Il conferimento di onorificenze del Patriarcato di Cilicia degli Armeni Cattolici

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 17.10.2023 – Ivo Pincara] – Nel pomeriggio di sabato 14 ottobre 2023, nella Sala d’Onore del Pontificio Collegio Armeno di Roma, sotto la presidenza di S.B. Raphael Bedros XXI Minassian, Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici, e alla presenza dell’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Armenia presso la Santa Sede, S.E. Garen Nazarian, ha avuto luogo la cerimonia di gratitudine rivolta ad alcuni comunicatori italiani, tra cui l’Editore di Korazym.org, il Comm. Vik van Brantegem.

Alla cerimonia di conferimento della Croce d’Onore Patriarcale di Gratitudine erano presenti anche Mons. Vartan Boghossian, SDB, Vescovo emerito di San Gregorio di Narek in Buenos Aires degli Armeni, Padre Khacig Kouyoumdjian, Rettore del Pontificio Collegio Armeno, alcuni sacerdoti, delle suore della congregazione delle Suore Armene dell’Immacolata Concezione, studenti del Pontificio Collegio Armeno, e ospiti armeni e italiani.

Il Pontificio Collegio Armeno è un istituto religioso per la formazione di religiosi Armeni Cattolici istituito a Roma, dopo una breve esperienza nel 1584, da Papa Leone XIII con il Breve Benigna hominum parens e inaugurato solennemente il 1° novembre 1883. Tre Patriarchi Armeni Cattolici sono stati alunni del Collegio che sorge nel rione Trevi in salita San Nicola da Tolentino, non lontano da piazza Barberini. Nel piccolo, moderno, chiostro si trova un khachkar commemorativo del genocidio armeno del 1915. L’ampio refettorio ospita anche incontri conviviali organizzati dalla comunità armena romana, mentre la Sala d’Onore è in talune occasioni sede di eventi culturali. Adiacente al Collegio vi è la chiesa cattolica di rito armeno di San Nicola da Tolentino.

Nel corso della cerimonia, il Patriarca Raphael Bedros XXI ha gratificato alcuni comunicatori italiani che, con il loro lavoro quotidiano e soprattutto dai giorni della guerra dei 44 giorni ad oggi, con la loro penna, attraverso i media italiani, hanno fatto conoscere al pubblico fatti quotidiani realmente accaduti, hanno difeso la giustizia e i diritti umani, il giusto diritto del popolo dell’Artsakh all’autodeterminazione e a vivere pacificamente nella propria terra.

Dopo il saluto di benvenuto di Padre Khacig Kouyoumdjian, Rettore del Pontificio Collegio Armeno, Robert Attarian della sezione armena di Radio Vaticana ha presentato uno ad uno i premiati: Marco Tosatti, Direttore di Stilum Curiae; Franca Giansoldati, Vaticanista di Il Messaggero; Vik van Brantegem, Editore di Korazym.org; Maria Chiara Biagioni, Vaticanista di SIR-Servizio Informazione Religiosa; e Andrea Gagliarducci, Vatican Analyst per Catholic News Agency e Vaticanista di ACI Stampa, del gruppo EWTN.

I premiati, da sinistra: Marco Tosatti, Franca Giansoldati, Vik van Brantegem, Maria Chiara Biagioni, Andrea Gagliarducci.

Poi, i comunicatori premiati sono stati insigniti da S.B. Raphael Bedros XXI Minassian dell’onorificenza della Croce d’Onore Patriarcale di Gratitudine.

«La Croce – ha detto il Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici – è stata la medaglia degli Armeni, per la quale hanno versato il loro sangue e continuano a farlo ancora oggi, rimanendo attaccati alla fede dei loro antenati».

Sua Beatudine ha fatto anche riferimento alla pulizia etnica attuata dall’Azerbajgian in Artsakh, con lo sfollamento forzato della popolazione autoctona armena, esprimendo il suo dolore per il fatto che tutto ciò sia avvenuto con il silenzio complice della comunità internazionale.

Quindi, ognuno dei premiati ha avuto modo di intervenire, concentrandosi sul proprio lavoro e attività quotidiana, ringraziando Sua Beatitudine per la sorpresa a loro riservata. Hanno espresso il loro profondo dolore per quanto accaduto al popolo dell’Artsakh e si sono concentrati ancora una volta sulla guerra e sull’ingiustizia disumana inflitta al popolo armeno. Hanno condiviso il profondo dolore vissuto da ogni Armeno e hanno lanciato un appello unanime alla comunità mondiale a difendere il popolo dell’Artsakh, e proteggere il loro diritto a vivere liberamente e pacificamente nella loro terra ancestrale. Hanno poi assicurato che proseguiranno la loro missione a servizio della verità e non si arrenderanno mai finché non sarà stabilita la giustizia e la verità.

Infine, a sorpresa, il Patriarca Raphael Bedros XXI ha conferito l’onorificenza della Medaglia di San Gregorio Illuminatore all’Ambasciatore armeno presso la Santa Sede, S.E. Garen Nazarian, il cui incarico diplomatico scadrà tra pochi giorni. Il Patriarca ha apprezzato gli anni di lavoro dell’Ambasciatore a servizio delle relazioni tra i due Stati.

L’Ambasciatore Nazarian, in un breve discorso, di cui riportiamo di seguito il testo integrale nella nostra traduzione italiana dall’inglese, ha espresso a sua volta parole di gratitudine e in maniera particolare ha ringraziato la Chiesa Cattolica Armena per la fattiva collaborazione e in particolare l’ospitalità e la generosità e il sostegno del Pontificio Collegio Armeno. Poi, ha fatto riferimento al lavoro dei media liberi e indipendenti è oggi più importante che mai. Dopo la proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani la comunità internazionale s’impegnava a non ripetere gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Un impegno ripetutamente tradito. «In un momento in cui la disinformazione e le fake news prendono di mira ciascuno di noi in modo sproporzionato e minano la nostra integrità e identità, i comunicatori che dicono la verità stanno facendo la loro parte per difendere la giustizia e l’imparzialità», ha affermato l’Ambasciatore Nazarian.

Al termine della cerimonia, il Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici ha espresso di nuovo il suo apprezzamento e il suo ringraziamento a tutti i comunicatori che hanno coraggiosamente alzato la voce chiedendo giustizia in questi giorni bui e tristi, che hanno affrontato pressioni politiche e non si sono mai tirati indietro, incoraggiandoli a continuare le loro attività per amore e a servizio della giustizia e della verità.

A conclusione della cerimonia di gratitudine è seguito un rinfresco, durante il quale gli intervenuti hanno potuto conversare con i premiati e con S.B. Raphael Bedros XXI.

Con l’occasione ricordiamo che l’Editore di Korazym.org, il Comm. Vik van Brantegem in precedenza fu già insignito della Medaglia di Gratitudine della Repubblica di Armenia per il suo «significativo contributo al rafforzamento e allo sviluppo delle relazioni amichevoli tra Armenia e Italia e alla difesa dei valori universali» dal Presidente della Repubblica di Armenia, S.E. Vahagn Khachaturyan, in occasione della sua visita a Roma dal 23 al 26 luglio 2023, in una cerimonia il 23 luglio presso l’Ambasciata armena in Italia alla presenza dell’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Armenia in Italia, S.E. Tsovinar Hambardzumyan.

Con lo stesso Decreto del 21 luglio 2023, il Presidente della Repubblica di Armenia ha assegnata la Medaglia di Gratitudine per il contributo significativo al rafforzamento e allo sviluppo delle relazioni amichevoli tra Armenia e Italia, alla protezione dell’Armenia, anche al Senatore Pier Ferdinando Casini e ai comunicatori Carlo Coppola, Presidente del Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari; Talal Khrais, Responsabile Relazioni Estere dell’associazione italo-araba Assadakah (termine che significa amicizia), che si occupa di Armenia fin da quando aveva 16 anni, iniziando a lavorare in Libano nel quotidiano della diaspora armena; e Letizia Leonardi, coautrice del libro Destino Imperfetto, che racconta la storia di un figlio della diaspora armena.

Il nostro impegno in difesa dell’indipendenza dei media
Discorso dell’Ambasciatore Karen Nazarian

Pontificio Collegio Armeno
Roma, 14 ottobre 2023
(Nostra traduzione italiana dall’inglese)

Buonasera e grazie per avermi invitato qui con voi. È sempre un piacere ritornare al Pontificio Collegio Armeno a Roma e sono grato a Sua Beatitudine il Patriarca Raphael Bedros XI per la sua benedizione e per aver presieduto questa cerimonia.

Da decenni il Pontificio Collegio Armeno è sede di molte importanti iniziative legate all’Armenia, all’Artsakh, alla comunità armena e, naturalmente, ai rapporti tra la Repubblica di Armenia e la Santa Sede.

Questa sera abbiamo un’occasione unica per celebrare anche in questa casa armena il nostro impegno in difesa dell’indipendenza dei media. Mentre parliamo, molti giornalisti in tutto il mondo vengono minacciati, imprigionati o aggrediti fisicamente. I regimi autoritari temono i giornalisti che denunciano i loro abusi e le loro pratiche corrotte. Oggi, molti giornalisti si mettono a rischio per coprire eventi in molte parti instabili del mondo, tra cui il Medio Oriente, la regione del Caucaso meridionale, e in particolare durante la guerra e l’aggressione scatenata contro il Nagorno-Karabakh e le gravi violazioni del diritto umanitario internazionale da parte dell’Azerbajgian.

In un momento in cui la disinformazione e le fake news prendono di mira ciascuno di noi in modo sproporzionato e minano la nostra integrità e identità, i comunicatori che dicono la verità stanno facendo la loro parte per difendere la giustizia e l’imparzialità. Sono lieto di incontrare nuovamente comunicatori luminari che conosciamo come intellettuali di principio, onesti e coraggiosi che non esitano mai a dire la verità. Attraverso i loro articoli abbiamo potuto rispondere alla pericolosa propaganda azera dimostrando che dire la verità e promuovere la libertà di espressione sono sempre stati e rimangono un punto di forza delle società democratiche.

Vi ringrazio, cari amici, per le vostre relazioni sul riconoscimento del genocidio armeno e sulla risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh. In molte occasioni, prima e dopo la devastante aggressione, vi siete uniti alle voci critiche internazionali per fermare la guerra, porre fine alle sofferenze di civili innocenti e proteggere i millenari monasteri e castelli Cristiani dell’Artsakh, che oggi sono messi in pericolo dalla politica di pulizia etnica dell’Azerbaigian. Posso dire che i vostri articoli servono anche come una sorta di fonte educativa per molti dei vostri abbonati e lettori affinché possano concentrarsi maggiormente sulla storia e la geografia dell’Armenia, dell’Artsakh e dell’intera regione del Caucaso meridionale.

In verità, il lavoro dei media liberi e indipendenti è oggi più importante che mai. E mentre concludo la mia missione diplomatica in Vaticano, lasciatemi semplicemente dire che apprezziamo molto la nostra collaborazione con voi e siamo orgogliosi di onorare il lavoro che svolgete non solo oggi, ma ogni giorno. Conserverò sempre il ricordo dei nostri interessanti incontri e interviste e spero sinceramente che questa collaborazione venga continuata e arricchita dal mio successore.

Congratulazioni, Dio benedica voi e la vostra importante missione.

Foto di copertina, da sinistra: P. Khacig Kouyoumdjian, Mons. Vartan Boghossian, Andrea Gagliarducci, Maria Chiara Biagioni, S.E. Karen Nazarian, S.B. Raphael Bedros XXI Minassian, Marco Tosatti; Franca Giansoldati, Vik van Brantegem, Robert Attarian.

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