56ª Udienza del Processo 60SA in Vaticano. Pignatone: “Il processo si avvia alla conclusione”. Sarebbe ora che finisca questo bizzarro rituale che si trascina sconclusionato da oltre due anni

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 11.05.2023 – Ivo Pincara] – “Il processo si avvicina alla conclusione”. Lo ha detto il Presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Pignatone, all’apertura della 56ª Udienza del processo in corso per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato a Londra. Il riferimento di Pignatone – ha spiegato il “pool” di giornalisti ammessi nell’Aula polifunzionale dei Musei vaticani – era agli avvocati di Cecilia Marogna, che finora non si sono mai presentati in aula: “Bisogna interpellarli, nel caso vogliano nominare un sostituto”, ha detto Pignatone rendendo noto che “il processo si avvia alla conclusione”. Magari, sarebbe ora. Tempo e soldi della Santa Sede bruciati.

«Mentre veleggiamo verso la sessantesima udienza senza che siano emerse prove di reati e tantomeno di colpevolezza del Card. Giovanni Angelo Becciu, principale imputato e vittima sacrificale designata per oscuri motivi dal Promotore di Giustizia Alessandro Diddi, il Presidente del Tribunale, Giuseppe Pignatone, ha prima affermato che “il processo si avvicina alla conclusione” e poi ha sospeso l’udienza di oggi prima per qualche ora e poi per rinviare il tutto a domani, “per motivi personali” propri. Le parole del Presidente del Tribunale vaticano (…) noi le prendiamo come un auspicio che finisca il calvario di Becciu e degli altri imputati e lo strazio nostro di assistere a questo bizzarro rituale che di trascina senza alcun costrutto da oltre due anni» (Santo Cavalleri, Faro di Roma).

Al centro dell’udienza odierna, l’interrogatorio del testimone Gianluigi D’Andria, funzionario della Wrm Capital, citato dalla difesa del finanziere Raffaele Mincione, che lo ha interpellato sull’affare dell’immobile al numero 60 di Sloane Avenue a Londra. “Era uno dei grandi progetti su cui si lavorava allora a Londra, uno dei progetti più importanti”, ha spiegato. A proposito dei rapporti tra il Credit Suisse e la Segreteria di Stato, D’Andria ha precisato: “Non ne abbiamo mai avuto evidenza”.

Durante l’interrogatorio del Promotore di Giustizia vaticano, Alessandro Diddi, si è parlato invece di una procura firmata dal Sostituto della Segreteria di Stato, Mons. Edgar Peña Parra, che autorizzava Mons. Alberto Perlasca a firmare gli atti.

Poco dopo le ore 14.00, improvvisamente, Pignatone ha sospeso l’Udienza “per un problema personale”, dando appuntamento alle 15.45. Alle 16 il giudice a latere del Tribunale Vaticano, Venerando Marano, si riferito di una comunicazione del Presidente Pignatone per dire che l’Udienza non sarebbe ripresa, ma continuata domattina con l’interrogatorio del Cardinale Leonardo Sandri, il proseguimento dell’interrogatorio di D’Andria e l’ascolto di eventuali altri testimoni.

Anche oggi, non si è presentato il testimone Don Mario Curzu, Direttore della Caritas di Ozieri. Domani ultima chiamata.

Indice – Caso 60SA [QUI]

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