Numeri ufficiali Covid-19 del 14 dicembre 2020. Comitato tecnico-scientifico: per Natale servono misure più rigide

Condividi su...

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi lunedì 14 dicembre 2020

Totale casi: 1.855.737 (+12.030) (+0,65%)
In isolamento domiciliare: 644.249 (-10.889) (-1,66%)
Ricoverati con sintomi: 27.765 (+30) (+0,11%)
In terapia intensiva: 3.095 (-63) (-1,99%) [con 138 nuovi ingressi del giorno] [*]
Dimessi/Guariti: 1.115.617 (+22.456) (+2,05%)
Deceduti: 65.011 (+491) (+0,76%)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 218 (+1)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Sileri: “Se il 40% della popolazione non si vaccina sarà necessario l’obbligo”
Lo ha sottolineato il viceministro della Salute, nel corso di un’intervista televisiva. “Non possiamo permetterci che il virus continui a circolare. Se oggi c’è qualche No Vax, qualche persona secondo cui il vaccino non serve dopo 60-70 mila morti, e a mio avviso saranno ancora di più fino a quando si arriverà a una protezione di gregge, mi dispiace per lui”, ha aggiunto (Fonte SkyTG24).
#brancodibalordi E ci siamo di nuovi, all’obbligo, con questi “democratici” e l’etichetta di No Vax applicata a chi esprime perplessità, preoccupazione e chiede informazioni, non comunicati stampa e marketing. Non è che il vaccino non serve. Serve un vaccino efficace e sicuro. E soprattutto servono i dati sui vaccini, fatti in fretta e furia, contrariamente alla prassi.

Istat, 31,9% imprese Sud chiuse prevede di non riaprire
Tra le imprese attualmente non operative, quelle presenti nel Mezzogiorno sono a maggior rischio di chiusura definitiva: il 31,9% delle imprese chiuse (pari a 6 mila unità) prevede di non riaprire, rispetto al 27,6% del Centro, al 23% del Nord-ovest e al 13,8% del Nord-est (24% in Italia). Lo rileva l’Istat nel secondo report sulle imprese nell’emergenza sanitaria Covid (Fonte SkyTG24).
Questo #brancodibalordi sta usando il Covid-19 per toglierci le libertà, trattandoci come bambini e sudditi, nel contempo uccidendo le imprese e renderci tutti più poveri. E come al solito il Sud paga il conto più salato.

Cts a Governo, per Natale servono misure rigide
Servono misure più rigide, estese a livello nazionale, per evitare che le vacanze di Natale si trasformino nella premessa di una devastante terza ondata a gennaio. È quanto gli esperti del Comitato tecnico-scientifico avrebbero ribadito al Governo nella riunione con il premier Conte e i capigruppo. Gli scienziati avrebbero ripetuto la contrarietà ad allentare le restrizioni, in particolare gli spostamenti tra comuni, sottolineando invece la necessità di stringere le maglie nei giorni più a rischio delle ferie natalizie, specie dopo le immagini degli assembramenti di ieri nelle città italiane. I numeri, è il ragionamento dei tecnici, non consentono rilassatezze e sono ben diversi da quelli che si registravano all’inizio dell’estate, quando le riaperture trovarono una curva epidemica ridotta ai minimi termini. Oggi che l’incidenza è ancora altissima, 193 casi per 100mila abitanti (quando la soglia ritenuta di rischio è 50), e il tracciamento dei contatti è di fatto saltato da due mesi (senza contare un sistema sanitario ancora sotto stress), non è pensabile, secondo gli esperti, dare il segnale di un’apertura generalizzata che renderebbe oltretutto impossibile, come si è visto ieri, il controllo capillare in vie e piazze, nonché sui mezzi pubblici per evitare sovraffollamenti (Fonte SkyTG24).

Zaia, assembramenti vietati ma i controlli chi li fa?
“Il problema è che l’assembramento è vietato per legge, dal dl 33 del 16 maggio 2020. Ma i controlli chi li deve fare? Noi non abbiamo le forze di polizia. Faremo un’ordinanza che impone l’applicazione della legge di maggio”: lo ha detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, nel quotidiano punto stampa sull’emergenza sanitaria. Nel corso dell’incontro con i giornalisti il governatore, condannando i recenti assembramenti registrati in molte località italiane, ha annunciato nuovi provvedimenti restrittivi per prevenire il contagio da Covid-19 che saranno studiati oggi in un confronto con i sindaci del territorio (Fonte SkyTG24).

Violazioni restrizioni: ieri 88 mila controlli, 14 denunce e 952 sanzioni
Sono stati 88.505 i controlli delle forze dell’ordine effettuati ieri per verificare il rispetto delle norme anti-Covid-19 in tutta Italia. Sono state 14 le persone denunciate e 952 quelle sanzionate. Gli esercizi controllati sono stati 14.343 con 40 multe e 13 chiusure (Fonte SkyTG24).

Aperitivo con birra e musica, 60 studenti multati a Bologna
Aperitivo “proibito” per le norme anti-Covid-19 ieri pomeriggio in un piazzale panoramico sui colli di Bologna con birre e musica dalle automobili: il ritrovo – al quale partecipava un centinaio di persone, per lo più studenti – è stato interrotto dai carabinieri che hanno multato una sessantina di ragazzi. L’intervento dei militari è avvenuto ieri intorno alle 18 nel piazzale della chiesa di San Michele in Bosco, nella prima zona collinare di Bologna. Il controllo è scattato dopo alcune segnalazioni che indicavano assembramenti di persone nello spiazzo, conosciuto e frequentato anche per la veduta panoramica che offre sulla città, soprattutto nelle ore del tardo pomeriggio (Fonte SkyTG24).

Free Webcam Girls
151.11.48.50