Dodicesimo venerdì dell’evangelizzazione con una Croce tra la gente di Padre Jarek. E nel santuario a Florencja si sistema il pavimento

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In questo difficile momento della pandemia, già da tre mesi ogni venerdì Padre Jarek Cielecki va con la Croce di Gesù per benedire e sostenere le persone che incontra. Ieri, 16 aprile 2021 è partito dall’Eremo di San Charbel a Florencja vicino a Iłża, questa volta per la città di Szydłowiec, la città natale dell’attuale Arcivescovo metropolita di Częstochowa, Mons. Venceslav Depo.

Nonostante la pioggia e il freddo, ci sono stati incontri importanti con coloro che hanno avuto il Covid-19 o hanno i propri cari malati. Molte persone condividevano le loro paure, il loro senso di incertezza in questo tempo; molti affermavano che l’unica speranza è in Cristo. “Quando si sente una tale testimonianza – dice Padre Jarek -, la Croce sorge con grande gioia per benedirle. C’erano anche, come sempre, persone indifferenti e anche chi ostentatamente esprimeva la propria avversione per la Fede o la Croce stessa”. C’era anche la paura della Croce: qualcuno si nascondeva dietro una porta o non entrava nel negozio. “Forse perché la Croce parla di morte – dice padre Jarek -. Ma è anche segno della risurrezione …”.

Tutti hanno ricevuto l’immagine della Madonna o di San Charbel. Una giovane che si sta preparando per gli esami di maturità ha preso l’immagine di San Charbel per i suoi compagni di classe, per aiutarli a superare l’esame. Questo ha reso padre Jarek molto felice e ha detto che appena avessero avuto la maturità, li avrebbe aspettati a Florencja. “Ma prima leggi di San Charbel su Internet e poi vieni a vedere il suo eremo”, ha detto. “Sono stato toccato da due anziani che camminavano e si tenevano per mano”, racconta Padre Jarek. In molti occhi si vedeva la gratitudine per il fatto che potevano ricevere una benedizione e sostegno. Un uomo fragile, che era andato dal medico, in uno dei negozi si appoggiò  al muro. “Dopo la preghiera – ha detto -, “mi sento un po’ più forte”.

“Questo giorno di evangelizzazione, come ogni venerdì delle ultime 12 settimane, è sempre molto bello. Sono consapevole che è il Signore Gesù che sceglie i luoghi e le persone che vuole incontrare – sottolinea padre Jarek -. E sono contento che mi scelga , uno strumento così debole per raccontare agli altri il Suo amore”.

Per la massima gloria di Dio, non per il parroco

Nonostante la pandemia, nella parrocchia di Nostra Signora dell’Assunzione e di San Charbel a Florencja vicino a Iłża, sono in corso i lavori per finire il tempio. Come in ogni edificio, le rifiniture sono più costosi e richiedono più tempo rispetto alla semplice costruzione dei muri.

Attualmente, l’Eucaristia non viene celebrata nel santuario in costruzione. Le Sante Messe si svolgono nella cappella del Santissimo Sacramento dell’Eremo, dove sono conservate anche le reliquie e la statua di San Charbel. Dopo che il pavimento è stato livellato, viene posto il pavimento nel presbiterio e in tutto il tempio.

La fase successiva sarà l’installazione del nuovo altare e del pulpito in marmo spagnolo. L’altare sarà consacrato l’8 maggio prossimo, giorno della nascita di San Charbel, da Mons. Adam Rosiek, il primo vescovo della Chiesa Cattolica Nazionale in Polonia. In osservanza dei protocolli sanitari in vigore, soltanto poche persone potranno parteciperanno alle cerimonia.

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