Quasi 150.000 contagiati e più di 18.000 morti. Non va abbassata la guardia! Lock down fino al 3 maggio. Inasprimento controlli a Pasqua

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Torna a salire il numero dei contagi e dei morti, in calo i ricoveri secondo i dati forniti dal Dipartimento della Protezione Civile, aggiornati al 10 aprile 2020, ore 18.00 (con variazioni rispetto al giorno precedente):

CASI TOTALI DA INIZIO EPIDEMIA: 147.577 (+3.951; +2,75%)
ATTUALMENTE POSITIVI: 98.273 (+1.396; +1,44%)
MORTI: 18.849 (+570; +3,12%)

RICOVERATI CON SINTOMI: 28.242 (- 157; -0,55%) 
TERAPIA INTENSIVA: 3.497 (-108; -3%)
ISOLAMENTO DOMICILIARE: 66.534 (+ 1.661 ;+2,56%)
DIMESSI/GUARITI: 30.455 (+1.985; +6,97%)

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 98.273 persone risultano positive al virus. Ad oggi, In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Sars-CoV-2, almeno 147.577 persone hanno contratto il virus (+3.951 in più rispetto a ieri per una crescita del 2,7%) . Di queste, 18.849 (+570, +3,1%) sono decedute e 30.455 (+1985, +7%) sono state dimesse. Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 98.273 (+1.396, +1,4%; il conto sale a 147.577 – come detto sopra – se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia).
I pazienti ricoverati con sintomi sono 28.242 (-157;-0,55%) e 3.497 (-108, -3%; un dato in calo costante da sei giorni) sono in terapia intensiva, mentre 66.534 (+1.661;+2,56%) sono in isolamento domiciliare fiduciario.
I dati sono forniti dalla Protezione Civile Nazionale.

Sotto la nostra lente:
Calabria: 65 decessi (+4)
Campania: 231 decessi (+4)
Sicilia: 148 decessi (+10)
Puglia: 238 decessi (+13)

Ci soffermiamo con la nostra lente sul dato dei decessi:
570 nelle ultime 24 ore a livello nazionale (-40 da ieri)

Regione per Regione
Lombardia 56.048 (+1.246, +2,3%)
Emilia-Romagna 19.128(+451, +2,4%)
Veneto 13.421 (+488, +3,8%)
Piemonte 15.012 (+490, +3,4%)
Marche 5.084 (+129, +2,6%)
Liguria 5.191 (+171, +3,4%)
Campania 3.442 (+98, +2,9%)
Toscana 6.727 (+175, +2,7%)
Sicilia 2.302 (+70, +3,1%)
Lazio 4.583 (+154, +3,5%)
Friuli-Venezia Giulia 2.349 (+50, +2,2%)
Abruzzo 2.014 (+83, +4,3%)
Puglia 2.809 (+93, +3,4%)
Umbria 1.302 (+4, +0,3%)
Bolzano 1.955 (+52, +2,7%)
Calabria 901 (+27, +3,1%)
Sardegna 1.063 (+37, +3,6%)
Valle d’Aosta 879 (+11, +1,3%)
Trento 2.816 (+108, +4%)
Molise 243 (+9, +3,8%)
Basilicata 308 (+5, +1,6%)

Inasprimento dei controlli a Pasqua

Viminale: più vigilanza nelle città e su statali e autostrade. Supermercati chiusi anche a Pasquetta. Sale a 143.626 il numero dei casi totali di coronavirus nel nostro Paese. In un giorno si sono registrati 4.204 casi in più: un nuovo aumento dunque, dopo un inizio settimana caratterizzato invece da un calo sensibile.
“Gli esperti hanno confermato che la curva dei contagi sta rallentando in Italia ma non possiamo passare da un lockdown a liberalizzare tutte le attività, deve essere un passaggio graduale”, se il trend verrà confermato “potremmo iniziare ad allentare alcune misure già dalla fine di questo mese”.
Il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte si sta muovendo secondo questa linea nella cosiddetta “fase due” riguardo l’emergenza coronavirus. Ovvero sul periodo che servirà per allentare le misure restrittive di contenimento al contagio. Linea illustrata giovedì alla Bbc, ribadita a ora di pranzo ai capi delegazione della maggioranza, poi alle parti sociali e nel tardo pomeriggio ai governatori di regione.
“Il governo ha le idee chiare: dobbiamo mette in sicurezza la salute degli italiani: con la salute a rischio non c’è economia”, ha risposto il ministro Boccia alla Confindustria che preme per mettere fine al lockdown. Il Ministro per gli Affari regionali ha chiarito che la fase 2 consisterà in “graduali aperture delle fabbriche e degli uffici nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie per la sicurezza dei lavoratori”.
Dopo il 13 aprile potranno aprire alcune attività. Per esempio quelle legate al manifatturiero, alla meccanica, alla farmaceutica, alla filiera agroalimentare. Possibile che si alzeranno le saracinesche di alcuni esercizi commerciali (ad esempio cartolibrerie) ma la “lista” completa verrà stilata nelle prossime ore. Gli italiani in ogni caso dovranno aspettare maggio per uscire dall’isolamento. E anche per il dopo sarà necessario rispettare alcune regole come il distanziamento sociale.
Il governo invita a non abbassare la guardia. Soprattutto in vista delle festività pasquali quando verranno intensificati i controlli sulle strade e sulle autostrade. Per evitare che qualcuno possa pensare a scampagnate o eventualmente a raggiungere case di proprietà al mare o in campagna (AGI, 10 aprile 2020).

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