Numeri ufficiali Covid-19 del 23 gennaio 2021. Operazione “Basso profilo”: arrestato Errigo, della squadra del Commissario straordinario Arcuri

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I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi sabato 23 gennaio 2021

Ricoverati con sintomi: 21.403 (-288) (-1,33%)
In terapia intensiva: 2.386 (-4) (-0,17%) [con 174 nuovi ingressi del giorno] [*]
Deceduti: 85.162 (+488) (+0,58%)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 252 (+1)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Arrestato Natale Errigo, dipendente di Invitalia (Amministratore delegato: Domenico Arcuri) e membro dello Staff del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 (Domenico Arcuri)

Arcuri sta pensare a portare Pfizer in tribunale per inadempienza contrattuale (giorni fa l’Unione europea ha rifiutato di rendere pubblico il contratto con Pfizer per la fornitura del vaccino anti-Covid-19 Comirnaty).

Intanto, di tribunali il Commissario straordinario Arcuri dovrà occuparsi più da vicino – dopo lo scandalo delle forniture delle mascherine della Cina… – visto che è stato arrestato Natale Errigo, membro del suo staff dello straordinario commissario dell’emergenza cronica e dipendente di Invitalia, con accuse pesantissime di legami con la ‘ndrangheta calabrese.

Mentre serve chiarezza e trasparenza, ascoltiamo invece il chiasso del silenzio tombale del governo e in particolare del Movimento “onestà, onestà, onestà” 5 Stelle. Parla il deputato M5S Francesco Sapia: “Da un lato è necessario sapere come e perché Errigo sia prima entrato in Invitalia e poi nella squadra del commissario Arcuri; dall’altro è indispensabile che, a prescindere dalle inchieste giudiziarie, la politica capisca che la questione morale sta alla base di tutto”.

“Basso profilo”, sospeso dipendente Invitalia che è stato arrestato. Era nella squadra del Commissario emergenza Arcuri. “Avviata un’attività di audit interno, i cui risultati saranno messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria”
È stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio Natale Errigo, il dipendente di Invitalia arrestato nell’ambito dell’indagine della procura di Catanzaro retta dal Dott. Nicola Gratteri. Lo rende noto la società sottolineando che Errigo ha una qualifica di impiegato di 3° livello e che negli ultimi mesi è stato tra i dipendenti di Invitalia che hanno supportato la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.
Invitalia ha inoltre “messo a disposizione le informazioni e la documentazione richiesta e sta approfondendo l’eventuale esistenza di altro materiale utile alle indagini, nell’imprescindibile spirito di assoluta e totale collaborazione”. Gli atti sono stati messi a disposizione dopo la richiesta della procura di Catanzaro per la ricerca e l’esibizione di documentazione attinente all’indagine.
In merito al ruolo di Errigo, dice ancora Invitalia, è già stata “avviata un’attività di audit interno, i cui risultati saranno messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria”. Inoltre, conclude la società guidata da Arcuri, “è stato inoltre già verificato e comunicato agli inquirenti che non sussiste alcuna relazione né alcun rapporto economico o contrattuale tra le altre persone fisiche e le persone giuridiche oggetto delle indagini e la Struttura del Commissario all’emergenza” (Fonte Catanzaroinforma.it).

“Basso profilo”. Arresto di Natale Errigo, Sapia (M5S): “Come fece a entrare in Invitalia e nella struttura di Arcuri?”
Tra i numerosi soggetti sottoposti a misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Basso Profilo” c’è anche un membro della struttura del Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid Arcuri. Una circostanza che non è sfuggita al parlamentare del Movimento 5Stelle Francesco Sapia che si chiede, in una nota stampa, come abbia fatto a ottenere un ruolo così delicato dopo aver collaborato, in precedenza con Invitalia.
«L’arresto di Natale Errigo, che faceva parte della squadra del Commissario nazionale per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, non ha suscitato l’interesse e l’attenzione della politica, rimasta in silenzio. Eppure sono gravi le ipotesi dei magistrati a carico del giovane, già analista di Invitalia, che partecipava alla gestione dei dispositivi di sicurezza individuale e dei vaccini».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, che aggiunge: «Posto che il commissario Arcuri è esterno all’inchiesta, è doveroso che faccia luce sulla figura di Errigo, che sembrerebbe essersi formato in un ateneo importante, che non intendo tirare in ballo, con cui collabora lo stesso commissario. Lungi da me cedere alle teorie del complotto e delle congetture, tuttavia ritengo che la chiarezza e la trasparenza siano doverose, soprattutto da parte di chi, come Arcuri, è delegato a svolgere un ruolo essenziale, in questo momento di lotta comune alla pandemia». «Per altro verso – continua il parlamentare del Movimento 5 Stelle – non mi sembrano molto utili le generiche affermazioni di Salvini sul punto, che probabilmente sul piano squisitamente politico ignora che Errigo tifava in maniera aperta per un candidato della Lega a consigliere comunale di Reggio Calabria, poi eletto e divenuto capogruppo, ma totalmente incensurato ed estraneo, devo sottolineare, all’inchiesta “Basso profilo” e al coinvolgimento di Errigo nella medesima».
«Il punto – conclude Sapia – è duplice: da un lato è necessario sapere come e perché Errigo sia prima entrato in Invitalia e poi nella squadra del commissario Arcuri; dall’altro è indispensabile che, a prescindere dalle inchieste giudiziarie, la politica capisca che la questione morale sta alla base di tutto, intanto in Calabria, e che essa deve essere la prima preoccupazione, come chiedeva Paolo Borsellino, di tutti i partiti, in ragione del delicato compito che tocca agli amministratori pubblici scelti dal popolo» (Fonte Calabrianews.it).

Domenico Francesco Arcuri è dal 27 marzo 2007 l’Amministratore delegato di Invitalia-Amministratore delegato dell’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa; e dal 18 marzo 2020 è il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Per le 85.000 persone morte in Italia in 338 giorni (con una media di 252 al giorno) nessuno si prende la responsabilità o viene chiamato a rispondere in sede giudiziaria. Un #brancodibalordi che appartengono alla sesta categoria, quello che ho aggiunto alle cinque in cui Sciascia ha diviso l’umanità: ‘A schifezza ra schifezza ra schiefezza ra schifezza ‘e l’uommene.

Siamo noi la gente che fa la storia. Ora siamo in guerra

I numeri dei decessi che leggiamo sono i numeri di un conflitto mondiale. Un conflitto silente. Uno scontro bellico insonorizzato, senza esplosioni, con gli effetti dei bombardamenti come cicatrici sulla nostra pelle.

Siamo in guerra. Se non l’avete capito, perdiamo ogni giorno pezzi delle nostre famiglie. L’Italia è all’alba delle sue 100.000 vittime mentre il governo si permette la crisi, mentre pensiamo al Festival di Sanremo, al Carnevale di Rio e ad andare a sciare. Abbiamo già dimenticato i camion militari della Lombardia. Abbiamo gia dimenticato le generazioni, i nostri padri, i nostri nonni. Le persone ci lasciano sotto il peso dei bombardamenti da Covid-19, silenzioso, scaltro, subdolo, letale che approfitta dei 7 vizi capitali dell’essere umano per raggiungere il suo fine: la moltiplicazione della sua specie, varianti compresi.

Siamo in guerra. Nessuno si senta offeso. Siamo in guerra. Nessuno si senta escluso. La storia siamo noi, che abbiamo tutto da vincere o tutto da perdere.

In questo scritto sono stati usati alcuni passaggi del brano “La Storia” di Francesco De Gregori.

Lo Staff del Blog dell’Editore

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