Cattolici in Polonia formano una “Guardia Nazionale” per difendere le chiese e la Polonia contro una nuova “rivoluzione bolscevica”

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Domenica 25 ottobre 2020 in Polonia è stato un altro giorno di protesta dei collettivi d’azione di sinistra contro la sentenza della Corte Costituzionale polacca contro l’aborto. Slogan pro-aborto della sinistra sono apparse davanti e anche dentro molte chiese in Polonia. Nell’ambito della campagna “Parola alla domenica”, avviata dallo “Sciopero di donne” pro-aborto, sono state organizzate proteste davanti alle chiese e anche al loro interno, in diverse città della Polonia e ci sono stati anche casi di intrusione nelle Sante Messe.

Manifestazione di donne polacche (che loro madre non hanno abortiti), con i pugni sollevati: “Chiediamo l’aborto legale! Nessun compromesso! ADESSO!”.

In Polonia, attivisti dei collettivi d’azione di sinistra sono scesi in strada a migliaia, per il quinto giorno consecutivo, per protestare contra la nuova pronuncia della Corte Costituzionale contro l’aborto terapeutico.

Il Primo ministro polacco Mateusz Jakub Morawiecki è intervenuto chiedendo l’aiuto dell’esercito per rispondere “ad atti di barbarie, vandalismo e alle aggressioni”, affermando di temere “l’escalation della tensione sociale”. In questo contesto di grande tensione, il Vice primo ministro e leader del partito al governo Pis (Diritto e Giustizia) Jarosław Aleksander Kaczyński ha dichiarato: “È arrivato il tempo in cui dobbiamo saper dire no a chi vuole distruggerci, difendiamo la Polonia!”, sollecitando “seguaci e simpatizzanti a difendere la chiese, attaccate per la prima volta nella storia della Polonia”, bersagliate da attivisti dei collettivi d’azione di sinistra, che in alcuni casi hanno interrotto le Sante Messe.

La dimensione delle azioni dei collettivi d’azione di sinistra in corso in Polonia spaventa l’Episcopato polacco, che ha visto, per la prima volta nella storia polacca, l’interruzione delle Sante Messe per contestare il forte legame fra la Chiesa polacca e il governo. “State lontani dal mio duomo!”, ha gridato contro di loro il Vescovo Jan Piotrowski a Kielce. A Poznań, la sede dell’Arcivescovo metropolita Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, attivisti dei collettivi d’azione di sinistra hanno interrotto la Santa Messa e per fargli uscire dalla cattedrale è dovuta intervenire la polizia.

Foto di copertina: nelle manifestazioni a Varsavia il 26 ottobre 2020, ragazze a seno nudo si rivolgano alla folle di riotosi con notevole fervore (Foto di Czarek Sokolowski/AP).

Anche in Parlamento ci sono state tensioni. “Siamo in guerra”, si legge sugli striscioni esibiti ieri davanti al Parlamento di Varsavia. Il Presidente dello Sejm Ryszard Terlecki ha dovuto chiamare le guardie per proteggere il leader del partito al governo Jarosław Aleksander Kaczyński dagli attacchi dell’opposizione e ha paragonato il simbolo del fulmine rosso delle proteste alle rune delle SS della Germania nazista.

“Strajk Kobiet” (Sciopero delle donne).

Attacchi a chiese e credenti a Varsavia sono avvenuti tra altro presso la chiesa di Santa Croce in Ulica Krakowskie Przedmieście, dove sono intervenuti membri della “Guardia della Marcia dell’Indipendenza”, in reazione agli attacchi alle chiese. Hanno impedito ad una attivista di sinistra con un manifesto pro-aborto di entrare nel tempio.

Una attivista di sinistra tenta di entrare più volte nella chiesa di Santa Croce a Varsavia con un manifesto pro-aborto. Membri della “Guardia della Marcia dell’Indipendenza” lo impediscono. La polizia non interviene. Altri attivisti dei collettivi d’azione di sinistra di fronte gridano: “Falla entrare!”.

Il Presidente dell’Associazione Marcia di Indipendenza polacca Robert Bąkiewicz, ha annunciato lunedì 26 ottobre 2020 la formazione di una nuova organizzazione chiamata “Guardia Nazionale”, in reazione agli attacchi alle chiese. “La sinistra radicale polacca dice che è guerra. Sì, questa è una guerra e ci stiamo unendo per questa guerra”, ha affermato Bąkiewicz.

Robert Bąkiewicz.

Secondo quanto annunciato da Bąkiewicz, il nucleo della nuova organizzazione sarà probabilmente la “Guardia della Marcia dell’Indipendenza”, che attualmente comprende diverse centinaia di persone.

Alla Conferenza stampa di lunedì 26 ottobre, che si è svolta davanti alla chiesa di Santa Croce a Varsavia, il Presidente dell’Associazione Marcia dell’Indipendenza ha affermato che “siamo nel bel mezzo di una rivoluzione neobolscevica”. “Non vogliamo che quegli ambienti che sono ambienti anti-civilizzazione attaccano noi cattolici, quindi stiamo stabilendo un certo tipo di autodifesa, cattolica, di civiltà”, ha annunciato Bąkiewicz. “L’organizzazione si chiamerà ‘Guardia Nazionale’. Incoraggio tutti a unirsi a questa organizzazione. Difenderemo ogni chiesa, ogni quartiere, ogni città, ogni villaggio. Da questo posto dico a tutti i cattolici: basta questo atteggiamento pacifista, che ha fatto sì che oggi bande di plebaglia entrino in chiesa, profanano altari, profanano il Santissimo Sacramento, usano parole volgari – ha detto Bąkiewicz -. Sì, questa è una guerra e ci stiamo unendo a questa guerra”. Bąkiewicz ha affermato che durante la protesta di domenica è stata la sua organizzazione ad essere attaccata dagli attivisti dell’estrema sinistra. “La polizia non ha reagito affatto. La polizia ci ha chiesto di non pregare, per non provocare l’altra parte”, ha aggiunto. “Queste persone vogliono distruggerci e schiacciarci. Da questo luogo dico che la spada della giustizia pende su di loro e se sarà necessario, li ridurremo in polvere e distruggeremo questa rivoluzione”, ha detto. “Gli attivisti di sinistra dicono che questa è guerra. Sì, è guerra, e noi ci uniamo a questa guerra. Da questo luogo chiamo tutti i cattolici, i patrioti, specialmente i sacerdoti e i vescovi, a rendere testimonianza. La testimonianza necessaria oggi si chiama fede, sacrificio. Alziamoci dai comodi divani, davanti ai televisori, davanti ai monitor. Iniziamo a lottare per la Polonia, per la Polonia cattolica, fedele ai principi cattolici e alla morale cattolica”, ha fatto appello. Ha aggiunto che difenderebbe i suoi valori, anche se dovesse essere fatto “fisicamente”. “Perché difendiamo le nostre famiglie, i nostri sacerdoti, il nostro patrimonio culturale”, ha spiegato.

Tomasz Kalinowski del Consiglio di amministrazione dell’Associazione Marcia dell’Indipendenza ha aggiunto, che i membri intraprenderanno un’azione legale contro i giornalisti che “hanno distribuito informazioni che ieri ci sono stati alcuni incidenti o percosse”. “Sappiamo anche degli individui stanno minacciando delle persone che hanno difeso il luogo di culto qui e che attivisti di sinistra si stanno mobilitando per reprimere fisicamente queste persone – è inaccettabile”, ha detto Kalinowski.

Presentando delle foto dei rappresentanti della “Guardia della Marcia per l’Indipendenza”, mentre proteggono chiese e fedeli dagli attacchi dell’estrema sinistra, Bąkiewicz ha annunciato: “Oggi, i miei colleghi della ‘Guardia della marcia dell’Indipendenza’ stanno proteggendo diverse chiese di Varsavia dalle profanazioni annunciate dalla sinistra satanica. Attenti, codardi, perché la spada della giustizia pende già su di voi!”.

Tradotto con parole semplici: in Polonia voleranno schiaffoni se proveranno a interrompere le Sante Messe o a vandalizzare le chiese polacche.

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