Che cosa è la liturgia?

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Rispondere ad una domanda semplice – in questo caso: che cosa è la liturgia? – appare difficile e complesso. Tanto più se la risposta ha dato origine ad una serie di opere, tutte lodevoli, che però di fatto, volente o nolente, non ha offerto una soluzione soddisfacente al quesito.

E allora? Allora la domanda si ri-propone di nuovo, con più forza: che cosa è la liturgia? A rispondere ci ha pensato questa volta Paolo Tomatis, sacerdote della diocesi di Torino e professore alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, con il volumetto ‘Vita alla sorgente’ (Città Nuova), centrando – così a noi pare – l’obiettivo. Sì, perché parlare, dire qualcosa sulla liturgia significa prima di tutto porsi nella liturgia, cioè farne esperienza.

Per intenderci: è come se qualcuno parlasse dell’amore senza aver mai effettivamente, realmente, veramente amato. Le sue parole, pur ragionevoli, sarebbero palesemente vuote, prive di quell’esperienza necessaria a supportarle. Ecco perché, come fa il Tomatis, l’unico metodo adatto a trattare la liturgia, l’azione del popolo di Dio, è quello mistagogico, cioè partire dall’esperienza concreta della celebrazione per cogliere il mistero della fede, il mistero di una vita portata alla sorgente.

Nella sua ultima fatica editoriale il teologo accompagna con grande garbo nella liturgia per scoprirne gli aspetti essenziali, per capirne la profondità. La liturgia davvero diventa luogo in cui fare teologia, non un appendice della teologia stessa. La liturgia è trattata con estrema dignità e serietà, non come se fosse la ‘cenerentola’ della vita cristiana, ma come essa è effettivamente: quel tempo e quello spazio in cui il mio corpo, con il corpo degli altri (la chiesa), attraverso il gesto e la parola vive il Mistero.

Inoltre l’opera, di grande fruibilità, fatta per essere letta e ri-letta, mette a tema alcune tensioni che la liturgia oggi vive. La prima è data dalla riforma conciliare: perché porti frutto ci vuole del tempo, anche per quanto riguarda la riforma liturgia. Un’altra tensione è costituita dal rapporto tra vita e liturgia: siamo chiamati a vivere ciò che celebriamo e a celebrare ciò che viviamo!

Terzo ed ultimo aspetto: ogni liturgia è, di fatto, un’assemblea (in greco ‘ekklesia’) che celebra il Mistero; pertanto vi è un legame con la Chiesa. Sotto questo profilo, si potrebbe dire: dimmi come celebri e ti dirò che chiesa sei. ‘Vita alla sorgente’: un libro di rara bellezza!

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