che avverrà sotto l’egida di S. Ecc. Rev. Mons. Menichelli, arcivescovo di Ancona Osimo, è ‘Il grido della Creazione fra crisi e speranze’. Esso riprende un passo della lettera di S. Paolo ai Romani (Rm 8,22) in cui l’Apostolo dice che non solo l’uomo, ma tutta la Creazione attende la venuta escatologica di Cristo e l’instaurazione definitiva del Regno di Dio, la Gerusalemme celeste nella quale sarà restaurata l’armonia primigenia. Il convegno vede fra i relatori illustri teologi, professori, studiosi laici ed ecclesiastici e terminerà con le conclusioni affidate a S. Ecc. Rev.ma mons. Eugenio Binini, vescovo emerito di Massa Carrara (qui si trova il programma completo: http://www.cattolicivegetariani.it/content/convegno-nazionale-2013/programma-iii-convegno-nazionale.html)”.

Chi è il cristiano vegetariano?
“Il cristiano vegetariano è il fedele che sente molto forte la vocazione di custodia del creato che Dio ha affidato all’uomo al momento della creazione; l’uomo infatti deve esercitare il suo dominio su tutte le altre specie, poiché è l’unica creatura creata ad immagine e somiglianza del Suo Creatore. Per questo ACV non equipara la dignità umana a quella delle altre specie, concetto inconciliabile con la dottrina cattolica. Allo stesso tempo però, il dominio dell’uomo sul creato deve essere a immagine e somiglianza del Dominus per eccellenza, Gesù Cristo, che non viene per essere servito ma per servire:

il dominio non deve essere inteso come tirannia o come utilizzo spregiudicato delle altre creature ma come amorevole e paterna cura nei confronti dei nostri fratelli minori. Il cattolico vegetariano sa che si può essere tranquillamente cattolici e mangiare la carne, ma sa anche che questo è possibile per una concessione che Dio ha fatto al Suo progetto originale, vista anche la fragilità dell’uomo dopo la caduta e che il Suo progetto originale prevedeva invece pace e armonia fra tutte le creature”.

Quale rapporto il cristiano deve avere con l’ecologia?
“Il cristiano cattolico, al di là del fatto che sia vegetariano o meno, deve sentire come suo preciso dovere morale la tutela del Creato. Papa Francesco lo ha proclamato nell’omelia della Messa di inizio del suo pontificato, e prima di lui papa Benedetto XVI aveva istituito la giornata mondiale per la tutela del Creato, e prima ancora papa Giovanni Paolo II aveva sollevato il problema ecologico come questione di primaria importanza. Il cattolico deve fuggire l’ecologismo ideologico ma allo stesso tempo deve essere impegnato in prima linea nella missione di tutela del Creato, proprio perchè questa gli è stata affidata da Dio”.

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