Dure parole di un vescovo basco su Biden dopo il suo incontro con il Papa. Eucarestia a Biden e le parole di San Paolo: “Chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente…”

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Mons. José Ignacio Munilla Aguirre (foto di copertina), il Vescovo di San Sebastián, nella Comunità autonoma dei Paesi Baschi in Spagna e Presidente della Commissione per le comunicazioni sociali del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa (CCEE), in un Tweet ha duramente criticato l’affermazione del Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, che Papa Francesco durante la conversazione privata di 75 minuti svoltosi venerdì 29 ottobre 2021, gli ha personalmente incoraggiato a continuare a ricevere la Santa Comunione, nonostante il suo esplicito sostegno all’aborto.

Secondo la stampa della Casa Bianca, alla domanda se durante il suo incontro privato con il Papa fosse emersa la questione dell’aborto, Biden ha risposto ai giornalisti: “No, non è stato discusso. Abbiamo parlato solo del fatto che lui era felice, che io ero un buon cattolico e che dovevo continuare a ricevere la Comunione”. Biden nel suo primo anno in carica ha sostenuto l’aborto finanziato con le tasse dei contribuenti e ha rilasciato dichiarazioni a difesa dell’aborto legale. Lo stesso giorno, la Santa Sede ha rifiutato di commentare la dichiarazione del Presidente Biden.

The Associated Press ha riferito che il giorno dopo, Biden ha ricevuto la Comunione durante la Santa Messa prefestiva celebrata nella Saint Patrick’s Church, che è il principale luogo di culto per la comunità cattolica americana a Roma [Il silenzio della Santa Sede – sulle tremende affermazioni di Presidente Joe Biden dopo l’incontro con Papa Francesco – desta sconcerto. Cristo Signore, Re dell’Universo da sempre, sempre e per sempre – 31 ottobre 2021].

Le parole in riferimento alle affermazioni di Biden, che il vescovo basco José Ignacio Munilla ha affidate ad un Tweet, pubblicato ieri, sabato 30 ottobre 2021: «Queste incredibili dichiarazioni rivelano il carattere morale di coloro che sono capaci di compromettere e manipolare il Papa con l’intenzione di lavare la propria coscienza macchiata dal sangue di tante vite innocenti ingiustamente eliminate… Biden assicura che il Papa gli ha detto che era un “buon cattolico” e che doveva continuare a “ricevere la comunione”».

Dopo l’elezione di Biden, il Vescovo José Gomez, Presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, ha evidenziato il disaccordo tra il Presidente e l’Episcopato sulla questione dell’aborto. A novembre, i vescovi degli Stati Uniti si incontreranno a Baltimore, per la loro assemblea plenaria autunnale, dove dovrebbero votare su un documento che affronta l’insegnamento sul ricevimento dell’Eucaristia in modo degno. Mons. Thomas Tobin, Vescovo di Provvidenza, di recente ha affrontato la questione di Biden e dell’aborto, con un Tweet del 27 ottobre 2021: «Caro Papa Francesco, lei ha affermato con coraggio che l’aborto è “omicidio”. Si prega di affrontare il Presidente Biden su questo problema critico. Il persistente sostegno all’aborto di Biden è un imbarazzo per la Chiesa e uno scandalo per il mondo».

Condividendo sul suo blog Stilum Curiae nostro articolo del 30 ottobre 2021 Tosatti: «Cari amici cattolici, dovete sperare che Biden abbia mentito. Se no sono guai…». Tremendo, ma vero, purtroppo, Marco Tosatti introduce con le seguenti parole: «Fermo restando che potrebbe anche essere che Joe Biden confessandosi questa mattina – se lo ha fatto, ma sono affari suoi – abbia fatto ammenda di tutte le politiche a favore dell’aborto che ha proposto o annunciato nella sua prima fase di presidenza, e in quel caso non ci sarebbe nulla da dire; credo che allo stato dei fatti l’Eucarestia di questa mattina sia un vero motivo di scandalo. Ma meglio di me ve lo dice Vik van Brantegem. Però, mi sembra anche giusto ricordare San Paolo: “Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore”».

Codice di diritto canonico

Can. 915 – Non siano ammessi alla sacra comunione gli scomunicati e gli interdetti, dopo l’irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto.

Can. 916 – Colui che è consapevole di essere in peccato grave, non celebri la Messa né comunichi al Corpo del Signore senza avere premesso la confessione sacramentale, a meno che non vi sia una ragione grave e manchi l’opportunità di confessarsi; nel qual caso si ricordi che è tenuto a porre un atto di contrizione perfetta, che include il proposito di confessarsi quanto prima.

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