La Celebrazione Eucaristica dell’Ordine Costantiniano campano a Pozzuoli, luogo del martirio di San Gennaro e San Procolo

Condividi su...

La Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha celebrato venerdì 7 maggio 2021 la Santa Messa mensile presso il Duomo di Pozzuoli – Cattedrale di San Procolo Martire – Tempio di Augusto, sito nello storico ed affascinante Rione Terra del Comune di Pozzuoli, nella Città metropolitana di Napoli.

La Sacra Milizia, che mancava da Pozzuoli da tempo immemore, ha solennizzato la celebrazione in una delle più belle chiese dell’intera Campania. La sua architettura barocca incastonata in un antico tempio romano di età augustea, i cui ambienti marmorei e le colonne in stile corinzio tutt’oggi avvolgono l’aula liturgica. L’occasione è stata particolarmente pregiata in quanto il sito, dopo un restauro durato circa dieci anni ed una chiusura al pubblico per cinquanta anni dovuta al fenomeno bradisismico, è stato riaperto soltanto nell’anno 2014. Il luogo che ha ospitato la Sacra Milizia fu adibito a basilica cristiana sin dal secolo V. Fu sicuramente osservato de visu, quando ancora era tempio pagano, da San Paolo apostolo. Sbarcato nella città campana intorno all’anno 61, vi restò da ospite presso la locale comunità cristiana, aspetto straordinario questo, in quanto già preesistente al suo arrivo.

La Delegazione è stata accolta da Mons. Franco Bartolino, Parroco della Cattedrale e Vicario episcopale per la Liturgia, mentre la Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Nob. Prof. Don Gaetano Iaia, Cappellano Jure Sanguinis, e concelebrata dal Nob. Fra Sergio Galdi d’Aragona, O.F.M., Commissario Generale di Terra Santa in Napoli, Cappellano di Giustizia, e da Don Carlo Giuliano, Cappellano di Merito.

La Santa Messa celebrata dopo la lettura dello storico inno costantiniano a San Giorgio da parte di Don Gaetano Iaia, ha visto la partecipazione di numerosi convenuti, con la presenza anche di una rappresentanza delle autorità militari locali costituita dal Maresciallo Capo Dott. Pasquale Bilancio, Comandante di Stazione dell’Arma dei Carabinieri e dal Maresciallo O. Gennaro Somma.

Don Gaetano Iaia ha sottolineato l’importanza della giornata costantiniana sia perché è da considerarsi come una prima traccia di presenza attiva dell’Ordine Costantiniano in Pozzuoli sia per i profondi e saldi legami che sussistono tra la Fede e la Real Casa delle Due Sicilie. Nella sua omelia di Fra Sergio Galdi d’Aragona ha illustrato quanto sia unico e assoluto l’amore di Dio verso i propri figli, con Cristo Redentore, svelandone il più profondo quanto ancestrale significato.

Al termine della Celebrazione Eucaristica il Delegato Nob. Manuel de Goyzueta dei Marchesi di Toverena e Trentenara, Cavaliere di Giustizia, ha letto agli astanti un messaggio di saluto e di ringraziamento per l’importante occasione di incontro, seguita dalla lettura della Preghiera del Cavaliere Costantiniano da parte del Segretario Generale della Delegazione l’Ing. Gionata Barbieri, Cavaliere di Merito P.A.

Gli altri Cavalieri presenti erano: il Nob. Dott. Giancarlo de Goyzueta dei Marchesi di Toverena, Cavaliere di Giustizia, Tesoriere della Delegazione; il Sig. Domenico Giuseppe Costabile, Cavaliere di Merito, Cerimoniere della Delegazione; il Conte Giuseppe Majo Orsini, Cavaliere Jure Sanguinis; i Cavalieri di Merito P.A.: il Sig. Ettore Corrado Araimo, il Prof. Antonio De Stefano, il Dott. Gesualdo Marotta; i Cavalieri di Merito: il Prof. Avv. Alessandro Franchi, l’Avv. Stefano D’Ambrosio, il Prof. Giorgio Madonna, il Sig. Valerio Massimo Miletti; i Cavalieri di Ufficio: il Cap. Bruno Di Palma, l’Arc. Carlo Iavazzo, il Mar. Carmine Napolitano, il Prof. Valerio Stefano Sacco, il Dott. Roberto Russo, il Sig. Antonio Caputo, il C.M.C.S. Q.S. Andrea Albertini.

Tra i partecipanti amici dell’Ordine vi erano anche il Prof. Nob. Gianandrea dei Baroni de Antonellis, accompagnato dalla consorte Donna Giovanna, ed i Postulanti Dott. Prof. Biagio Cimini e il Sig. Rodolfo Armenio.

Alla conclusione della Santa Messa – guidati secondo un suggestivo percorso di catechesi iconografica da Don Gaetano Iaia e dalla Dott.ssa Anna Grossi, archeologa specialista dei rapporti tra Arte e Teologia e consulente del complesso Museo-Cattedrale di Pozzuoli – gli astanti hanno svolto una visita alla Quadreria, ammirando i dipinti di Artemisia Gentileschi, Giovanni Lanfranco e Massimo Stanzione ed altre opere custodite nella Cattedrale puteolana, nonché le pitture affrescate della adiacente Sala capitolare.

La presenza della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio in Pozzuoli è da considerarsi un momento veramente significativo per i fini statutari della Sacra Milizia, saldamente ancorati alla propaganda della Fede ed alla difesa della Santa Croce. In questo contesto è quasi da interpretarsi come una sorta di omaggio che si è voluto offrire all’area flegrea. Questo perché tutti i fedeli napoletani dovrebbero essere molto riconoscenti alla santità che la Diocesi puteolana ed il territorio flegreo hanno emanato nei secoli. Infatti, da questo territorio Napoli e provincia hanno attinto santi patroni e protettori. Lo stesso San Gennaro fu martirizzato in questa città congiuntamente agli altri sei cosiddetti martiri puteolani, tra cui il locale patrono San Procolo. Un moto di santità che partiva dalla costa e si dirigeva verso l’interno, da occidente verso oriente, e che in questa occasione si è desiderato commemorare.

La Delegazione di Napoli e Campania è legata inoltre a questo luogo, in quanto le stesse reliquie di San Procolo ritornarono a Pozzuoli anche per interessamento diretto di figure strettamente legate alla Real Casa delle Due Sicilie. Monsignor Antonio Gutler, confessore della Regina Maria Carolina ritrovò e riportò qui le spoglie del martire Procolo il 13 maggio 1781. Con la celebrazione di oggi si è voluto rievocare quei momenti di 240 anni fa. Non è quindi un caso che il tesoro di questa cattedrale conservi un prezioso calice donato dalla medesima regina, esposto alla Delegazione, nonché utilizzato nella Santa Messa, in via assolutamente eccezionale.

È doveroso ricordare che una delle sante figure che si incontrano in questo luogo è la “Madonna del parto”, dinanzi alla cui effigie pregava il Re delle Due Sicilie e Gran Maestro dell’Ordine Costantiniano S.M. Ferdinando II, affinché la Regina Maria Teresa fosse aiutata nella gravidanza. Questo uso, che fu praticato presso la poco distante Chiesa di Santa Maria della Consolazione in Pozzuoli, divenne poi abitudine radicata nella popolazione locale ed oltre.

L’Adorazione dei Magi, un dipinto di Artemisia Gentileschi effettuato tra il 1636 e il 1637, su commissione del vescovo Martín de León Cárdenas, durante il suo periodo napoletano, prima della partenza per l’Inghilterra nel 1638. Questo dipinto realizzato per il coro del Duomo di Pozzuoli insieme ad altri due quadri, San Gennaro nell’anfiteatro di Pozzuoli e Santi Procolo e Nicea, dopo essere stata conservata al Museo di San Martino di Napoli per circa cinquant’anni, è ritornata nella sua collocazione originaria a seguito della riapertura al culto della Cattedrale di Pozzuoli nel maggio del 2014.
Da questo dipinto si può notare come si “meridionalizzi” lo stile fisionomico dei personaggi rappresentati dall’artista. I re che si prostrano nell’Adorazione dei Magi sono quanto di più “spagnoleggiante” si possa immaginare. L’Adorazione dei Magi della Gentileschi, attira per la soave dolcezza che s’irradia dalla Vergine e per la espressione reverenze e commossa del re chinato a rendere omaggio al Bambino Gesù. Inoltre, è interessante notare che le figure maschili sembrano sproporzionatamente grandi rispetto alla dignitosa Vergine col Bambino Gesù a sinistra.

La Delegazione di Napoli e Campania ringrazia in special modo Don Gaetano Iaia per l’impegno profuso e per l’ottima organizzazione della giornata costantiniana, nonostante il difficile contesto pandemico.

Free Webcam Girls
151.11.48.50